Perché il gatto anziano barcolla, tutto quello che c’è da sapere
Il gatto anziano che barcolla, purtroppo, è comune. Ci sono delle cause che sono legate all'età avanzata. Ecco quali sono e come intervenire se necessario
Sapere interpretare il linguaggio del gatto, anche e soprattutto quello non verbale è indispensabile per capire se e quando ha bisogno del nostro aiuto, di assistenza. Ecco perché, soprattutto se si è alla prima esperienza, è bene chiedere dei consigli al veterinario di fiducia o avvalersi della competenza di un etologo esperto in comportamento felino.
È normale che il comportamento del nostro amico a quattro zampe cambi anche radicalmente nel corso della sua vita, e ciò si avverte soprattutto in età avanzata. Ci sono delle patologie o dei malesseri che si verificano più facilmente in quella che potremmo definire la terza età di Miao.
L’andamento barcollante (conosciuto anche con il termine atassia, più generalmente intesa come mancanza di coordinazione del movimento) è appunto una delle caratteristiche più comuni osservabili, insieme ad altri disturbi, nei felini ormai in là con gli anni. Vediamo insieme allora perché un gatto anziano barcolla, quando dobbiamo intervenire e come per evitare che possa star male o subire conseguenze anche irreversibili.
Indice
Il gatto anziano non si regge sulle zampe posteriori
Gatto anziano barcolla per l’otite
Cosa fare se il gatto anziano barcolla
Gatto barcolla e cade
Il gatto anziano che barcolla, purtroppo deve fare i conti con l’età che avanza. Il suo stile di vita, per tale ragione, ne viene compromesso e sono tante le cose a cui il nostro amato amico a quattro zampe deve rinunciare. Accompagnarlo in questa fase di cambiamento è importante, sia dal punto di vista pratico che psicologico.
Non è necessario che elimini del tutto le passeggiate e l’esercizio fisico, ma è bene tenere conto dei problemi di salute con cui deve fare i conti tutti i giorni e che lo buttano giù non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Cerchiamo di programmare degli eventi divertenti e rilassanti, senza mettere a repentaglio la sua incolumità e il suo equilibrio psichico.
Il gatto anziano non si regge sulle zampe posteriori
Fra le cause principali, le lesioni al sistema nervoso possono essere la causa di un amico a quattro zampe che inizia ad avere problemi di equilibrio. Disfunzioni genetiche, malformazioni, infezioni, intossicazioni, traumi, tumori, malattie metaboliche (come l’insufficienza renale cronica, il diabete mellito e l’epatite) tra gli altri. I sintomi possono essere molti. In genere, però, le prime cose su cui ci si concentra sono:
- L’atassia;
- La sindrome vestibolare nel gatto;
- Una disfunzione cognitiva.
La nostra piccola palla di pelo appare disorientata, non riconosce i comandi che ha sempre riconosciuto, perde le abitudini di tutti i giorni, dorme diversamente e non sempre riesce a riconoscere coloro i quali fino a poco tempo prima considerava famiglia.
Toxoplasmosi, FIP e altri problemi neurologici
Sono parecchi i disturbi neurologici, come la peritonite infettiva, che possono portare un gatto anche anziano a barcollare e avere problemi generici di equilibrio. Altri sintomi della FIP consistono in problemi respiratori, perdita di peso, letargia e pancia gonfia, segno della presenza di liquido in eccesso nell’addome; vomito, diarrea e ittero indicano che anche reni e fegato sono stati colpiti.
La toxoplasmosi porta invece, oltre a convulsioni, spasmi e dolori muscolari, anche febbre, artrite e problemi agli occhi. Si tratta di disturbi che non devono mai essere presi sottogamba. Se abbiamo qualsiasi dubbio o incertezza, consultiamo il veterinario di fiducia.
Ictus felino
Se il vostro gatto si comporta in modo diverso dal solito, non rispondendo al vostro richiamo, barcollando quando cammina, inclinando la testa in una strana angolazione o perdendo conoscenza da un momento all’altro, ciò potrebbe essere causato da un ictus. I gatti anziani sono naturalmente più esposti a questo rischio, e nonostante la ripresa da un ictus sia più rapida rispetto agli esseri umani non è mai totale.
