Gatto depresso: sintomi e cause più comuni
Micio sta sempre in disparte, non vuole giocare, mangia poco ed evita persino la lettiera? Potrebbe trattarsi di un gatto depresso (e per vari motivi)
La depressione è una malattia che noi umani conosciamo bene. Non tutti da vicino, ma anche chi ne ha solo sentito parlare sa perfettamente quanto possa essere debilitante. Perché sì, essere depressi non significa soltanto essere tristi.
Purtroppo la depressione non è circoscritta solo all’uomo e in qualche modo può colpire anche i nostri pelosetti. Non nello stesso modo “clinico” degli umani, ma richiede comunque un supporto medico e familiare.
Come ci si deve comportare con un gatto depresso e, soprattutto, come possiamo riconoscere i sintomi e le cause di questa condizione in Micio? Scopriamolo nel dettaglio.
Depressione nei gatti
Certamente i gatti possono mostrare un comportamento depresso, ma in generale gli esperti sono concordi nel dire che non sperimentano gli stessi cambiamenti emotivi associati alla depressione clinica negli esseri umani. La depressione in senso stretto è una patologia dalle tante sfaccettature e può avere tante cause. Nell’uomo può generare anche da squilibri chimici nel cervello.
Pertanto noi bipedi ci affidiamo alle cure dello psicologo o dello psichiatra, quando dobbiamo affrontare una terapia medica vera e propria. Per i gatti la situazione è un tantino diversa perché le cause che portano il gatto a essere depresso sono simili a quelle umane, ma non possiamo dire che si tratti di una depressione patologica nel vero senso del termine.
Quel che possiamo fare è, una volta osservati dei cambiamenti comportamentali evidenti e anomali nel Micio, portarlo subito dal veterinario per escludere eventuali problemi medici come malattie o disturbi. Non possiamo chiedere al nostro gatto cosa prova, se è triste o arrabbiato, se è ansioso oppure gioioso. Tutto ciò che possiamo fare è osservare il suo linguaggio del corpo e carpire ogni minimo cambiamento.
Gatto depresso, sintomi
Basandoci sulle ricerche e gli studi più accreditati, possiamo elencare i sintomi tipici di un gatto depresso, che poi sono molto simili a quelli delle persone. Micio subisce dei cambiamenti che, seppur minimi, devono metterci in guardia: si apparta, diventa svogliato e letargico, cambia le sue abitudini alimentari (ad esempio non mangia più la sua pappa preferita) oppure non riesce a dormire bene, come ha sempre fatto. Un gatto depresso sembra stanco della sua vita, come se niente lo stimolasse e lo rendesse felice, neanche tutte quelle piccole cose che un tempo lo rendevano allegro.
Tra i sintomi a cui dobbiamo prestare attenzione, dunque, troviamo:
- Sonno eccessivo (letargia);
- Inappetenza;
- Apatia;
- Tendenza all’isolamento;
- Micio non usa la lettiera.
Appare chiaro che questo elenco di sintomi sia piuttosto “generico”, perché tutti possono essere associati a malattie o disturbi di vario genere, non necessariamente mentali o comportamentali. Per questo è indispensabile consultare il veterinario.
Cause di depressione nel gatto
Le cause che portano un gatto a diventare depresso, o comunque a manifestare determinati sintomi, possono essere tante e molto diverse tra loro. Una delle principali è il cambiamento, verso il quale i gatti non sono proprio avvezzi. Micio è una creatura abitudinaria, che basa le proprie certezze su piccole cose per lui importantissime: stare nella stessa casa, avere i suoi spazi e le sue abitudini, vivere con le stesse persone, seguire una precisa routine giornaliera. Quando tutto questo viene a mancare, può sentirsi molto spiazzato e destabilizzato, ed è per questo che reagisce “deprimendosi”.
Problemi di salute
Nella gran parte dei casi Micio cambia atteggiamento e comportamento in presenza di problemi di salute. Questi fanno sì che i gatti si comportino come se fossero depressi ed è per questo che dobbiamo contattare subito il veterinario.
Qualsiasi piccolo cambiamento o anomalia nel comportamento del gatto deve essere un campanello d’allarme per noi padroncini. Se Micio non mangia più la sua pappa preferita o si rifiuta di usare la lettiera (che per i gatti è fondamentale), evidentemente c’è qualcosa che non va!
Il dolore è una delle condizioni più sottodiagnosticate nei gatti, in particolare negli esemplari anziani, ed è una delle principali cause dei segni clinici di depressione. Nella maggior parte dei casi Micio non è semplicemente svogliato o annoiato, ma sente un dolore talmente forte da esserne debilitato.
Ad esempio molti proprietari di gatti che hanno a che fare con esemplari terminali, pensano che il Micio sia depresso perché riflettono la propria tristezza per la sua condizione. Ma il discorso è molto più semplice: il gatto soffre in silenzio, non esprime il suo dolore e il suo disagio e quindi, in definitiva, sembra depresso.
Cambiamenti ambientali
Il gatto spesso sembra depresso quando è il protagonista (inconsapevole) di cambiamenti ambientali. Tanto per fare qualche esempio, Micio reagisce male quando la famiglia trasloca in una nuova casa oppure anche solo quando il suo ambiente domestico subisce un cambiamento evidente. Se spostiamo mobili, cambiamo l’arredamento di una stanza o posizioniamo le sue cose in maniera diversa potremmo vedere in lui segni di depressione.
Ciò accade perché Micio non capisce il cambiamento, non comprende perché la sua casa non sia più quella di prima. L’ambiente in cui è cresciuto e in cui le cose erano posizionate in un modo ben preciso improvvisamente appare diverso, perciò la conseguenza è che reagisce male. Dobbiamo lasciargli il tempo per adattarsi al nuovo assetto.
Cosa fare se il gatto è depresso
Indipendentemente dalla causa, un gatto che mostra segni di depressione può trarre grandi benefici da una pronta valutazione da parte di un veterinario. Dobbiamo resistere alla tentazione di applicare al gatto diagnosi strettamente umane, come quelle sui disturbi dell’umore. Valutiamolo per quello che è: un gatto, appunto!
Identificando ed eliminando il fattore di stress che determina il suo cambiamento comportamentale, spesso i sintomi del gatto depresso migliorano e spariscono da sé. In tal senso possono esserci di grande aiuto sia il veterinario che un addestratore esperto nel comportamento dei gatti, con consigli e raccomandazioni utili per rendere l’ambiente domestico meno stressante per Micio. Un gatto che si sente esposto e non ha un posto dove nascondersi, ad esempio, potrebbe aver bisogno di mobili e posti in cui intrufolarsi o spazi verticali aggiuntivi in cui arrampicarsi. Spesso basta aiutare Micio ad esprimere la sua natura e i suoi istinti.
A volte non basta modificare l’ambiente domestico per risolvere i problemi del gatto e il veterinario può consigliarci dei prodotti molto utili. Uno di questi è il diffusore di feromoni, che ha un’azione calmante per i gatti particolarmente stressati e che non riescono a vivere tranquilli in casa propria. Per i casi più gravi il veterinario può prescrivere persino appositi farmaci veterinari per l’ansia. Ne esistono tanti e a seconda della situazione specifica può scegliere quello che ritiene più adatto.