Perché il gatto litiga con tutti e come possiamo aiutarlo
L'aggressività ha sempre una ragione, conoscerla è importante per trovare dei rimedi e fare stare meglio un gatto che litiga con tutti. I dettagli
I momenti di sconforto e di nervosismo possiamo viverli noi esseri umani e anche i nostri amici a quattro zampe. La nostra esperienza a strettissimo contatto con loro e la scienza, però, ci danno gli strumenti necessari per intervenire.
I più scettici, quindi, quelli che credono che Micio non possa provare emozioni, dovranno ricredersi. Noi, invece, avremo un’ulteriore conferma della complessità caratteriale della nostra piccola palla di pelo.
Il gatto che litiga con tutti potrebbe provare disperazione, frustrazione e fastidio per una determinata situazione oppure a causa di una persona specifica non proprio simpaticissima.
Questione di contesti
In questi casi, le sfumature e i contesti sono molteplici. Il nostro compito è saper leggere i segnali che la nostra piccola palla di pelo ci manda e aiutarla a stare meglio quando non è al meglio della propria forma fisica e psicologica.
Secoli di convivenza quasi simbiotica hanno ridotto il divario comunicativo inevitabile tra due specie così diverse fra loro e la comprensione reciproca è certamente più immediata.
Ecco perché un gatto che litiga con tutti è più facile da arginare e aiutare a star meglio rispetto a qualche decennio fa, quando veniva visto solo come mero strumento contro i topi e il suo stato d’animo era decisamente secondario, se non addirittura nemmeno considerato.
I segnali più frequenti del nervosismo
Comprendere il linguaggio dei gatti in maniera corretta è il primo passo. Sono tanti i dettagli che ci possono aiutare a capire i diversi stati d’animo che nell’arco di una giornata o della vita intera possono abitare il nostro amico a quattro zampe. Il gatto che litiga con tutti ha le sue ragioni e non è certo sereno, ma noi dobbiamo essere in grado di capirlo. Tra i segnali tipici troviamo:
- Occhi che vanno al cielo;
- Voglia di fuga;
- La scelta deliberata di ignorare qualcosa o qualcuno;
- Denti in vista;
- Tendenza a soffiare e a produrre versi per nulla rassicuranti;
- Orecchie piatte e verso il basso;
- Coda rimboccata;
- Predisposizione all’attacco;
- Sguardo fisso a mo di sfida.
- Espressione imbronciata.
La prova del nove l’abbiamo se proviamo ad abbracciare il nostro amico a quattro zampe e lui prova a divincolarsi, cambia stanza. In sostanza, noteremo una sorta di irrequietezza. La noia, un ambiente non a misura di quadrupede sono motivazioni più che plausibili. Il nostro obiettivo è quello di creare una casa stimolante e che contempli un rifugio per Miao, un luogo dove sentirsi al sicuro. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino, affinché non lo veda come un mero mezzo per andare dal veterinario o una gabbia, ma una zona di comfort.
Gatti che litigano per il territorio
A darci qualche informazione in più è la storia che ha contraddistinto l’evoluzione del nostro amico a quattro zampe, l’impiego che ha avuto nel corso dei secoli. Anche se adesso Miao non è più un mero strumento di derattizzazione, nel suo dna il passato rimane inciso.
Adesso che i rapporti sono certamente più profondi e l’addomesticamento ha permesso che il felino diventasse parte integrante della famiglia, la situazione è molto più favorevole. I desideri della nostra piccola palla di pelo vengono per la maggior parte delle volte assecondati, se non sono nocivi. Ma il gatto che litiga con tutti può avere le sue motivazioni, oggi come ieri.
Certamente non giocare quando ne avrebbe voglia, non avere un bocconcino succulento a intervalli regolari, rimanere da solo a casa e tanto altro sono tutti esempi che potrebbero incidere sul buon umore del quadrupede. Nei casi più gravi, quando stiamo via tutti i giorni e per molte ore, la noia può prendere il sopravvento e non far bene all’umore. Anche un’eccessiva dimostrazione d’affetto potrebbe non rendere felice il nostro compagno di avventure a quattro zampe.
Gatti che litigano in casa
Se tutto quello che sinora abbiamo analizzato non convince al 100%, c’è la scienza – come spesso accade – a venirci in aiuto e a dimostrare quello che molti proprietari di gatti sanno senza che sorgano dubbi di alcun tipo. Analizzare in maniera empirica il comportamento di Micio, però, è fondamentale perché la tendenza ad antropomorfizzare i suoi comportamenti alle volte può giocarci dei brutti scherzi. A tal proposito, ecco alcuni dei falsi miti sui gatti che sarebbe meglio sfatare una volta per tutte.
Gli studiosi, prove alla mano, hanno compreso che ci sono tanti aspetti che possono suscitare sentimenti negativi nella nostra piccola palla di pelo. Fondamentale, però, è saper distinguere la differenza tra fastidio e aggressività: sono contesti totalmente diversi e che meritano approcci mirati.
La ricerca ha dimostrato che alcune delle motivazioni più frequenti che infastidiscono i felini hanno a che fare con il tono della voce alterato nei loro confronti, la tendenza a fissarli, abbracciarli con eccessiva enfasi oppure prenderli in giro. Insomma, non è che poi ci siano tante differenze tra bipedi e quadrupedi. A tal proposito, ecco come parlare al gatto per farlo sentire protetto e al sicuro.
Gatti che litigano per il territorio
La territorialità, indipendentemente dal grado di addomesticamento del gatto, è una delle ragioni principale di scontro. Il nostro compito, però, insieme al veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente – è quello di capire che cosa sta succedendo e cercare di trovare una soluzione per una convivenza pacifica, tra quadrupedi e tra gatti e umani.
Insegnare qualcosa al nostro amico a quattro zampe può essere più o meno semplice. Moltissimo dipende dal nostro approccio, dalla coerenza, dalla perseveranza e dal metodo utilizzato. Anche noi abbiamo un lavoro da fare sul nostro modo di agire. Dobbiamo imparare a non arrabbiarci oppure a non sentirci frustrati quando notiamo i segnali tipici del fastidio nel gatto. Una nostra reazione sbagliata, infatti, non fa altro che peggiorare le cose e allontanarci dal raggiungimento dell’obiettivo. Attenzione all’aggressività possessiva del gatto!
Fondamentale è una corretta socializzazione, da cominciare sin dalle prime settimane di vita. In questo modo Miao avrà tutti gli strumenti per interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco. Se qualcosa non va per il verso giusto, anche la presenza di una persona nuova può essere motivo di preoccupazione che non passa nemmeno dopo le adeguate presentazioni.
Il nostro compito è certamente quello di individuare la ragione fa sentire l’amico a quattro zampe in un certo modo. Possiamo lavorare per ridurre al minimo i rischi che provocano stati d’animo negativi e entrare più in empatia con lui. È bene anche saper reagire correttamente alle manifestazioni di fastidio.
Il gatto litiga con tutti? Assicuriamoci in primis che il gatto stia ricevendo l’educazione di base di cui ha bisogno, cerchiamo di non mettere in pratica gli atteggiamenti che sappiamo non fargli piacere se non sono essenziali. Infine, lasciamogli i suoi spazi e aspettiamo che la noia passi e torni il buonumore. In fondo, si tratta di trovare un equilibrio.