Gatto anziano cammina lentamente, che cosa può significare?
Le ragioni per cui un gatto anziano cammina lentamente possono essere diverse. Scopriamo quali sono e come dobbiamo comportarci
Quando Micio diventa vecchietto si ritrova ad affrontare patologie e disturbi che gli rendono difficili anche le più semplici azioni. Un gatto anziano cammina lentamente, non ha i riflessi pronti di un tempo e appare perfino disorientato. Tutto ciò si deve al naturale invecchiamento cellulare che tocca a chiunque sia in là con gli anni. Succede anche a noi bipedi.
I gatti anziani sono creature delicate che hanno bisogno di qualche attenzione in più da parte nostra. Ogni volta che osserviamo dei cambiamenti nel comportamento dobbiamo farlo presente al veterinario, l’unico modo per riuscire a risalire alle cause del problema e capire se sia possibile risolverlo. Cambia tutto in un gatto anziano e il fatto che cammini lentamente rispetto a quando era giovane può essere dovuto a diverse ragioni. Cerchiamo di far chiarezza per prenderci cura al meglio del nostro Micio ormai vecchietto.
Disorientamento
Un gatto anziano che cammina lentamente potrebbe soffrire di patologie che colpiscono ossa e articolazioni. Nella vecchiaia è comune che i piccoli felini sviluppino delle malattie degenerative che, con il passare del tempo, peggiorano visibilmente le sue condizioni di salute. E, ovviamente, influiscono anche sulla sua capacità di compiere le azioni più semplici e comuni, come appunto camminare. Quindi un gatto anziano nella gran parte dei casi cammina lentamente perché prova un forte dolore alle zampe e alla schiena, con la conseguenza che non riesce a muoversi in tranquillità. Anche solo il tragitto dal cuscino alla ciotola potrebbe diventare un’impresa difficile, ma soprattutto dolorosa.
In verità ci potrebbe essere un altro problema che influenza tutti questi comportamenti di Micio, ossia la disfunzione cognitiva felina. Come il corpo, anche il cervello del gatto anziano invecchia, proprio come succede a noi umani. Succede, quindi, che non ha più i riflessi pronti come un tempo, che talvolta perde la memoria senza neanche riconoscere il volto del padroncino. E può capitare anche che sia disorientato, perciò il gatto anziano cammina lentamente perché non ha contezza degli ambienti e degli spazi in cui si trova. Ciò provoca un’altra conseguenza piuttosto frequente: il gatto anziano è sempre agitato perché i suoi sensi sono offuscati e non riesce a muoversi come vorrebbe.
Problemi alle articolazioni: artrosi
Tra le patologie più comuni nei gatti di una certa età dobbiamo per forza menzionare l’artrosi, una forma degenerativa dell’artrite dolorosa e debilitante. Questa malattia provoca la progressiva usura delle cartilagini delle zampe ed è per questo motivo che il povero micio ha difficoltà a muoversi. Un gatto anziano affetto da artrosi cammina lentamente soprattutto dopo esser stato fermo per lungo tempo. Quando si alza non riesce a scattare come un tempo, perché le articolazioni sono come bloccate. In più si fa molto male perché i tessuti che legano le articolazioni sono infiammati e causano molto dolore.
I gatti generalmente hanno un rapporto molto distaccato con il dolore. Quando sono giovani non è raro vederli proseguire tranquillamente con le loro faccende nonostante si siano fatti male, talvolta anche dopo dei traumi. Ma nel caso di un dolore cronico come quello da artrosi è tutto molto diverso, il micio è vecchietto e ha un fisico di per sé debilitato e in più il fastidio e il dolore non passano praticamente mai.
Ecco perché queste patologie, sebbene non si possano curare, possono essere trattate con terapie di supporto che rendano la vita del micio un tantino più semplice. Il veterinario può prescrivere degli analgesici e degli antinfiammatori per agevolare i movimenti di Micio, oppure trattamenti fisioterapici adatti alle sue specifiche condizioni di salute. In più per i gatti anziani che camminano lentamente e soffrono di dolori cronici sono consigliati alimenti e integratori complementari ricchi di calcio e altri nutrienti che fanno bene a ossa e articolazioni.
Gatto anziano non si regge sulle zampe posteriori
Uno dei comportamenti comuni a molti gatti anziani è il fatto di non reggersi bene sulle zampe posteriori. Significa in sostanza che il gatto anziano non solo cammina lentamente, ma non riesce a stare in posizione eretta e talvolta trascina le zampe come se non avesse forza. Anche questa può essere una conseguenza dell’artrosi e di altre patologie degenerative delle ossa e delle articolazioni.
Tutto ciò fa sì che Micio non riesca più a fare anche le cose più semplici, specialmente quelle legate alla sua routine giornaliera. Un gatto anziano che cammina lentamente e ha le zampe posteriori molto deboli avrà difficoltà anche solo ad entrare nella sua lettiera per fare cacca e pipì. Ecco perché spesso i mici vecchietti fanno i bisognini sul pavimento. Non è un capriccio, ma proprio una difficoltà fisica non solo nel raggiungere la lettiera ma anche nell’entrarci dentro. In questi casi sarebbe meglio mettere un supporto, come una piccola pedana, che consenta a Micio di fare i propri bisogni tranquillamente. Scegliendo, ovviamente, una lettiera aperta e non troppo alta che non abbia difficoltà a raggiungere anche senza il nostro aiuto.
Infarto spinale, un problema molto grave
Portare il micio dal veterinario per risalire alle cause dei suoi problemi di movimento è fondamentale, specialmente considerando che non sempre sono determinati da malattie dell’apparato muscolo-scheletrico. Quando un gatto anziano cammina lentamente e non si regge sulle zampe posteriori potrebbe trattarsi di embolia fibrocartilaginea nel gatto. Una possibilità piuttosto rara, ma è comunque giusto conoscerla per capire di che si tratta e come possiamo affrontarla.
Nella gran parte dei (rari) casi questo problema, noto anche come infarto spinale, si verifica improvvisamente nei gatti che hanno subito un trauma o in seguito a esercizio fisico intenso. Il gatto passa dal movimento a un improvviso blocco, prova inizialmente un forte dolore e miagola, ma poi nel giro di qualche tempo questo sparisce. Purtroppo, però, resta con le zampe posteriori praticamente bloccate. In parole povere si è formato un embolo che ha ostruito un’arteria o una vena, bloccando il normale flusso sanguigno nella colonna vertebrale.
Se il gatto anziano non solo cammina lentamente ma non riesce a reggersi improvvisamente sulle zampe posteriori, corriamo immediatamente dal veterinario. Il problema può essere di varia natura e occorrono le conoscenze di un esperto per risalire alle cause e procedere con il trattamento adeguato.