Perché il gatto batte i denti?
Se il gatto batte i denti e produce quel tipico suono strano e un po' inquietante dobbiamo preoccuparci? Ecco la spiegazione
I nostri adorati piccoli felini domestici sono animali incredibili con un linguaggio e modi di fare che – ammettiamolo – talvolta appaiono incomprensibili ai nostri occhi da umani.
Proprio per questo motivo dovremmo cercare di metterci nei loro panni, comprendendo a fondo tutto ciò che fanno: suoni, posture, sguardi e quant’altro.
Quando il gatto batte i denti, ad esempio, ci troviamo di fronte a un comportamento tanto strano quando normale per qualsiasi micio. A volte lo fa in modo impercettibile, altre invece in maniera più eclatante. Ma cosa vuol dire e dobbiamo preoccuparci?
Istinto di caccia
Partiamo da un presupposto fondamentale: il gatto batte i denti per puro e semplice istinto. Si tratta di un vero e proprio riflesso “predatorio”, un comportamento che non dovrebbe destare in noi alcuna preoccupazione.
Micio quando si comporta in questo modo non fa altro che mettere in atto il suo istinto di caccia, quello che per sua natura si trascina dietro da secoli e secoli di evoluzione. Per quanto ormai siano “addomesticati”, i gatti mantengono atteggiamenti e istinti che non scompariranno mai e quello del cacciatore è proprio uno di questi.
Non è difficile capire che si tratta di un comportamento predatorio. Micio generalmente lo mette in atto quando scorge in lontananza una preda, che sia un uccellino appollaiato sul ramo di un albero o un piccolo animaletto che scorrazza in giardino.
Nello specifico secondo una teoria il gatto sbatte i denti come se si preparasse all’attacco. Dato che i piccoli felini in natura uccidono le loro prede afferrandole per il collo, quando vedono la preda in lontananza simulano questo atto, muovendo la mascella in modo regolare per qualche secondo.
Un suono inconfondibile
Quando il gatto batte i denti assume un atteggiamento che nel complesso è davvero buffo, o quanto meno insolito. Magari non ci avete mai fatto caso, ma con un po’ di attenzione in più vi accorgerete che spesso il gatto si mette davanti alla finestra o in balcone e fissa un punto. Sì, proprio dove scorge la preda in lontananza.
Osservandolo possiamo renderci conto di come questo comportamento si traduce in un vero e proprio “rituale”, che si compie sempre allo stesso modo. Micio punta la preda con lo sguardo, accovacciandosi come se volesse nascondersi in vista dell’agguato. Dato che è lontana, però, sa di non poterla raggiungere ma istintivamente mette in azione il suo istinto da cacciatore.
Ecco allora che il labbro superiore e i baffi iniziano a tremare, si contraggono e la mascella va avanti e indietro producendo il caratteristico suono. Talvolta oltre al rumore vero e proprio dei denti, possiamo sentire che emette una sorta di lieve sibilo, che a un occhio poco attento potrebbe sembrare uno squittio o un cinguettio. E resta così, in questa posizione per qualche secondo o minuto, a seconda del contesto.
Un altro segnale che indica come il gatto stia attivando e mettendo in pratica il suo istinto di caccia è il movimento della coda. Come ben sanno tutti i gattari, la coda è uno strumento fondamentale per la comunicazione felina e in questo caso esprime tutta l’eccitazione del momento. Micio inizia ad agitarla, muovendola da un lato all’altro.
Frustrazione e stress
Se da una parte gli esperti di comportamento felino sostengono che il gatto batte i denti come per simulare il movimento della mascella quando acciuffa e morde la preda, dall’altro possiamo citare un’altra teoria altrettanto interessante.
Secondo alcuni, infatti, il gatto batte i denti a causa del senso di frustrazione che lo assale quando vede una preda irraggiungibile. Quindi più che un segnale di caccia si tratterebbe di un comportamento che indica stress e agitazione.
C’è una spiegazione piuttosto semplice che avvalora questa teoria. In genere il gatto che si prepara ad attaccare una preda si muove lentamente, senza fare rumore. Quindi il gatto non batterebbe mai i denti in procinto di un agguato, perché sarebbe troppo rumoroso e farebbe allontanare la sua preda!
Imitazione: una teoria
Un’ultima teoria (la più recente) dà una spiegazione davvero incredibile al fatto che il gatto batte i denti. Alcuni ricercatori hanno in qualche modo smentito le teorie precedenti, facendo ricerche non sui felini domestici ma sul margay (Gatto di Wied).
Durante una spedizione nella foresta amazzonica, un gruppo di scienziati si è occupato di questo particolare e antico felino selvatico, simile al leopardo. Lo hanno osservato con attenzione, studiandone il comportamento in modo ravvicinato come mai prima di allora era stato fatto.
Un giorno si sono imbattuti in un gruppo di scimmie (i tamarini) che erano intente a nutrirsi da un albero di fico. Mentre le scimmie mangiavano, il margay si è appostato osservandole da lontano. All’inizio – da felino quale è – non ha emesso alcun rumore o suono, proprio per evitare che le prede si accorgessero della sua presenza. Ma poi è arrivata la svolta inaspettata: il margay ha iniziato a battere i denti producendo un suono simile a quello dei cuccioli di scimmia.
In pratica il felino selvatico ha imitato il verso dei cuccioli per ingannare le sue prede, attirandole in trappola. Prima di allora nessuno aveva pensato al fatto che il gatto batte i denti per imitare il verso della preda, ma la ricerca ha aperto a questa possibilità.
Secondo questa teoria, dunque, i piccoli felini domestici si comportano come i margay. Cosa che appare assolutamente credibile, considerando che il gatto è un animale che mantiene intatti degli istinti riconducibili ai suoi antenati selvatici.
Cosa fare
Qualunque sia la teoria che troviamo più interessante o credibile, quando il gatto batte i denti non c’è da preoccuparsi. Si tratta di un comportamento assolutamente naturale e che non indica un disturbo o un problema. Perciò dobbiamo fare qualcosa?
In realtà la cosa migliore sarebbe lasciarlo libero di assecondare il suo istinto da cacciatore, consentendogli di esprimersi in tutta la sua “felinità”. Per quanto sia un animale domestico, il gatto mantiene vivi istinti ed esigenze che noi, da bravi padroncini, dovremmo sempre rispettare e mai sopprimere.
Dunque se lo fa non sgridiamolo, perché rimproverarlo sarebbe del tutto sbagliato! Tralasciando il fatto che questi metodi educativi non hanno successo con i piccoli felini domestici, d’altra parte non faremmo altro che confonderlo e stressarlo. Micio non capirebbe perché ci arrabbiamo di fronte a un comportamento che per lui è assolutamente naturale e rischieremmo anche di inimicarcelo.