Gatto Europeo, quanto vive? Aspettative, cure e come farlo stare sempre bene
Gatto Europeo, quanto vive? Qual è generalmente la sua aspettativa di vita? Cosa bisogna sapere per prendersi cura al meglio di tale felino? Vediamo insieme qualche consiglio sul suo stile di vita, le sue abitudini e cosa sapere per aiutarlo a vivere una vita tranquilla e serena.
Gatto Europeo, aspettativa di vita: quanto vive?
Cosa sappiamo su questo felino? Qual è la sua aspettativa di vita? Quanto vive un Gatto Europeo? Generalmente, si può affermare che un felino di tale razza abbia una media di vita abbastanza alta rispetto agli standard di un qualsiasi gatto di taglia media.
Quanto vive un Gatto Europeo? Le statistiche riportano dei dati molto positivi: di media, i suoi anni sono circa 12, ma ci sono stati moltissimi casi registrati che hanno visto esemplari arrivare a sfiorare i 16, 18, se non addirittura i 20 anni di età (quest’ultimo caso, molto raro ovviamente).
Da cosa dipende questa longevità? Cosa ha portato il Gatto Europeo a sviluppare una tale resistenza fisica alla vita e anche ad eventuali malattie? Diamo qualche accenno riguardo le origini, per ripercorrere la strada fatta fino ad oggi e vedere quanto esso abbia temprato il suo fisico e il suo carattere.
Poi, andiamo ad analizzare il suo stato di salute e cerchiamo di capire quali siano i metodi più adatti per salvaguardare il suo benessere e prenderci cura di lui al meglio.
Origini storiche
Il Gatto Europeo deriva da un esemplare di felino di origine egiziana, che in tempi per niente recenti veniva definito Felis Silvestris Libyca. La sua storia, dunque, fa riferimento ad un periodo storico veramente antico, che può risalire alle antiche popolazioni egizie, ma anche a quelle greche e romane.
Tramite gli spostamenti dei popoli e le varie migrazioni o conquiste, il Gatto Europeo si è diffuso in modo sempre maggiore nel continente, fino a diventare il classico felino famoso e conosciuto in tutta Europa. E da qui, il nome.
La prima ed essenziale caratteristica che è stata da sempre attribuita a tale gatto fu quella di essere un perfetto e ottimo cacciatore. Già in tempi antichissimi, il ruolo del Gatto Europeo era quello di tenere sgombri i granai da eventuali roditori pronti a distruggere tutto e mandare all’aria lavoro di giorni e giorni.
L’indole avventuriera e lo spirito d’iniziativa lo hanno sempre contraddistinto e eletto a uno dei migliori predatori felini. Questo è dimostrato dal fatto che fosse davvero ricercatissimo per ricoprire questo ruolo fondamentale.
Dunque, essendo sempre stato abituato a vivere di qua e di là, soprattutto in ambienti esterni, sia il carattere sia il temperamento del Gatto Europeo sono diventati forti e coraggiosi.
Le sue ossa, insomma, sono ben temprate per qualunque situazione! Ecco allora che alle domande “quanto vive un Gatto Europeo” e “come mai è così longevo” si possono ricercare delle risposte nella sua storia.
Per dare qualche altra piccola curiosità riguardo le sue origini, si può sottolineare un aspetto curioso legato al periodo medioevale. A causa della diffusione delle superstizioni, soprattutto legate alle streghe, tale razza fu allontanata fino a rischiare l’estinzione, in quanto considerata vicina a quella che all’epoca era l’idea del demonio.
L’idea del Gatto Europeo come esemplare demoniaco rimase per anni e anni una costante sulla bocca di tutti. Ci vollero molti anni prima che esso riuscisse a rientrare a far parte delle famiglie.
Anche questo, dunque, si ricollega pur sempre al fatto che tale felino, nel corso della sua storia abbia dovuto subire molte vicissitudini, che lo hanno sicuramente rafforzato e reso più resistente.
Si può, ora, sottolineare anche un aspetto determinante: il Gatto Europeo ha da sempre avuto un ottimo rapporto con l’uomo, in quanto ha svolto molto spesso attività di aiuto e supporto.
Questo, a lungo andare, ha permesso al gatto di fidarsi tranquillamente del suo amico umano, e viceversa. Hanno sempre lavorato come un’ottima squadra, pronta ad affrontare tutto al massimo delle forze.
Ecco, allora come il Gatto Europeo, col cambiare della storia e col passare del tempo, è riuscito ad entrare nelle case e a rendersi un ottimo gatto da compagnia.
Stato di salute: soffre di particolari malattie?
