Gatto ostile: tutti i motivi per cui Micio sembra sempre arrabbiato con noi
Il gatto ha un atteggiamento ostile e sembra sempre arrabbiato? Le cause possono essere tante, sta a noi comprenderle e risolvere il problema
Chiunque abbia un micio sa che spesso i suoi comportamenti sembrano davvero indecifrabili. Capita ad esempio che il gatto sia ostile nei nostri confronti e non capiamo assolutamente il motivo di tale aggressività.
Ci fa gli agguati di continuo, ci attacca quando proviamo ad accarezzarlo mordendoci e graffiandoci come se fossimo una minaccia.
Insomma, assume tutta una serie di atteggiamenti all’apparenza incomprensibili e che non corrispondono al suo reale carattere.
Quel che dobbiamo sempre tenere a mente è che se il gatto si mostra ostile nei nostri confronti c’è sempre una ragione.
I gatti per loro natura non sono aggressivi con le persone perciò quando lo diventano è segno che evidentemente c’è qualcosa che non va.
Gatto ostile: come cambia il suo comportamento
Non è affatto difficile riconoscere un gatto ostile perché i suoi comportamenti sono spesso fonte di dolore per noi malcapitati padroncini.
Il comportamento di un gatto ostile è improntato all’aggressività sia nei confronti degli esseri umani che nei confronti degli altri animali.
Tendenzialmente inizia a soffiare mostrando i denti, spalanca gli occhi come se fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e soprattutto ci attacca continuamente anche quando non stiamo facendo assolutamente nulla di male.
Quando il micio è pronto ad attaccare assume un atteggiamento difensivo o offensivo, a seconda dei casi, per cui possiamo evitare un’aggressione. Basta osservarne attentamente i segnali.
Un micio in posizione di difesa ci guarda con lo sguardo fisso e le pupille dilatate, drizza il pelo e tiene la coda alta e si raggomitola su se stesso, come se volesse apparire più piccolo.
È chiaramente un insieme di segnali con cui ci comunica di sentirsi minacciato e per questo cerca di evitare ogni tipo di contatto con noi.
Di solito questo atteggiamento difensivo è il preludio a un attacco, perciò è fondamentale non tentare di avvicinarlo o toccarlo in alcun modo.
Dobbiamo lasciarlo sbollire e aspettare che questo momento di profondo disagio passi da solo.
Nel caso di un micio pronto ad attaccare la postura cambia leggermente e non è più rannicchiata ma ben dritta. Il gatto ostile, insomma, si mostra più grande e minaccioso.
Le pupille al contrario si fanno strettissime e le orecchie stanno tese sulla testa, non all’indietro. Per di più il micio inizia a emettere dei versi davvero inquietanti, in certi casi arriva persino ad ululare!
In entrambi i casi quando il micio si mostra tanto ostile nei nostri confronti sta cercando di tenerci alla larga per una ragione ben precisa.
Sta a noi cercare di capire le motivazioni di questo comportamento e rimediare al problema specifico nel modo giusto.
Il gatto è ostile perché sta male
Nella maggior parte dei casi l’atteggiamento ostile e aggressivo del gatto è il sintomo di una condizione di profondo malessere, perfino di una vera e propria malattia.
I gatti hanno un rapporto particolare con il dolore e spesso l’unica via per dargli sfogo è proprio questo tipo di comportamento.
Perciò non è detto che il gatto sia ostile nei nostri confronti perché ci odia o abbiamo fatto qualcosa di male, piuttosto potrebbe essere il suo modo per dirci che sta male e ha bisogno di aiuto.
Di solito succede quando è vittima di un dolore cronico e sta soffrendo davvero tanto e da troppo tempo.
Quando il dolore è passeggero non c’è di che preoccuparsi perché si nota subito che il micio reagisce a uno stimolo ben preciso, come una ferita o una puntura di insetto.
Ma se il dolore è cronico la sofferenza arriva al punto da aumentare esponenzialmente i suoi livelli di stress e a quel punto la reazione può essere davvero incontrollata.
Un gatto che diventa improvvisamente ostile potrebbe soffrire di malattie delle ossa o delle articolazioni come l’artrite o l’osteoporosi, ma anche di problemi alla bocca e ai denti, infiammazioni e ascessi.
Ma potrebbe essere anche sintomo di ipotiroidismo o di disturbi neurologici, di malattie gravi come la leucemia felina o la rabbia.
