Gatto ha conati senza vomitare: ecco che cosa può significare
Salvaguardare la salute del nostro amico a quattro zampe è un priorità. In quest'ottica, ecco cosa fare se il gatto ha i conati senza vomitare
Se il gatto ha i conati senza vomitare vuol dire comunque che non si trova al massimo della propria forma fisica. Si tratta, infatti, di gesti involontari e continuati che conosciamo anche noi bipedi. È, senza dubbio, una sensazione poco piacevole, soprattutto se si ha l’esigenza di rimettere e non ci si riesce.
L’obiettivo è capire le cause che scatenano questo malessere e individuare la soluzione più efficace che aiuti il nostro amico a quattro zampe a stare meglio. Non ricorriamo al fai da te, affidiamoci al veterinario di fiducia. Solo lui è in grado di farsi un’idea completa dalla situazione, valutando anche eventuali malattie pregresse e caratteristiche di razza.
Uno sguardo di insieme
Se il gatto ha i conati senza vomitare non significa che possiamo sottovalutare il problema. Il nostro quadrupede infatti potrebbe avere delle palle di pelo, conosciute anche come boli, che lo infastidiscono perché non è riuscito a espellerle facendo i bisogni solidi.
Non possiamo escludere anche altri tipi di malesseri che interessano il tratto gastrointestinale. Diventa allora importante comprendere con cosa abbiamo a che fare e come risolvere il problema. La tempestività, nei casi più gravi, può fare la differenza e salvare anche la vita al nostro amico a quattro zampe.
Possibili cause
Molto spesso dobbiamo fare i conti con qualcosa che è rimasto incastrato nella gola e che può anche indurre problemi respiratori. Se appuriamo, insieme alla mano esperta dello specialista, che si tratta di un oggetto bloccato nella laringe, si deve intervenire in base alla specifica situazione.
Potrebbe trattarsi anche di cibo che è andato di traverso durante l’ingestione dell’ultima dose di pappa o di qualcosa che ha ingoiato durante una gita fuoriporta o una passeggiata in giardino. Il pericolo può esserci anche dentro casa ed è bene fare attenzione.
I già citati boli di pelo sono il risultato dell’attitudine all’igiene propria dei felini. Rappresentano, infatti, degli animali tra i più puliti in assoluto che hanno raramente bisogno dell’intervento umano in fase di toelettatura. Questa è una delle differenze con i cani e potrebbe tornare utile sapere se e quando si può procedere con la tosatura del mantello. La risposta, infatti, non è scontata e non possiamo rischiare di danneggiare il nostro amico a quattro zampe.
Un modo per evitare che Miao ingerisca una quantità eccessiva di pelo morto, e che la sua salute venga messa a repentaglio, è quello di spazzolarlo con regolarità (secondo le indicazioni che ci ha dato il veterinario). Questo infatti forma delle palline che finiscono nello stomaco e che, normalmente, vengono espulse durante la defecazione. Ciò però non sempre accade e il felino cerca un metodo alternativo per liberarsi di ciò che di fatto si è trasformato in un corpo estraneo.
Quando la situazione si fa seria
Se lo stimolo al vomito è continuo e quello che il nostro amico a quattro zampe riesce a espellere è solo saliva e bile, se accusa anche algie potrebbe avere dei disturbi all’intestino non di poco conto.
Un’altra causa, anche se si verifica meno frequentemente rispetto a quelle già analizzate, è lo stress. Un gatto sotto pressione, un po’ come succede anche a noi esseri umani, potrebbe arrivare anche a somatizzare in questo modo.
Se la causa è di natura organica o traumatica lo specialista ci darà dei possibili rimedi, con eventuali terapie, per superare quanto successo; se si tratta di qualcosa che interessa la sfera psicologica ci si potrebbe avvalere del supporto di un professionista esperto in etologia felina. Se viene avvalorata quest’ultima ipotesi, dovremo prepararci a un supporto che esuli dalla medicina tradizionale e donare un po’ di normalità a Miao.
Non dimentichiamo, infatti, che i gatti sono animali estremamente abitudinari e qualsiasi mutamento può farli soffrire. Un trasloco, l’arrivo di un altro animale o di un bambino all’interno di quello che considera il proprio nucleo familiare potrebbero scombussolarlo non poco.
Gli equilibri della vita di un felino sono sottili e cambiarli può portare a delle conseguenze poco gradevoli. Se determinati cambiamenti sono inevitabili, cerchiamo di preparare il nostro adorato micio gradualmente e per tempo. A tal proposito potrebbe tornare utile sapere come abituarlo all’uso del trasportino.
Eventuali sintomi correlati
Altri sintomi correlati che potrebbero peggiorare il quadro clinico del nostro amico a quattro zampe sono:
- Sensazione di nausea;
- Perdita improvvisa di appetito;
- Agitazione e irrequietezza;
- Tosse secca;
- Letargia e stanchezza che non accennano a diminuire;
- Poca voglia di giocare e di dedicarsi a una sana attività fisica.
Se notiamo uno o più di questi campanelli di allarme, portiamo il nostro peloso dal veterinario per capire cosa stia succedendo e come possiamo intervenire. Nei casi più gravi, infatti, possono sopraggiungere difficoltà di respirazione e soffocamento.
Possibili conseguenze
Niente paura, spesso e volentieri se il gatto ha i conati senza vomitare non vuol dire che ha qualcosa di grave. Nonostante ciò, però, se il nostro adorato Miao ha anche della tosse secca, potremmo essere di fronte a un episodio di asma o allergia.
Inoltre, se lo sorprendiamo mentre si lecca insistentemente in una determinata zona del corpo – oltre al problema dei boli di pelo – potrebbe avere uno sfogo cutaneo o una lesione che gli provocano prurito e fastidi vari. Questo è il suo modo poco efficace di trovare sollievo.
Possibili rimedi
Questo tipo di sintomi non si può eliminare complatamente, se il gatto ha i conati di vomito senza vomitare (o con vomito) sono in qualche modo fisiologici. Tuttavia, potremmo trovare il modo per diradarli e renderli meno importanti.
In quest’ottica, prima di tutto, cerchiamo di garantire al nostro amico a quattro zampe uno stile di vita tranquillo e il più possibile lontano da fonti di stress. Poi assicuriamoci che abbia sempre a disposizione la propria ciotola di acqua fresca e pulita. Per aiutarlo a espellere le palle di pelo gli si può dare della pasta al malto e per alleviare lo stress dell’erba gatta o dei giochi nuovi con cui distrarsi.
Se, poi, ha problemi durante il pranzo e la cena, potrebbe essere necessario cambiare il tipo di alimentazione. Al di là del fatto che si opti per una dieta naturale o industriale, affidiamoci all’esperienza dello specialista per stabilire la formula migliore per garantire il giusto apporto di tutti gli elementi di cui necessita dal punto di vista nutrizionale.