Gatto incastrato nel barattolo di latta: purtroppo non ce l’ha fatta

Purtroppo è volato troppo presto sul ponte dell’arcobaleno. Non ce l’hanno fatta ad aiutarlo e a salvargli la vita. Il gatto incastrato nel barattolo di latta non è più con noi. Gli esperti mettono in guardia le persone, per prevenire incidenti di questo tipo. Anche quando si lascia del cibo ai randagi, è sempre bene togliere i contenitori degli alimenti.

Qualche giorno fa, le Guardie Ambientali d’Italia – Sezione di Termoli hanno fatto un ritrovamento inquietante. Hanno rinvenuto una carcassa di gatto in un canale a Rio Vivo, con la testa incastrata in un barattolo di latta. Probabilmente quel contenitore in passato conteneva del cibo. Il gatto, attirato dall’odore, è rimasto intrappolato nel barattolo di latta. Purtroppo, nonostante i tentativi delle Guardie Ambientali di salvare la sua vita, quando sono arrivati era ormai troppo tardi. Il micio non ce l’ha fatta e ha compiuto il suo ultimo viaggio sul ponte dell’arcobaleno.

“Oltre ad aver segnalato alle autorità competenti la sua presenza in relazione a inquinamento e salute pubblica, vorremmo ribadire la pericolosità dei barattoli di latta in cui gli animali, attratti dal cibo, possono incastrarsi, soffocare, provocarsi tagli“. Le Guardie Ambientali hanno voluto mettere tutti in guardia sui barattoli di latta lasciati in giro: “Sono pericolosi sia se utilizzati per dare del cibo ma possono anche diventarlo nel momento in cui si conferiscono con il resto dell’immondizia. Si pensi alle scatolette di tonno, a quanto possono essere taglienti le aperture. Buona pratica sarebbe di sciacquare e schiacciare questi contenitori prima di buttarli, in modo da perdere attrattiva verso gli animali”.

In merito alla storia del gatto incastrato nel barattolo di latta, gli esperti hanno dato a tutti un monito, per prestare “una maggiore attenzione da parte di tutti proteggerebbe sia gli animali che l’ambiente“.