Come si scopre se il gatto ha una malattia cardiaca?
Non è facile capire se il gatto ha una malattia cardiaca ma osservare alcuni sintomi può esserci di grande aiuto. Ecco quelli a cui prestare attenzione
Capire se il gatto ha una malattia cardiaca non è affatto semplice. I gatti tendono a nascondere il dolore e quando stanno male interagiscono meno di quanto non facciano abitualmente. Le patologie che colpiscono il cuore possono essere di vario tipo e se non curate in tempo si aggravano e compromettono la salute del nostro amato micio, mettendo a rischio la sua stessa vita.
Perciò conoscere tutti i sintomi che in qualche modo sono riconducibili a questo tipo di malattie è molto importante. Non dimentichiamo che agire tempestivamente è tutto e potrebbe essere la salvezza per il micio. I sintomi chiaramente possono variare a seconda della patologia specifica ma alcuni sono comuni e, non appena compaiono, dobbiamo correre immediatamente dal veterinario.
Cambiamenti comportamentali
Cambiamenti comportamentali è sicuramente un termine piuttosto generico, ma di fatto quando un gatto sta male e ha una malattia cardiaca è il sintomo più evidente. I gatti hanno un rapporto molto particolare con il dolore e tendono a nasconderlo, salvo rarissimi casi. Perciò non è affatto semplice capire quando un micio sta male, a maggior ragione perché tende a isolarsi più del solito e interagisce sempre meno con il padroncino e la famiglia.
Ci sono gatti che di base sono un po’ più distaccati e non amano particolarmente il contatto fisico e con questi è ancor più difficile accorgersi di un cambiamento. Diverso è con quelli più socievoli e affettuosi in cui è evidente che c’è qualcosa che non va. La cosa che accomuna tutti i gatti che stanno male è il fatto che tendono a trascorrere la maggior parte del tempo da soli, nascosti in angoli della casa in cui speso fatichiamo anche a trovarli. E poi non vogliono essere avvicinati e allontanano il padroncino soffiandogli contro.
Un altro cambiamento evidente nei gatti che stanno male è l’assenza di igiene. Sappiamo perfettamente quanto siano animali maniaci della pulizia che trascorrono ore e ore a leccarsi il mantello. Ebbene, un gatto che sta male non si occupa più della propria igiene e ha un aspetto arruffato e scomposto. Ben diverso da ciò a cui siamo abituati.
Infine tra i comportamenti insoliti che ci devono fare preoccupare c’è il modo di miagolare. I gatti non sono dei gran chiacchieroni (salvo eccezioni) e di solito miagolano per un motivo ben preciso, come quando cercano di attirare l’attenzione o vogliono la pappa. Ma se il gatto ha una malattia cardiaca o in generale sta male potrebbe miagolare in modo strano con vocalizzi che non abbiamo mai sentito prima. In questi casi, tra l’altro, tende a star sveglio di notte e a non farci dormire.
Letargia e affaticamento
Il micio che ha una malattia cardiaca vive un malessere profondo e perde la voglia di interagire ma anche di svolgere le sue consuete attività. Abbiamo già visto come i gatti malati tendano a isolarsi e non si facciano avvicinare da nessuno, nemmeno dal proprio umano del cuore. A questo comportamento dobbiamo aggiungere un altro evidente sintomo di malattia: il gatto è debole e non si muove praticamente mai.
Sicuramente starete pensando che non c’è nulla di strano in questo, e in effetti non avete tutti i torti. I gatti trascorrono tantissime ore dormendo e ce ne sono alcuni che proprio non ne vogliono sapere di giocare. In questi esemplari è molto difficile capire se si tratti del sintomo di una malattia o di semplice pigrizia. In quelli che, invece, di solito amano giocare e correre da una stanza all’altra è più facile intravedere un cambiamento preoccupante.
Vomito
Il gatto che soffre di una malattia cardiaca cambia abitudini alimentari e nella maggior parte dei casi perde l’appetito. Neanche di fronte alla sua pappa preferita riesce a cedere ed è un sintomo molto preoccupante, oltre che pericoloso. A questo dobbiamo aggiungere una causa frequente: il vomito.
Come sappiamo ai gatti capita di tanto in tanto di vomitare, specialmente quando devono liberarsi dalle fastidiose palle di pelo che ingeriscono leccandosi. Ma qui il caso è completamente diverso perché il micio non vomita per via di ciò che ha nello stomaco (anche perché mangia poco o niente). Un gatto che ha una malattia cardiaca può avere frequenti episodi di vomito liquido e di colore giallo
Naturalmente parliamo di un sintomo che può essere associato a moltissimi disturbi e patologie, perciò dobbiamo osserviamo quadro completo della situazione.
Problemi respiratori
Il sintomo più evidente quando il gatto ha una malattia cardiaca è l’alterazione della respirazione. Potrebbe sembrare strano perché ciò che pensiamo quando si parla di queste patologie è che interessano solo il cuore. Ma non è così.
Le malattie cardiache causano problemi respiratori anche molto gravi e anzi è proprio grazie a questi che possiamo capire in tempo che il micio non sta bene. Parliamo di problemi di vario genere come il respiro accelerato, l’affanno e anche la tosse frequente. Un segno evidente è anche il fatto che il micio rimanga con la bocca aperta come se avesse fame d’aria.
Cianosi
I problemi respiratori combinati a quelli cardiaci provocano una scarsa ossigenazione degli organi e dei tessuti. Succede quindi che le mucose, la pelle e le estremità del corpo (come le dita) diventano cianotiche, cioè di un insolito colore bluastro. Per accorgercene basta osservare le gengive del micio, sollevando delicatamente un labbro.
Addome gonfio
Il micio che ha una malattia cardiaca in stato avanzato può presentare un sintomo un po’ insolito. All’apparenza sembrerebbe ingrassato perché mette su un po’ di pancia ma guardandolo attentamente ci possiamo render conto che ha l’addome gonfio. Il grasso non c’entra assolutamente niente, anche perché come abbiamo visto non mangia e vomita in continuazione. L’addome gonfio è dovuto al cosiddetto versamento addominale, cioè ai liquidi che vi si accumulano. In questo caso specifico la pancia si estende mentre la colonna vertebrale diventa più visibile.
Sincope
La sincope è un sintomo davvero molto preoccupante perché provoca una perdita momentanea di coscienza. Qualsiasi padroncino resterebbe terrorizzato vedendo il proprio micio che si accascia per terra come se fosse svenuto. Ciò accade perché la malattia provoca una carenza di ossigeno anche a livello cerebrale.