Veniamo ora qual è lo stato di salute di tale felino. Come già detto più volte, il Gatto Europeo è un animale che gode di un ottimo stato di salute: questo lo porta a vivere davvero molto a lungo. Purtroppo, però, tutto ciò non significa che sia completamente immune da qualsiasi tipo di problema.
Anche se noi vorremmo che i nostri piccoli amici stiano sempre bene, dobbiamo purtroppo accettare che a volte non è così. Il Gatto Europeo, comunque, rimane un esemplare molto resistente e forte che fortunatamente non sviluppa delle malattie TROPPO invasive. O meglio, si può dire che, se curate a dovere, possono essere risolte.
Quali sono queste due patologie? Obesità e gengivite. Vediamole nello specifico.
Obesità: sintomi e cura
L’obesità consiste, come ben sapremo, nell’aumento eccessivo di peso. Da cosa può dipendere questa patologia? Quali sono i sintomi? E le possibili conseguenze, se non venisse curata a dovere? Andiamo per gradi.
Ecco le cause più comuni:
- Età che avanza
- Depressione
- Noia
- Alimentazione sbagliata e non controllata
- Golosità eccessiva
- Stress
- Poca/assente attività fisica
- Castrazione
- sterilizzazione
Quali sono i sintomi, o meglio, i campanelli d’allarme di cui possiamo accorgerci per capire se il nostro gatto sta diventando obeso?
- Notare un ingrossamento generale del corpo
- Quando si accarezza, non si sentono più le costole
- Minor agilità nei movimenti
- Maggior goffaggine
Al primo segnale, la cosa essenziale da fare è pesarlo e vedere quanto (o se) le misure siano aumentate rispetto allo standard che andrebbe mantenuto. A questo punto, è bene subito contattare un veterinario e farsi dire cosa sia possibile fare per migliorare la situazione.
Quali possono essere le conseguenze dell’obesità, se essa non venisse curata in modo tempestivo?
- Diabete mellito
- Lipidosi epatica
- Artrite
- Problemi cardiaci
Cosa si può fare per risolvere al meglio la questione ed evitare che degeneri in modo irreversibile? Sicuramente, una dieta equilibrata e sana è la prima cosa che può rendere migliore la vita di un qualsiasi felino.
Questo, in realtà, vale di base: per prendersi cura al meglio di qualsiasi animale, è fondamentale preoccuparsi di dargli sempre cibo di ottima qualità e di procurargli un’alimentazione corretta, anche in base alle esigenze specifiche del suo fisico.
Gengivite: problemi e dolore ai denti
La gengivite, invece, è un problema legato alla bocca: consiste in un’infiammazione che colpisce le gengive e può creare fastidio, dolore e disagio. Anche in questo caso, cercheremo di procedere per gradi, partendo dalle cause.
Quali sono le principali cause?
- Igiene orale cattiva
- Presenza eccessiva di tartaro
- Dieta sbagliata
- Virus nella bocca
- Problemi immunologici legati all’attività batterica
- Stato di salute generale debole
Quali sono invece i sintomi? Come riconoscere la gengivite nel gatto?
- Sanguinamenti gengivali
- Fatica a masticare
- Ripudio dei cibi solidi o dalla consistenza eccessivamente dura
- Gonfiore alle gengive o alla bocca
- Dolore ai denti
- Colore diverso dal normale: le gengive possono presentare un rossastro, bluastro, oppure bianco o nero
E le conseguenze? Sicuramente la presenza di un’infiammazione, soprattutto nelle mucose, non è mai un fattore positivo per la salute generale di un essere vivente. Significa che c’è qualcosa che non va e che, dunque, si deve assolutamente rimediare.
Le difese immunitarie deboli devono necessariamente essere rafforzate, per evitare che germi o batteri vadano ad intaccare l’intero organismo del gatto, fino ad arrivare a cuore o reni. Una delle conseguenze, infatti, potrebbe essere l’insufficienza renale.
Come si cura la gengivite? Sicuramente, il veterinario ci consiglierà di trattare meglio l’igiene orale del gatto, provvedendo a lavare i denti molto più spesso.
Inoltre, egli probabilmente provvederà a rimuovere il tartaro in eccesso al fine di sanificare l’intera bocca. Poi, ci dirà lui la strada da seguire per migliorare e risolvere la situazione prima che peggiori.
Insomma, in conclusione, la longevità del Gatto Europeo è dovuta alla sua grande resistenza: il suo organismo è molto forte, ma questo non significa che sia invincibile!
Quello che noi possiamo fare per garantire al nostro Micio una vita serena e sana è osservarlo, studiarlo, imparare a comprenderlo e renderci sempre conto di eventuali sua importanti necessità.