Gatto anziano con insufficienza renale: come accudirlo al meglio
Gatto anziano e insufficienza renale: cosa si può fare per gestire al meglio questa grave situazione di disagio? Cos’è in nostro potere per fare in modo che il nostro amico a 4 zampe possa vivere al meglio gli ultimi anni della sua vita? Ecco qualche consiglio a riguardo.
Gatto anziano: problema ai reni
L’insufficienza renale è un problema che si sviluppa molto spesso, soprattutto nei gatti molto anziani, i quali presentano quasi sempre una forma cronica.
Soprattutto se il gatto è in età abbastanza avanzata, può capitare che ci siano dei problemi che vanno ad intaccare il suo stato di benessere fisico e psichico.
Quello che noi possiamo fare per far fronte a questa particolare situazione è tenere sempre sotto controllo lo stato di salute del nostro amico a 4 zampe. Sicuramente, fargli fare delle visite di routine dal veterinario è il primo passo per permettergli di tenere monitorata la situazione.
Come facciamo a capire se nel nostro piccolo amico c’è qualcosa che non va? Di certo, un dettaglio importante è il nostro approccio nei confronti del gatto.
Vivere insieme a lui fin dalla tenera età ci permette di imparare a conoscerlo, di capire i suoi comportamenti, di interpretare alcune eventuali anomalie che vanno contro la sua quotidianità.
Ecco perché è così importante scoprire e interpretare ogni singolo aspetto del comportamento del nostro piccolo amico. Così, nell’eventualità in cui ci dovessero essere dei problemi che colpiscono la sua salute, è fondamentale che noi riusciamo ad accorgercene in tempo per salvare il salvabile.
Purtroppo, un problema molto comune che colpisce quasi la maggioranza dei gatti anziani si presenta ai reni. Come sorge tale malattia? Con l’età, ovviamente, come avviene per gli umani, il corpo inizia a perdere qualche colpo.
L’insufficienza renale, dunque, si sviluppa nel momento in cui ci si trova di fronte ad un deterioramento della normale funzionalità renale.
Qual è l’importanza dei reni? Come ci possiamo accorgere tempestivamente di questo problema? Qual è la diagnosi del veterinario? E soprattutto: c’è qualcosa che si può fare per aiutare il nostro amico a 4 zampe? Cerchiamo di rispondere a tutti questi interrogativi nel modo più esaustivo possibile.
I reni: che ruolo hanno per l’organismo?
Cerchiamo di capire nello specifico il ruolo che svolgono i reni nell’organismo del gatto e vedere quanto sia importante che tutto funzioni al meglio. Il loro compito è davvero vitale per il benessere di Micio:
- rimuovono le sostanze di scarto dal sangue e fanno in modo che vengano espulse con l’urina
- tengono sotto controllo la pressione sanguigna
- regolano la presenza dei minerali nell’organismo
- monitorano il flusso ematico
- contribuiscono alla produzione di ormoni fondamentali, dei globuli rossi e di enzimi
Il meccanismo è perfetto e deve assolutamente seguire la strada prefissata. Se qualcosa dovesse andare storto, sarebbe l’intero organismo a risentirne, anche gravemente!
Quello che conta, allora, in assoluto, è imparare a conoscere il nostro amico a 4 zampe e fargli fare le dovute visite periodiche dal veterinario: prevenire è sempre meglio che curare! Come arriva un gatto anziano a soffrire di insufficienza renale? Andiamo per gradi.
Cos’è l’insufficienza renale?
In costa consiste questa malattia? Come mai, molto spesso, le parole gatto anziano e insufficienza renale vanno a braccetto? Solitamente colpisce i felini molto avanti con l’età perché consiste in un malfunzionamento dell’organismo.
Ad un certo punto della vita, purtroppo, il sistema comincia piano piano a collassare e, invecchiando, non riesce più a provvedere al meglio ad ogni funzione vitale.
L’insufficienza renale nel gatto è una malattia progressiva che può essere di due tipi: acuta o cronica. Consiste, molto banalmente, nel malfunzionamento dei reni: questi non riescono più a sopperire al loro naturale esercizio, di conseguenza provocano degli scompensi anche pesanti all’intero organismo del gatto.
Cosa comporta tutto ciò? Il primo punto da considerare è questo: tutte quelle sostanze che solitamente verrebbero filtrate ed espulse con l’urina rimangono in circolo nel sangue, iniziano a diventare tossiche e finiscono per danneggiare l’intero organismo.
Acuta o cronica?
Esistono due tipi di insufficienza renale, una acuta e una cronica, classificate in base al grado di gravità della questione.
- Acuta. È la forma più lieve, che si sviluppa all’improvviso. Può dipendere dall’ingestione di sostanze tossiche, dalla contrazione di infezioni o da un blocco delle vie urinarie causato da un’ostruzione. L’espressione “più lieve” indicata che può essere curata, ma solo in un caso: ci si deve accorgere tempestivamente del problema, capirne la causa scatenante ed agire immediatamente per rimuoverla. Altrimenti, potrebbe degenerare facilmente e velocemente, finanche a portare la morte stessa del felino.
