Gatto e trasloco: come rendere il cambio di casa indolore per Micio
Gatto e trasloco, può essere una vera tragedia: ecco come renderlo meno traumatico per il nostro micio (e anche per noi)
Cambiare casa può essere davvero traumatico per noi, figuriamoci per il micio. Insomma gatto e trasloco non è esattamente un connubio idilliaco e un cambiamento del genere può risultare parecchio problematico per il nostro amato felino.
I gatti sono animali abitudinari e questo è un principio di base che ci deve accompagnare sempre, ogni volta che compiamo una scelta e la vita in casa viene stravolta da un nuovo evento.
È nostro compito prenderci cura al meglio del nostro micio, rendere la sua vita felice e per farlo dobbiamo metterci nei suoi panni e comprendere ogni suo disagio ed esigenza.
Gatto e trasloco non vanno a genio perché il nostro dolce micio vive un cambiamento tanto radicale in modo stressante. E non non vogliamo che sia un micio triste o insoddisfatto!
Ecco allora qualche consiglio per affrontare una simile situazione, come dobbiamo comportarci e cosa possiamo fare per evitargli qualsiasi stress.
Gatto e trasloco: iniziamo dal gattino
Avrete sicuramente sentito parlare di socializzazione del gattino. Ebbene, anche nel caso di gatto e trasloco questa parola assume un ruolo molto importante.
In parole povere se vogliamo evitare che il gatto adulto viva male i cambiamenti dobbiamo iniziare ad abituarlo sin da cucciolo.
Partiamo allora dal presupposto che un gattino non dovrebbe mai vivere in totale isolamento e già dai primi mesi di vita si dovrebbe abituare ad avere a che fare con gente e luoghi che non conosce.
Di solito le uscite del micio si limitano al trasporto dal veterinario e talvolta capita anche che quando abbiamo ospiti scegliamo di tenerlo in disparte in una stanza chiusa per evitargli traumi.
Pensiamo di essere nel giusto ma in realtà non facciamo altro che impedirgli di socializzare e prendere confidenza con situazioni a lui sconosciute.
Ecco perché, da adulto, il gatto vive un cambiamento come il trasloco in maniera assolutamente dolorosa, perché è abituato sempre alle stesse cose e non sopporta uno stravolgimento simile!
Naturalmente dobbiamo sempre tenere in considerazione che un micetto molto piccolo è delicato e non può esser costretto ad affrontare luoghi troppo affollati o situazioni che lo mettano a disagio.
La virtù sta nel mezzo. Abituiamolo a poco a poco a uscire da casa anche per delle passeggiate extra, all’inizio con il trasportino e poi, perché no, anche con il guinzaglio che alcuni gatti trovano davvero spassoso.
Facciamo in modo che abbia contatti con persone estranee al nucleo famigliare come parenti e amici e, soprattutto, diamogli il tempo di conoscerli, avvicinarli, annusarli senza mai forzarlo.
All’inizio è probabile che il gattino sia un po’ restio a socializzare con queste persone ma con il tempo acquisterà fiducia e magari si lascerà anche andare a tenere coccole ed effusioni.
Perché il micio vive male i cambiamenti
Fatte le dovute premesse passiamo al punto clou del nostro problema: cosa fare per preparare il nostro gatto al trasloco e per farglielo vivere senza traumi e stress.
Cambiare casa è sempre un momento molto frenetico e il gatto spesso si stressa non solo per il cambiamento in sé, ma anche perché percepisce lo stress nell’aria.
Noi per primi siamo indaffarati tra mille faccende, dobbiamo risolvere problemi dell’ultimo minuto e ci carichiamo di stress e aspettative che il micio avverte.
I gatti assorbono le nostre energie, sanno quando siamo felici e capiscono quando stiamo male o proviamo un disagio.
Perciò partiamo proprio da noi: per quanto possibile (e sappiamo quanto sia difficile) cerchiamo di porci con gentilezza e calma nei confronti del micio ed evitiamo di trasmettergli energie e sensazioni negative.
Come aiutare il gatto ad affrontare un trasloco
All’atto pratico, però, possiamo far ben poco per evitare che si accorga del cambiamento nel suo ambiente. Dobbiamo solo renderglielo piacevole.
