Gatto durante gravidanza umana: come si comporta?
Come si comporta un gatto durante la gravidanza umana? Sa davvero capire prima di voi se siete incinte? Questo e altro nel seguente articolo.
Quello della gravidanza è sicuramente un momento delicato per ogni famiglia, e c’è chi pensa che avere anche un gatto in casa possa rendere tutto più difficile, ma non è così: anzi contribuirà a rendere l’esperienza ancora più magica, soprattutto se ci si riesce a organizzare al meglio. Vediamo qui nel dettaglio come si comporta un gatto durante la gravidanza umana.
Non vi sono delle concrete prove scientifiche a riguardo ma gli esperti di comportamento animale confermano che sì, i gatti si accorgono della vostra gravidanza ancora prima che facciate un test per confermarla e a volte ancora prima che voi stesse abbiate dei sospetti! Se vi state chiedendo come facciano, è probabile che ad aiutarli siano il loro sensibilissimo olfatto e la loro capacità di riconoscere cambiamenti nella vostra temperatura corporea e nei vostri movimenti, nonché nelle vostre abitudini quotidiane.
Durante questo periodo, infatti, si subiscono profonde alterazioni del proprio equilibrio ormonale e il corpo comincia a produrre più progesterone, estrogeni e gonadotropine corioniche, che influenzano il vostro odore corporeo: è per questo che il vostro micio si accorgerà da subito che qualcosa è cambiato.
Inoltre la quantità di sangue in circolo aumenta, cosa che influenza il metabolismo e alza la temperatura corporea, che solitamente è inferiore a quella dei gatti. Essi sono perennemente in cerca di calore e per questa ragione saranno più attratti del solito da una donna incinta. Non deve quindi stupire se un micio indipendente o solitario, o che semplicemente preferisce qualcun altro in famiglia, si ritrovi ora ad accoccolarsi vicino alla neomamma o addirittura sul suo pancione.
I nostri amici pelosi, come accennavamo prima, avvertono le differenze nel nostro modo di muoverci e comportarci, nella nostra postura e nelle nostre abitudini: sono dei veri e propri maghi a leggere il linguaggio del corpo e possono notare anche dettagli che a noi sembrano insignificanti.
Alcuni gatti, dopo aver osservato un cambiamento di questo tipo, tendono a diventare più affettuosi nei confronti della donna incinta. Provate a dare loro attenzione e affetto nel corso della gravidanza: se si sentono ignorati potrebbero diventare aggressivi e mettersi a urinare ovunque in segno di protesta. È importante prevenire tutto ciò facendo capire loro che il vostro rapporto non è cambiato e che non è messo in pericolo dall’arrivo del nascituro.
Man mano che la gravidanza procede, cercate di mantenete le stesse abitudini col vostro gatto per evitare problemi comportamentali in seguito: è importante garantirgli lo stesso tempo per gioco, cibo e pulizia che gli riservavate prima anche dopo la nascita del bimbo.
Se pensate di non farcela da sole potreste chiedere ad amici e parenti ad aiutarvi a mantenere la routine del gatto più equilibrata possibile quando non avete il tempo o la possibilità di farlo voi. Se ci riuscite è molto più probabile che il felino resti in confidenza con voi quando tornerete a casa con un nuovo membro della famiglia.
Non è strano che un micio sia preso da un po’ di gelosia quando arriva un bambino: se il suo comportamento dovesse risultare eccessivamente ostile non esitate a chiedere consiglio al veterinario o a un addestratore professionista per qualche suggerimento utile e tempestivo.
È però anche possibile che essi diventino più protettivi e amorevoli nei vostri confronti nell’arco dei 9 mesi. Secondo diversi studi, trascorrere la gravidanza in compagnia di un animale domestico migliora l’umore, mantiene equilibrata la pressione sanguigna, riduce il rischio di depressione e in generale aiuta a vivere meglio.
La Toxoplasmosi
Preoccuparsi della salute del bambino può occupare gran parte dell’attenzione di una mamma in dolce attesa, al punto da farle credere che esistano pericoli dietro a ogni angolo. Molte persone ad esempio sono state messe in guardia dal rischio di contrarre la Toxoplasmosi dal gatto come se si trattasse di un’alta probabilità. Ma non è così.
La toxoplasmosi è causata dall’infezione di un parassita denominato Toxoplasma gondii. Se una donna incinta è infettata durante la gravidanza (specialmente nel primo trimestre) ciò può causare problemi allo sviluppo del feto. I gatti possono essere portatori del parassita se si cibano di piccoli animali selvatici, ma esso può essere trasmesso solo tramite contatto con le feci dell’animale entro 2 settimane dopo la prima infezione, e bisogna materialmente ingerire il parassita per essere contagiati.
I gatti non presentano quindi un grosso rischio di contrarre questa malattia: mangiare carne poco cotta o ortaggi lavati male è molto più pericoloso. Ci sono semplici precauzioni da seguire per evitare questo problema:
- Pulire la lettiera ogni giorno, usando dei guanti protettivi o delegando qualche altro membro della famiglia;
- Seguire normali norme igieniche come tenere il gatto lontano dalle superfici della cucina e lavare regolarmente le mani;
- Usare dei guanti se si fa giardinaggio e lavare accuratamente frutta e verdura;
- Lavare bene le mani dopo aver maneggiato carne cruda, e assicurarsi che sia ben cotta prima di mangiarla.