- Cronica. È la forma peggiore, più tosta e difficile da combattere, ma anche la più invasiva. Solitamente è una forma acuta che si perpetua nel tempo, o perché non si è riusciti a prenderla in tempo, o perché è peggiorata in tempi fin troppo rapidi. Si parla di insufficienza renale cronica quando si protrae nel tempo per almeno tre mesi. In questo caso, il rene sta praticamente collassando quasi completamente, in quanto non riesce più a svolgere la maggior parte delle funzioni. Se ci fossero alcuni parti che ancora riescono ad agire, tenteranno di compensare quelle che invece non rispondono più: è l’organismo che cerca di auto-proteggersi! Non sempre, però, questo è un dato positivo: in questo caso specifico, implica un sforzo enorme e un aumento incredibile del lavoro da svolgere. Si arriva pian piano al collasso vero e proprio.
Gatto anziano e insufficienza renale: quali sono le cause?
Da cosa dipende l’insufficienza renale del gatto anziano? Ci sono delle cause accertate che provocano tale malattia e che potrebbero essere tenute sotto controllo?
In realtà, le cause possono essere le più svariate: congenite, ereditarie oppure derivare dagli effetti di un’altra malattia sviluppata nel corpo dell’animale. Vediamone qualcuna nello specifico:
- calcoli renali
- blocco urinario
- intossicazioni varie da sostanze chimiche (o farmaceutiche)
- conseguenza di alcuni farmaci non adatti all’organismo di quello specifico gatto
- presenza di infezioni, infiammazioni o batteri non curati a dovere
- sviluppo di patologie neoplastiche, quindi tumori vari
- traumi o brutte cadute
Sintomi: c’è qualche campanello d’allarme?
Ci sono alcuni sintomi che devono essere tenuti in considerazione quando si parla di gatto anziano e insufficienza renale?
La malattia degenera pian piano, è di tipo progressivo. Questo significa che inizia con dei pochi e semplici segnali che si aggravano giorno dopo giorno.
Solitamente, si comincia con un aumento della sete (polidipsia) e una conseguente quantità maggiore di urina (poliuria). Mano a mano che passano i giorni, poi, noteremo che il nostro gatto è sempre più apatico, perde completamente energia e ha sempre meno voglia di essere attivo, giocare e muoversi. Inizia un po’ di depressione.
Finirà col mangiare sempre meno, bere in modo apparentemente eccessivo e urinare continuamente e ovunque: non fa in tempo ad arrivare alla lettiera che ci lascerà la sua pipì in giro per casa. Purtroppo, c’è un momento in cui non riuscirà più a trattenerla e se la lascerà sfuggire anche contro la sua volontà.
Altri sintomi che dovrebbero farci da campanello d’allarme sono:
- vomito
- diarrea
- mancato appetito e conseguente perdita di peso fin quasi all’anoressia
- tristezza e apatia
- mucose pallide
- pressione arteriosa che aumenta
Purtroppo, se non si riuscisse a prendere in tempo questa patologia, non ci sarà nulla da fare per il nostro amico. La morte arriverà a causa dell’eccessiva presenza di sostanze nocive e tossiche nel corpo del gatto, le quali non riescono più ad essere minimamente espulse.
Gatto anziano, insufficienza renale: cura e terapia
Dopo aver descritto molto nello specifico tutta la situazione, veniamo ora alla parte che più dovrebbe interessarci: come si cura l’insufficienza renale nei gatti anziani?
Quali sono i fattori da considerare per fare in modo che la cosa si risolva, o almeno migliori? L’unica cosa a cui si può puntare, in realtà, è cercare di ridurre i sintomi scatenanti, facendo in modo che siano alleviati dolori e fastidi, tentando di ristabilire una sorta di ordine.
Il problema è che l’insufficienza renale, così come problema a sé, non può essere risolta purtroppo. Soltanto in un caso c’è speranza che l’allarme possa rientrare: quando essa si sviluppa a causa di un’altra malattia che colpisce l’organismo del gatto.
Curando la prima, anche la seconda (in forma acuta) potrebbe averne dei benefici. Altrimenti, c’è poco da fare: risolvere è impossibile! Dobbiamo solo provare a migliorare un minimo la situazione.
Di cosa potremmo preoccuparci? L’alimentazione. Come abbiamo visto molto spesso l’alimentazione è fondamentale per la vita sana ed equilibrata del nostro piccolo amico a 4 zampe, perché determina il suo benessere psico-fisico generale.
La dieta per i gatti anziani che soffrono di insufficienza renale deve essere a base proteica (di alta e ottima qualità). L’idratazione, inoltre, è uno dei passi essenziali. Reintegrare l’acqua con ogni mezzo possibile (oltre che con i liquidi, anche con cibi umidi) è fondamentale perché questo, anche se in minima parte, può sopperire al malfunzionamento di quel rene che non permettere alle urine di espellere le sostanze nocive. Evitare la disidratazione è essenziale.
Un incredibile salto in avanti verso la conduzione di una vita semi-normale? Fare in modo che il gatto si abitui pian piano alla nuova dieta e che riesca a capire come tutto questo vada solo a favore del suo benessere psico-fisico.
Probabilmente non arriveremo mai a risolvere del tutto il problema, soprattutto nei casi di insufficienza renale cronica, ma di certo potremmo far trascorrere gli ultimi anni di vita del gatto nel modo più rilassato e tranquillo possibile.
Ricordiamoci, inoltre, che questa malattia colpisce i gatti molto avanti con l’età. Da una parte questo è un bene, dall’atra però dobbiamo essere bravi a tener presente un fattore: perché non aiutare il gatto a passare gli ultimi anni al meglio?
Come prendersi cura del gatto che invecchia? Se ci fosse anche solo una minima possibilità di fargli vivere più serenamente l’ultima parte della sua vita, dovremmo preoccuparci di farlo al massimo delle nostre possibilità.