Gatto anziano barcolla per l’otite
Come per gli esseri umani, anche per i gatti l’equilibrio è regolato principalmente dall’udito, e le infezioni all’orecchio possono influenzarlo notevolmente. Questa patologia può essere generata dalla presenza di un corpo estraneo nelle orecchie o dall’accumulo di acari al loro interno, nonché favorita da un abbassamento delle difese immunitarie purtroppo più frequente in un gatto anziano. I sintomi possono essere improvvisi e isolati o comparire gradualmente e in serie. Quelli più frequenti sono:
- Irritazione o infiammazione dell’orecchio o del condotto uditivo;
- Strofinamento frequente della testa e del viso, con possibile prurito alle orecchie (a volte molto forte);
- Testa scossa frequentemente e mantenuta in posizione inclinata;
- Orecchie maleodoranti;
- Tappi di cerume o cerume in eccesso;
- Ulcere o cicatrici;
- Perdita del pelo dentro e attorno alle orecchie;
- Ispessimento del padiglione uditivo;
- Sordità parziale o totale;
- Algie nella zona;
- Perdita di equilibrio;
- Camminata circolare;
- Depressione e irritabilità.
Il veterinario fa la diagnosi con un otoscopio, prende un campione di essudato auricolare per l’osservazione al microscopio, o di colture batteriche o fungine se necessario. Possono essere richiesti altri test come biopsie, raggi X, tomografie, studi neurologici, test ormonali e allergologici. È importante conoscere anche l’anamnesi del felino per mettere insieme tutti i tasselli e trovare la cura migliore per la risoluzione del problema.
Il rimedio iniziale di solito è la pulizia dell’orecchio e la somministrazione di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione. Questo è accompagnato da un antibiotico, da un antimicotico o da una sostanza insetticida innocua per il gatto. Se il condotto uditivo è completamente ostruito dall’infiammazione e dalla crescita dei tessuti, la chirurgia è spesso l’unica strada da percorrere. In caso di allergie o problemi ormonali, è necessario seguire un trattamento mirato.
Se siamo di fronte a un’otite esterna la prognosi è molto positiva; se invece è stato compromesso l’orecchio medio o quello interno, la prognosi è riservata e il cane può arrivare alla sordità. Questa causa è fra le più semplici da neutralizzare, il gatto che barcolla per tale ragione quindi può presto tornare alla sua vita di sempre. L’importante è non trascurare il problema e non farlo peggiorare.
Altre cause
Un gatto che barcolla potrebbe avere una disfunzione cognitiva. Si tratta di un disturbo degenerativo riscontrabile in alcuni gatti anziani, che può causare disorientamento e uno stato confusionale sufficiente a impedire loro di camminare in modo corretto. Altri sintomi consistono in aggressività, disturbi del sonno, eliminazioni inappropriate e vocalizzazioni eccessive.
Un gatto che non assume sufficienti sostanze nutritive non avrà la forza di muoversi normalmente. Assicuratevi che segua una dieta alimentare consona alla sua età, alla sua taglia e al suo stato di salute. Stabiliamola insieme al veterinario di fiducia e al nutrizionista in base all’età, allo stile di vita e allo stato di salute.
L’insufficienza renale nel gatto porta non solo a barcollare ma anche a perdere l’appetito e di conseguenza a dimagrire parecchio, per cui viene a mancargli la forza per camminare e muoversi liberamente. Si tratta di conseguenze che vanno a compromettere il quadro complessivo.
