Gatto Norvegese e gatto Siberiano: le differenze
dal cuore tenero: il Siberiano e il gatto delle foreste Norvegesi. Quali saranno le differenze?
Sia il gatto Norvegese delle foreste (o gatto delle foreste norvegesi) che il Siberiano sono originari di zone molto fredde e hanno quindi sviluppato molte caratteristiche comuni per sopravvivere a un clima rigido. Ognuna di queste razze, comunque, presenta una serie di differenze anche sottili rispetto all’altra, che permettono di fare una distinzione. Vediamo di quali si tratta.
Come suggerisce il nome stesso, il Norvegese proviene dalla Scandinavia, anche se è probabile che i suoi antenati fossero gatti a pelo semi-lungo arrivati dal Medio Oriente. Essi giunsero in Scandinavia nel Medioevo e utilizzati dai Vichinghi per tenere a bada i topi a bordo delle loro navi. Nel corso dei secoli hanno sviluppato una corporatura robusta e una fitta pelliccia per resistere al gelido clima norvegese.
Chiamati anche “Skogatt”, questi gatti sono parte integrante della mitologia nordica, poiché si narra che il carro della dea Freya fosse trainato da gatti a pelo lungo. La razza rischiò quasi di scomparire nel corso del XX secolo, ma uno sforzo collettivo da parte di svariati allevatori riuscì a salvarla. La seconda guerra mondiale la mise nuovamente a rischio, ma essa fece il suo ritorno negli anni ’60 per poi essere riconosciuta ufficialmente negli anni ’70.
Anche nel caso del Siberiano il nome stesso rivela parte delle sue origini, fatte coincidere con le fredde foreste della Siberia. Ma anche in questo caso i suoi antenati provenivano dal Medio Oriente. Per secoli e secoli questa razza si è sviluppata spontaneamente nel rigido clima siberiano senza alcun intervento da parte dell’uomo.
Le prime tracce della sua presenza nell’area risalgono al 1000 d.C e vi sono testimonianze scritte a riguardo, risalenti al XIII secolo, ma la prima esposizione a cui partecipò fu nel 1870. È da allora che la sua popolarità cominciò a crescere a dismisura, tanto da renderlo un animale domestico diffuso e amato.
Per quanto riguarda l’aspetto fisico, il Siberiano è un gatto di taglia media che pesa tra i 5-8 kg nel caso dei maschi e 3,5-5,5 kg nel caso delle femmine. Il Norvegese è molto più grande, con i maschi che pesano dai 6 ai 9 kg e le femmine dai 4 ai 6 kg. In entrambe le razze la corporatura è robusta e dotata di un’ossatura solida ma il Siberiano appare più tozzo, con zampe di media lunghezza. Il Norvegese ha invece un corpo più longilineo e muscoloso, con zampe lunghe (quelle posteriori più delle anteriori). Il pelo è per entrambi medio-lungo ma se il Norvegese ha un mantello idrorepellente e un sottopelo più lanoso, il Siberiano è dotato di un triplo strato di pelo.
Il Siberiano ha una testa rotonda e un profilo leggermente concavo tra la fronte e il naso, mentre il muso è corto e arrotondato. La testa del Norvegese ha invece una forma simile a un triangolo quasi equilatero; il profilo è più lungo e completamente dritto dalla fronte (leggermente arrotondata) alla punta del naso. Gli occhi del Siberiano sono grandi e quasi tondi, leggermente obliqui e ben distanziati tra loro; quelli del Norvegese sono pure grandi ma quasi a mandorla e dotati di un’espressione attenta. Per quanto riguarda le orecchie, in quest’ultimo esemplare sono grandi e larghe, con i contorni esterni che seguono e definiscono la forma triangolare del muso; nel Siberiano invece esse sono di media grandezza e dalle punte arrotondate.
Parliamo ora del carattere di queste due razze: il Siberiano è versatile, intelligente, energico, curioso e affettuoso. Ama essere coinvolto in ogni attività venga svolta in casa sua, soprattutto se include le persone a cui è più affezionato. Impiega molto tempo a raggiungere la maturità, il che significa che manterrà il suo lato più giocherellone (tipico dei gattini) più a lungo rispetto ad altre razze. La curiosità di cui è dotato si esprime nella voglia di esplorare l’ambiente in cui si trova, ma anche nell’intrattenersi con qualunque gioco e trucco vogliate insegnargli. È tollerante verso l’acqua e paziente con i bambini e sa mostrare loro il suo lato più giocoso e socievole.
I Norvegesi sono famosi per la loro indole tranquilla, dolce e gentile ed è per questo motivo che la loro popolarità è rimasta costante negli anni. Anche loro maturano più lentamente di altre razze, restando “gattini” fino a 5 anni. Intelligenti e giocherelloni, sono in grado di stringere rapporti molto solidi con i loro umani, al punto di non voler restare troppo tempo da soli. Sono quindi poco indicati per persone che vivono sole e si assentano da casa per gran parte della giornata. Pur essendo affettuosi con la loro famiglia, o forse proprio per questa ragione, sono estremamente diffidenti nei confronti degli estranei. Amano arrampicarsi in luoghi alti, da cui possono osservare tutto quello che succede in casa senza necessariamente esservi coinvolti. Sono bendisposti verso i bambini e vanno d’accordo con cani e altri animali, a patto che vengano abituati a interagire in modo corretto.