Il gatto attacca le caviglie: come mai lo fa e come farlo smettere?
Ti stendi sul divano per un po' di meritato relax ed ecco che all'improvviso il gatto attacca le caviglie, senza un apparente motivo. Ma perché lo fa?
Chi accudisce un micio in casa conosce bene la routine: ti metti comodo sul letto o sul divano per riposare quando improvvisamente, senza alcun motivo, il gatto si avventa sui piedi e sulle caviglie facendoti malissimo.
Una situazione all’ordine del giorno per tutti i gattari che provoca non poco disagio. Anche perché se solo cerchi di cambiare posizione o ti muovi di un millimetro, Micio aumenta la forza con cui si avvinghia e inizia a morderti ancora più forte.
Ma perché il gatto attacca le caviglie? È un comportamento di cui dobbiamo preoccuparci e che richiede l’intervento del veterinario o si tratta di puro e semplice istinto? Cerchiamo di far chiarezza su questo argomento.
Istinto di caccia
Nonostante siano stati “addomesticati”, i gatti mantengono un innato istinto di caccia, come tutti i felini. A differenza dei loro parenti selvatici, però, le nostre piccole palle di pelo che vivono in casa con un padroncino sempre pronto a mettergli la pappa nella ciotola non hanno bisogno di mettere a frutto le loro abilità da predatori. Di fatto, un gatto che vive in casa non ha bisogno di catturare prede per nutrirsi.
Da un lato la vita domestica protegge il micio da numerose malattie e avversità, a cominciare ad esempio dall’attacco di parassiti o di animali randagi. Dall’altro, però, quando non si presta la dovuta attenzione all’arricchimento dell’ambiente di cui il piccolo felino domestico ha bisogno per essere energico e sano, compaiono diversi problemi comportamentali.
Noia e mancanza di attenzioni
Se il gatto attacca le caviglie c’è sempre un motivo e il suo comportamento non è mai casuale. Nella maggior parte dei casi si tratta di semplice e pura noia, una acerrima nemica delle nostre adorate palle di pelo. Se Micio trascorre molto tempo da solo e non gli diamo le giuste attenzioni, la naturale conseguenza è che cerchi di tenersi impegnato con ciò che l’ambiente gli offre.
E quale miglior “preda” se non i nostri piedi e le nostre caviglie, che sono sempre a portata di zampa? Così il padroncino che cammina o che si stende per un momento sul divano diventa il fulcro su cui scatenare i propri istinti da cacciatore. Attenzione però, perché questi comportamenti a lungo andare possono diventare patologici e causare molti danni alla salute del micio.
La noia è un sentimento normale, noi stessi quando stiamo a lungo fermi senza avere alcunché da fare ci sentiamo giù. Ma se questo tempo aumenta, dalla noia si passa a vero e proprio nervosismo e agitazione, cosa che accade allo stesso modo anche ai piccoli felini domestici. Devono avere delle valvole di sfogo e durante la giornata devono poter muoversi, giocare e mettere a frutto le proprie energie e i propri istinti.
Scarsa socializzazione
Sebbene mordere le caviglie di solito sia sintomo di un gatto annoiato e che fondamentalmente non ha i giocattoli necessari per esercitare positivamente il proprio istinto, senza ferire il padroncino, ci sono anche altri motivi che scatenano questo comportamento.
Dipende tutto dalle circostanze specifiche, come sempre. Pensate ad esempio al gatto che non ha ricevuto un’adeguata socializzazione, che magari è stato separato troppo presto dalla sua mamma e non ha avuto il tempo di imparare da lei come si interagisce tra simili e non. Questo passaggio è importante nella vita di ogni piccolo felino domestico e, se viene saltato, le ripercussioni sul suo comportamento da adulto non tardano a manifestarsi.
Non è detto che il gatto attacchi le caviglie di una persona per motivi necessariamente negativi. C’è anche il caso del micio che lo fa con delicatezza, come se volesse fare una coccola al suo padroncino, magari quando prende la busta delle crocchette per dargli la pappa.
Si sente vulnerabile
Non dimenticate che i comportamenti del gatto sono influenzati anche dal suo stato di salute. Perciò può capitare che l’aggressività sia solo un campanello d’allarme che indica la presenza di un disturbo o di una malattia.
Micio ha un modo tutto suo per manifestare dolore e fastidio, di certo non lo fa come noi a cui basta un “ahi!”. Per il gatto è diverso e un cattivo stato di salute, anche un piccolo problema, può scatenare la sua reazione. Non sta manifestando aggressività né tanto meno ci odia o non vuole stare con noi. Semplicemente è il suo modo per esprimere un profondo disagio.
Quando un gatto è malato, si sente vulnerabile. Ecco perché può mordere come forma di autodifesa, per evitare possibili danni al suo benessere. Osserviamo sempre con attenzione Micio e i suoi comportamenti e, quando abbiamo dubbi, non esitiamo a rivolgerci al nostro veterinario di fiducia.
Cosa fare
Premesso che il gatto attacca le caviglie semplicemente perché risponde a un’esigenza, a un istinto che non può cancellare, non possiamo negare che graffi e morsi non siano proprio piacevoli. Rischiamo di ritrovarci giorno dopo giorno con brutti e dolorosi tagli sulla pelle, perciò è inevitabile chiedersi: è possibile farlo smettere?
Eliminare del tutto questo comportamento è praticamente impossibile. Del resto Micio resta sempre un felino in miniatura e non possiamo impedirgli di lanciarsi nelle sue imprese da cacciatore. Tuttavia possiamo trovare un modo per incanalare questo istinto e riversarlo verso qualcos’altro (che non siano le nostre caviglie o i nostri piedi).
Tanto per fare l’esempio più pratico, mettiamo in casa giocattoli e tiragraffi adatti al gatto. Quando stiamo fuori casa per tanto tempo, se il micio non ha alcuna valvola di sfogo rischia di annoiarsi a morte e poi, al nostro rientro, sfoga tutta l’energia repressa contro di noi. Dobbiamo arricchire l’ambiente domestico e renderlo perfetto per lui, ricavando anche spazi in cui intrufolarsi e nascondersi o altri in cui arrampicarsi.
Dedicagli più tempo
Non possiamo sempre stare col gatto perché i nostri impegni ci tengono spesso lontani da casa. Ma proprio alla luce di ciò dovremmo rendere quel poco tempo che trascorriamo in casa più bello e importante per Micio. Cerchiamo di condividere con lui momenti di qualità, dedicati alle coccole e alle fusa ma anche al gioco e al divertimento.
Prendersi cura di un gatto implica tante attenzioni che non possono limitarsi di certo al mettere la pappa nella ciotola. Anche mentalmente il gatto ha bisogno di stimoli e l’interazione con il padroncino è un ottimo modo per tenerlo impegnato da una parte e fargli scaricare lo stress dall’altra.