Gatto Himalayano e Gatto Siamese: tutte le somiglianze e le differenze tra le razze
Quali sono le somiglianze o le differenze fra un Gatto Himalayano e un Gatto Siamese? Ci si può confondere fra queste due meravigliose razze? Cerchiamo di conoscerle meglio.
Cosa sappiamo del Gatto Himalayano e del Gatto Siamese? Come facciamo a non confondere le due razze? È difficile distinguere i due gatti? Cerchiamo di descrivere caratteristiche fisiche e temperamento al fine di conoscere meglio entrambi.
Gatto Himalayano e Gatto Siamese: chi sono
Esemplari di Gatto Himalayano e Gatto Siamese
Cosa sappiamo del Gatto Himalayano e del Gatto Siamese? Di cosa dobbiamo preoccuparci quando dobbiamo scegliere fra i due e non sappiamo da dove partire? Cercheremo in questo articolo di descrivere al meglio le caratteristiche fisiche di entrambi e il loro temperamento, delineando analogie e differenze.
Intanto, cominciamo dal capire chi sono questi due simpatici esemplari, da dove vengono e in che modo sono imparentati. Anzi, dal momento che il Siamese è più antico dell’Himalayano, partiamo da una brevissima storia delle sue origini.
Il Gatto Siamese è originario di una zona asiatica probabilmente collocata nel dintorni del Siam (attuale Thailandia). Alle sue origini sono legate moltissime leggende, che gli attribuiscono dei poteri quasi sacrali o magici.
Dalle mille testimonianze, ci sono pervenute varie informazioni sul suo conto. Essendo un gatto venerato e investito di importanti compiti, come quello di fare da guardia a documenti preziosissimi legati a varie pratiche religiose antichissime, la sua fama si diffuse molto rapidamente.
Infatti, fu nel 1800 che il Siamese divenne famosissimo soprattutto nella zona della Gran Bretagna, luogo in cui ottenne anche una prima bozza di standard. Essendo un gatto regale, dall’aspetto elegante e raffinato e sempre stato abituato a vivere nei grandi e ricchi palazzi, è ben propenso ad uno stile di vita abbastanza elevato e confortevole.
Quando fu importato in America, infatti, la sua prima dimora fu addirittura la Casa Bianca. Insomma, dal 1300 fino al 1900 in poi il Siamese si diffuse sempre di più, fino a diventare uno dei gatti più conosciuti nel mondo.
Caratteristiche fisiche tipiche del Siamese, che lo individuano da sempre e lo rendono speciale e particolare, sono le seguenti: coda attorcigliata e occhi perennemente incrociati. Questi particolari fisici si imposero su di lui in base ai compiti che era portato a svolgere, almeno secondo quello che racconta la leggenda.
L’onore di cui di solito era investito era quello di dover fare la guardia a un vaso molto prezioso, importante per alcune pratiche religiose medievali. Si pensa che il Siamese abbia attorcigliato la coda intorno ad esso e lo abbia fissato con intensità fortissima. Tutto questo per assicurarsi, ovviamente, che nessuno lo portasse via. Ecco, dunque, come questi caratteri si insediarono in lui.
Come si colloca in tutte queste storie l’Himalayano? Lui in realtà ha una vicenda completamente diversa rispetto al Siamese: il racconto delle sue origini si può definire molto meno avventuroso e misterioso.
L’Himalayano non è altro che il frutto di vari accoppiamenti fatti fra esemplari già esistenti, quali appunto il Siamese e il Persiano.
Nasce, infatti, dalla volontà di alcuni studiosi di genetica di capire quali elementi potessero essere geneticamente trasmissibili nella riproduzione. La conformazione fisica che ne venne fuori fu la seguente: conformazione fisica di un Persiano MA manto, colori, sfumature di un Siamese.
Ecco allora come si possono collegare i due esemplari. sopra citati. Andiamo adesso a vedere più da vicino le caratteristiche principali che possono essere messe a paragone.
Somiglianze
Esemplare di Himalayano
Quali sono le principali somiglianze fra i due esemplari dalle origini più o meno in comune?
La primissima nota distintiva sia dell’Himalayano sia del Siamese è il pelo. Entrambi qualificati con la tipologia colourpoint, hanno un manto morbidissimo, setoso e delicato. (Non dimentichiamoci, però, che il pelo dell’Himalayano è più simile a quello del Persiano, almeno per quanto riguarda la lunghezza).
Invece, riguardo i colori, le caratteristiche essenziali che troviamo sia nell’Himalayano che nel Siamese sono:
- volume;
- vaporosità;
- raffinatezza
- lucentezza;
- brillantezza.
Le sfumature cromatiche che possiamo ritrovare sono molto simili. La tipologia del doppio colore fra tronco ed estremità, musetto e zampe è sempre presente. Le tonalità che hanno in comune sono:
- cioccolato con tutte le sue sfumature;
- grigio più o meno scuro, spesso tendente anche al nero;
- rossiccio;
- bianco.
Un altro punto che li accomula è legato allo stato di salute. Anche se per motivi diversi, sia l’Himalayano sia il Siamese sono estremamente sensibili ad una particolare parte del corpo: gli occhi.
L’Himalayano prende il muso schiacciato tipico del Persiano che, a causa della conformazione particolare del cranio, riscontra delle problematiche nella chiusura degli occhi. La cornea, infatti, rimane sempre mezza aperta, dunque esposta a irritazioni o infezioni varie; inoltre, la lacrimazione è sempre molto abbondante. Tutto ciò, a lungo andare può causare diverse preoccupazioni.
Il Siamese, invece, riscontra ulteriori problemi agli occhi dato il fatto che per anni e anni li ha sempre tenuti incrociati verso un unico punto. Alcune di queste seccature possono essere il glaucoma, l’atrofia progressiva della retina, irritazioni e infezioni varie.
Altro punto di contatto: il colore degli occhi. Sia l’Himalayano sia il Siamese hanno degli occhi blu profondo e acceso, che presentano delle sfumature fra il celeste cielo e il blu intenso.
Differenze
Esemplare di Himalayano
Le più grandi differenze, invece, che distinguono un Himalayano da un Siamese si possono riscontrare sempre a livello fisico. Innanzitutto, il primo presenta una struttura più tozza e tonica, mentre il secondo ha un corpo più snello e longilineo.
Inoltre, come già accennato, si deve fare un appunto sulla lunghezza del pelo. Quella dell’Himalayano è direttamente ereditata dal manto voluminoso e lungo del Persiano, altro suo genitore. Il manto del Siamese, invece, è tenuto abbastanza corto, anche se risulta comunque setoso e morbido al tatto, brillante e lucente alla vista.
A livello caratteriale, si può ben affermare che l’Himalayano sia molto più pigro e tranquillo rispetto al Siamese. Quest’ultimo, infatti, è famoso per essere un gran chiacchierone: il suo miagolio è sempre presente, durante l’intera giornata. Molto intelligente e attivo, ama anche l’interazione, il gioco, il divertimento e la compagnia quanto odia la solitudine e il non essere preso in considerazione.
L’Himalayano, invece, ha una fama completamente diversa. Lui è molto calmo e tranquillo, adora restarsene sul divano o nella cuccetta a rilassarsi per la maggior parte del giorno. Gli piace essere in compagnia, ma ama farlo sempre con la dovuta quiete e serenità. Non significa che non sia propenso al gioco, com’è invece il Siamese, ma di certo preferisce il relax alle mille avventure.