Gatto Manx: genetica
Approfondiamo un po' la genetica del gatto Manx per capire a cosa siano dovute le sue particolari caratteristiche.
Il gatto Manx, che trae il suo nome dall’isola di Man da cui proviene, è dotato di zampe posteriori particolarmente lunghe, testa rotonda e un istinto da predatore che lo rende molto popolare come cacciatore di topi in navi e fattorie. Ma questa razza presenta una caratteristica ancora più particolare, che la rende diversa da moltissime altre: il fatto che i suoi esemplari non hanno coda, o ne hanno una molto corta. La ragione è genetica e ne parleremo approfonditamente in questo articolo.
La causa dell’assenza di coda nel Manx è una mutazione genetica spontanea che si è verificata a un certo punto della storia antica della razza. Il gene dell’assenza di coda è considerato dominante, il che significa che quando un gatto che ne è portatore si accoppia, esso avrà la meglio sul gene responsabile della conformazione normale: i gattini saranno quindi molto spesso privi di coda.
Il fatto che questo gene si trasmetta così profondamente e sia presente in tutti i gatti di questa razza (nonché in molti altri nati sull’Isola di Man) è anche dovuto in parte al patrimonio genetico limitato di un gruppo di gatti confinati in un ambiente ristretto come un’isola: è in questo modo che è diventato un tratto standard della razza stessa.
Nonostante l’assenza totale di coda sia l’aspetto più riconoscibile di questi animali, esistono dei Manx che presentano delle varietà di coda parziale e fanno comunque parte della stessa razza. Ecco nel dettaglio ogni tipologia:
- “Rumpy“: gatto totalmente privo di coda, anche se occasionalmente può esservi un batuffolo di pelliccia al suo posto;
- “Riser“: presenta un corto pezzo di cartilagine dove normalmente ci sarebbe la coda; è particolarmente visibile quando questi gatti inarcano la schiena;
- “Stumpy“: sono provvisti di una coda di pochi centimetri;
- “Stubby“: hanno una coda ma parziale, di solito lunga la metà di una coda normale;
- “Taily” o “Longy“: hanno una coda più grande rispetto agli Stubby, che si avvicina quasi alla lunghezza standard.
Come abbiamo detto, il gene che impedisce ai Manx di nascere con la coda (o con una coda del tutto formata) è dominante: se due Rumpy si accoppiano, i cuccioli saranno anch’essi senza coda. Poiché però i gatti possono portare solo una copia di questo gene (la presenza di due copie nell’organismo di un gattino provoca aborto spontaneo), è raro che gli allevatori facciano accoppiare due esemplari completamente senza coda: di solito la preferenza va su un gatto senza coda con uno dotato di coda parziale, in modo che il gene venga trasmesso in modo sicuro. La cucciolata che ne risulterà presenterà diverse variazioni.
A volte, nel corso della loro crescita, il Manx può sviluppare una forma molto dolorosa di artrite a schiena e coda. Per prevenire malformazioni e le sofferenze che ne conseguono, si decide a volte rimuovere agli esemplari di Stumpy, Stubby e Taily la coda parziale di cui sono provvisti.
Una condizione nota come “sindrome del Manx” può verificarsi se il gene che determina l’assenza di coda influenza anche lo sviluppo della spina dorsale, che risulta troppo corta: ciò può portare a seri danni ai nervi del midollo spinale e a una forma di spina bifida felina. Questo problema può anche causare gravi problemi all’apparato digerente e all’intestino, nonché problemi alla vescica che tende a essere più piccola del normale. Per tutte queste ragioni i gatti che ne sono affetti hanno un’aspettativa di vita incredibilmente breve, che difficilmente supera i 3-4 anni. È circa il 30% dei Manx a essere colpiti da questo brutto disturbo, e si tratta in prevalenza di esemplari della varietà Rumpy.