Il diabete mellito
Il diabete mellito nel gatto che barcolla è una causa più rara, ma che non va esclusa del tutto; è più comune nei gatti obesi, sovrappeso o, appunto, anziani. Possono essere eventuali crisi ipoglicemiche a causare nel micio momentanei problemi di coordinazione del movimento. I sintomi più frequenti, a cui prestare molta attenzione, sono soprattutto:
- Tendenza a urinare più del solito;
- Maggiore appetito, perché l’organismo non riesce a utilizzare l’apporto energetico fornito dal cibo;
- Perdita di peso;
- Tendenza a bere molto;
- Pelo opaco e secco, a volte con forfora nel gatto;
- Difficoltà durante la minzione, con possibile sangue nell’urina;
- Aumento delle dimensioni del fegato;
- Piede diabetico: ridotta mobilità delle zampe, causata da una neuropatia periferica
- Cataratte e anomalie retiniche, che a lungo andare possono portare alla cecità.
Allo stadio più avanzato di diabete, se non trattato, Miao rischia la chetoacidosi, che si manifesta con depressione, vomito, diarrea, inappetenza, disidratazione, collasso e coma.
Cosa fare se il gatto anziano barcolla
Per quanto sia purtroppo prevedibile ritrovarsi a osservare questo fenomeno di barcollamento se il vostro gatto raggiunge una certa età e diventa quindi anziano, è sempre importante contattare subito il veterinario per accertarvi delle cause e agire immediatamente sul disturbo risolvendolo, rallentandone la progressione o, nei casi più gravi, alleviarne i sintomi.
Un gatto che ormai ha diversi anni sulle spalle deve concedersi un’attività fisica breve e lenta: questo accorgimento, infatti, gli permetterà di non rinunciare al movimento e di salvaguardare la salute. L’alimentazione è un altro aspetto da non sottovalutare, anche in termini di movimento.
Siamo quello che mangiamo, e un pet di una certa età non può seguire la stessa dieta di un cucciolo o di un esemplare adulto. Prima di qualsiasi cambiamento, chiediamo il permesso del nutrizionista. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere cos’è alimentazione naturale del gatto.
Accessori a misura di vecchietto
Per favorire la mobilità del nostro gatto anziano che barcolla, senza rinunciare alla sicurezza, potrebbe essere necessario apportare qualche modifica a casa. Nei negozi specializzati troviamo rampe e scalette pensate ad hoc per permettergli di salire sul divano senza stancarsi troppo.
Ci sono pure delle soluzioni fai da te: possiamo aiutare il nostro amico a quattro zampe ad alzarsi lasciando che il suo addome scivoli su un vecchio asciugamano. Lo sgraveremo della maggior parte del suo peso mentre cerca di mettersi in piedi.
A proposito di peso, infine, ricordiamoci che l’obesità, oltre a provocare patologie anche molto gravi, non è certo una condizione che favorisce gli spostamenti in libertà. Dobbiamo prevenirla o, se è troppo tardi curarla.
Un ambiente a prova di gatto che barcolla
Bisogna evitare incidenti gravi, che lo facciano star male e che necessitino di visite d’urgenza dal veterinario.
Se abbiamo un appartamento su due piani, facciamolo vivere solo sul più basso. Spostiamo cibo, acqua e tutto quello di cui ha bisogno dove può arrivare facilmente. Se il gatto è affetto da una disabilità che gli impedisce di muoversi agilmente e di uscire in giardino, cerchiamo di garantirgli tutti i comfort all’interno e di non peggiorare ulteriormente la qualità della sua vita.
Esistono dei trattamenti per migliorare la circolazione e a stimolare i muscoli da un professionista esperto: Miao ce ne sarà grato. Facciamo sempre in modo che sia in una posizione che gli consenta di avere la visuale migliore e che gli permetta di sapere sempre dove si trovano le persone a cui tiene e che gli trasmettono sicurezza.
Infine, controlliamo periodicamente la temperatura corporea e assicuriamoci che non raggiunga livelli preoccupanti. A seconda della stagione, poi, forniamolo di coperte calde oppure ombra e aria fresca.
In merito all’alimentazione, può tornare utile saperne di più su quante volte può mangiare un gatto in avanti con l’età. Fondamentali sono gli acidi grassi Omega-3 e gli antiossidanti. Non dimentichiamoci poi l’amore, l’ingrediente principale.
LEGGI ANCHE: Come funziona il sistema nervoso del gatto?