In ognuno di questi casi l’unico modo per risolvere il problema è eliminare la fonte di dolore con una terapia mirata prescritta dal veterinario.
Quando il problema è una scorretta socializzazione
Non smetteremo mai di ripetere quanto sia importante una corretta socializzazione nei gatti. È alla base di una convivenza felice ma anche dell’interazione tra gatto e padrone.
Spesso proprio per la mancata socializzazione, il gatto randagio tende a essere più ostile nei confronti delle persone.
Dipende semplicemente dal fatto che non ha imparato a interagire correttamente, non sa come comportarsi in determinate situazioni e reagisce con ostilità, aggressività, talvolta semplicemente paura.
Quando adottiamo un gatto adulto che ha sempre vissuto da solo in strada dobbiamo metterci nei suoi panni e capire che non ha mai avuto contatti con gli esseri umani.
Molto probabilmente è per questo motivo che si mostra ostile nei nostri confronti. Oppure potrebbe aver avuto esperienze negative con le persone e quindi ha imparato a vedere noi esseri umani come il “nemico”.
Un gatto ben socializzato sin da cucciolo non si mostra ostile semplicemente perché non ha paura né delle persone né delle abituali situazioni che fanno parte della quotidianità.
Se si nasconde o diventa violento e aggressivo è evidente che qualcosa nella fase di socializzazione è andato storto e ciò provoca in lui una reazione spropositata anche a fronte di situazioni del tutto normali.
Gatto ostile e ricerca di stimoli e attenzioni
Spesso pensiamo che il nostro gatto sia ostile perché ci fa gli agguati, ci graffia e tenta di morderci ogni volta che ci avviciniamo.
E non abbiamo del tutto torto, visto che interagire con lui diventa quasi impossibile e rischiamo ogni volta di farci del male.
Ma talvolta questi segni di apparente aggressività non sono altro che una richiesta di attenzioni da parte del micio che vuole semplicemente interagire con noi, magari anche solo giocare.
Succede quando un gatto non ha abbastanza valvole di sfogo durante la giornata e manifesta un evidente disagio perché è annoiato e stressato.
Non è un comportamento proprio di tutti i gatti e dipende sempre dal caso specifico. Alcune razze, ad esempio, sono più sedentarie e non hanno molta voglia di giocare mentre altri esemplari odiano stare da soli per troppo tempo e reagiscono molto male alla solitudine e all’inattività.
In ogni caso se vogliamo evitare che il gatto si mostri ostile nei nostro confronti dobbiamo dargli sufficienti stimoli.
Il ché vuol dire da una parte dedicargli un po’ di tempo al giorno per giocare insieme, riempiendolo di attenzioni e di coccole, ma dall’altra rendere l’ambiente domestico sufficientemente stimolante.
Oltre a ciotole e lettiera ciascun micio deve avere a disposizione dei giocattoli con cui interagire durante la nostra assenza ma soprattutto un bel tiragraffi!
I tiragraffi sono indispensabili per la vita in casa e dobbiamo scegliere quello giusto per il nostro adorato micio.
In questo modo non solo potrà farsi le unghie ma anche arrampicarsi, stiracchiarsi ed esprimere tutta la sua natura di piccolo felino come se si trovasse in un bel giardino con alberi e rami a disposizione.
L’importanza della comfort-zone
Quando ci prendiamo cura di un micio non possiamo fare a meno di strapazzarlo di coccole e baci. Ma stiamo facendo veramente il suo bene?
Talvolta – dobbiamo ammetterlo – siamo un tantino esagerati e dal punto di vista del gatto tutte queste attenzioni sono davvero troppo.
I gatti adorano essere coccolati, chi più e chi meno, ma è essenziale che il loro spazio vitale non sia perennemente invaso da “intrusi”.
E spesso, ahinoi, gli intrusi siamo proprio noi padroncini con i nostri eccessi di affetto e coccole. Non facciamo altro che infastidire il gatto e renderlo ostile.
Perciò non dimentichiamo mai che il gatto ha bisogno di stare tranquillo, di avere i suoi angolini di privacy in cui rifugiarsi ogni volta che ne senta la necessità.
Ma soprattutto non dobbiamo mai costringerlo a “subire” troppe attenzioni. Aspettiamo piuttosto che sia lui a cercarci per una bella dose di fusa e di coccole!