Quando traslochiamo la casa va letteralmente sottosopra, svuotiamo mobili e armadi, riempiamo valigie e scatoloni.
Insomma, la casa diventa un vero e proprio campo di battaglia e per il gatto tutto questo si traduce in un solo modo: il suo territorio cambia volto e tutte le sue cose, i suoi punti di riferimento, improvvisamente non ci sono più.
Un modo per rendere tutto questo più sopportabile è farlo interagire con questi “intrusi” che occupano ogni angolo della casa.
Del resto siamo anche avvantaggiati perché i gatti adorano le scatole e nascondersi in spazi molto stretti. Giocare con gli scatoloni del trasloco potrebbe diventare per loro persino divertente!
E poi non dimentichiamo una cosa importantissima: i gatti prendono confidenza con gli oggetti molto facilmente e quando si sentono sicuri si strusciano su questi rilasciandogli addosso il proprio odore.
Se il micio pone il suo “marchio” olfattivo su scatole e scatoloni non li vedrà più come intrusi, ma come nuove personali proprietà di cui non aver paura.
L’importanza del trasportino
Il trasportino è un accessorio indispensabile nella vita di ogni gatto, ma anche di ogni padroncino. Ci può aiutare davvero tanto in situazioni “complicate”.
Nella maggior parte dei casi lo utilizziamo quando dobbiamo portare il gatto dal veterinario ma si tratta comunque di eventi sporadici, mai di un’abitudine.
Tanto che molti gatti non si abituano mai alle capatine in clinica e si stressano al punto da diventare perfino aggressivi con il medico.
Ogni micio dovrebbe abituarsi al trasportino sin da cucciolo, vederlo come un oggetto personale e non come un estraneo pronto a portarlo dal “nemico” veterinario.
L’ideale è metterglielo a disposizione in casa a prescindere dal fatto che ci serva o meno.
Diamogli la possibilità di entrarci dentro ogni volta che voglia, aiutiamolo a interagire con questo oggetto anche con giochini divertenti che glielo facciano amare.
Quando parliamo di gatto e trasloco il trasportino diventa imprescindibile, non possiamo proprio farne a meno per portare il nostro micio nella nuova casa.
Se il micio è abituato al trasportino siamo a metà strada. Dobbiamo solo abituarlo al nuovo territorio, alla nuova casa e ai nuovi oggetti al suo interno.
Prima di trasferirci definitivamente portiamolo di tanto in tanto nel nuovo ambiente domestico dandogli la possibilità di prender confidenza con tutto ciò che risiede al suo interno.
Cosa fare all’arrivo in casa
Il giorno del trasloco è un momento di vero caos: tutte le nostre cose sono ammassate tra contenitori e scatoloni di ogni misura e non sappiamo da dove iniziare a sistemare tutto.
In questo giorno di ordinaria follia pensiamo innanzi tutto al nostro micio. Per evitargli tutto il trambusto potremmo lasciarlo per quel giorno in una pensione, ma se non ne abbiamo la possibilità dobbiamo provvedere in altro modo.
Innanzi tutto sarebbe opportuno preparare una stanzetta in cui possa stare chiuso in tutta tranquillità con le sue cose: cuccia, lettiera, ciotole e giocattoli.
Mettiamolo nel trasportino poco prima di lasciare la vecchia casa, non teniamolo lì dentro per troppo tempo altrimenti non faremo altro che stressarlo inutilmente.
Arrivati nella nuova casa lasciamolo nella sua stanzetta tranquilla con il trasportino aperto e aspettiamo che sia lui ad uscire spontaneamente.
Non appena sarà tutto finito dovremo pian piano abituarlo al nuovo ambiente domestico.
Aiutiamolo innanzi tutto sistemando i suoi oggetti nelle stanze più “vissute” della casa. Possiamo anche passare un panno pregno del suo odore su mobili e sedie in modo che li riconosca come familiari.
Ma soprattutto la cosa fondamentale è non forzarlo mai, dargli il tempo di esplorare le stanze a poco a poco ed essere rassicuranti.