Gatto in giardino agonizzante raggiunto da pallini di piombo

Purtroppo non ce l'ha fatta il povero gatto trovato in giardino agonizzante dopo essere stato raggiunto da dei pallini di piombo

Dalla città di Capriolo, in provincia di Brescia, in Lombardia, ci arriva una notizia straziante che lacera il cuore. Hanno trovato un gatto in giardino agonizzante. Stava davvero molto male. Hanno poi scoperto che qualcuno lo aveva colpito con dei pallini di piombo. Purtroppo a causa delle ferite gravi non ce l’ha fatta. Il felino ha fatto il suo ultimo viaggio verso il ponte dell’arcobaleno, ucciso da persone senza cuore.

Gatto malato

Ferito e ormai allo stremo, un gatto si è trascinato nel giardino di un’abitazione a Capriolo. La proprietaria, vedendolo in condizioni critiche, non ha esitato e lo ha subito portato dal veterinario. Purtroppo, il tentativo di salvarlo non ha ottenuto il risultato sperato. Il felino era troppo debilitato per sopravvivere. Il gatto, un randagio senza microchip, aveva la leucemia felina (FeLV) e mostrava i segni di una grave infezione respiratoria. Ma la scoperta più scioccante è arrivata con le radiografie. Nel suo corpo c’erano due proiettili metallici, uno nell’addome e uno nel torace. Qualcuno gli aveva sparato.

Le volontarie dell’associazione Una Zampa sul Cuore, che si erano mobilitate per lui dopo alcune segnalazioni, lo avevano battezzato Red. Lo cercavano da giorni, preoccupate per la sua salute. Poi, lunedì mattina, il micio è apparso nel giardino di una casa e si è avviata una disperata corsa contro il tempo. Romina Veschetti, presidente dell’associazione, aveva condiviso un messaggio di speranza sui social: “Faremo tutto il possibile per aiutarlo a dimenticare la sofferenza e dargli la vita che merita“. Purtroppo, però, Red non ce l’ha fatta. Le sue condizioni erano ormai irrecuperabili e, per evitargli ulteriori sofferenze, i veterinari lo hanno addormentato giovedì 13 febbraio.

Ecografia al gatto

Il gatto non ha avuto il tempo di conoscere il calore di una casa o l’affetto di una famiglia. La sua storia, fatta di stenti e maltrattamenti, si è conclusa troppo presto. Ma il suo caso non passerà inosservato: le volontarie e chi lo ha soccorso sperano che possa servire da monito contro la crudeltà verso gli animali.

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