Gatto adulto con vermi bianchi nelle feci: ecco cosa fare
Se tra i residui nella lettiera del vostro gatto trovate dei vermi bianchi si tratta di parassiti da non sottovalutare. Ecco cosa sapere.
Un gatto adulto nelle cui feci vengono ritrovati dei vermi bianchi è stato purtroppo preso di mira da dei parassiti che si annidano nel suo corpo. Va da sé che il nostro compito è quello di fare in modo che riesca a eliminarli prima che possano compiere dei danni irreparabili al suo organismo e attacchino altri animali domestici presenti in casa. In questo articolo parleremo in modo approfondito di questi parassiti e vi daremo qualche suggerimento su come comportarvi per debellarli una volta per tutte.
Parte integrante del nostro ruolo, quando viviamo insieme a un gatto, è controllare periodicamente il suo stato di salute. E ciò non deve avvenire solo in modo diretto, servendoci del nostro semplice intuito e di regolari visite dal veterinario, ma anche in modo indiretto, ispezionando i luoghi che il micio frequenta più abitualmente e gli oggetti con cui interagisce di più.
A molte persone che si prendono cura di un gatto potrà sembrare un compito ingrato, ma oltre a pulire la lettiera del nostro amico a quattro zampe nel modo migliore possibile (anche perché lui si accorgerebbe subito se non abbiamo fatto un buon lavoro e non gradirebbe affatto) deve essere nostro compito anche osservarne attentamente il contenuto e verificare che tutto sia nella norma.
Ci riferiamo non solo alla frequenza con cui Miao tende a espletare i suoi bisogni nell’arco della giornata, ma anche all’aspetto, colore e consistenza delle sue feci nonché della eventuale presenza di parassiti. Il micio non è ovviamente dotato di parola e non può avvertirci di un suo disagio finché le cose non si mettono davvero male: dobbiamo quindi sfruttare ogni indicazione utile per fare il punto della situazione.
La tenia nel gatto
La tenia o Dipylidium è un parassita appartenente alla classe dei Cestodi. Si presenta come un lungo verme bianco di forma piatta, dotato di una bocca a uncino che funziona come una sorta di ancora per restare attaccato alle pareti interne dell’intestino tenue del gatto.
Questo verme si nutre degli alimenti di cui l’animale si ciba e può crescere anche molto in lunghezza; man mano che cresce, il suo corpo comincerà a perdere dei segmenti che gli scienziati chiamano proglottidi. Essi sono delle dimensioni di un chicco di riso e vengono espulsi con le feci, venendo spesso scambiati a loro volta per dei piccoli vermi.
Ci sono molti modi in cui un gatto può essere attaccato da questo tipo di parassita, il più comune dei quali è tramite l’ingestione di pulci che a loro volta sono infestate da larve di tenia. Se il vostro gatto, nel leccarsi il pelo per pulirlo, ingerisce accidentalmente una pulce infetta, la larva passerà nel suo intestino e crescerà fino a diventare un verme adulto. Un altro modo in cui i gatti, specialmente se sono outdoor, possono contrarre la tenia è cibandosi di piccoli animali come topi o scoiattoli già infetti.
La tenia è sicuramente un parassita fastidioso per il gatto e gli procurerà non poco disagio oltre a un vistoso dimagrimento, e in qualche caso anche diarrea; nei casi più avanzati il gatto potrebbe anche vomitarlo se riesce a passare dall’intestino allo stomaco. Molti veterinari concordano nel considerarla un parassita minore, poiché tende a non causare danni irreparabili all’organismo dell’animale. Ovviamente si tratta pur sempre di un ospite indesiderato che sottrae al nostro micio le sostanze nutritive che assume col cibo, e va quindi eliminato al più presto.
Ascaridi nel gatto
Gli ascaridi o vermi tondi sono tra i parassiti più comuni per il gatto, al punto che quasi tutti gli esemplari ne vengono colpiti almeno una volta nella vita e nel 50% dei casi ciò avviene quando sono ancora cuccioli; negli adulti non provocano effetti terribilmente gravi ma sui gattini possono compromettere seriamente l’organismo, fino a causare la morte. Gli ascaridi appartengono alla classe dei Nematodi e si presentano sotto forma di vermi bianchi simili a spaghetti, che possono raggiungere una lunghezza di 8-15 cm.
Esistono due varietà di vermi tondi che colpiscono un gatto: Toxocara cati è la forma più comune, che si diffonde e agisce solo tra felini; vi è poi la Toxascaris leonina che colpisce sia cani che gatti, diffondendosi anche da uno all’altro. Anche l’uomo può venire colpito, ma non tramite contatto diretto con un gatto infetto.
Il modo più comune con il quale un gatto può contrarre questi parassiti è da cucciolo, tramite la mamma: se quest’ultima è infetta, il latte con cui nutre il suo piccolo contiene questi parassiti. Alcuni veterinari sostengono che ciò avverrà anche se la madre è stata sottoposta a un trattamento di sverminazione, poiché la gestazione riattiva i parassiti presenti in stato latente nelle sue ghiandole mammarie, che vengono poi direttamente trasmessi al cucciolo.
Per quanto riguarda un gatto adulto, invece, la principale forma di trasmissione consiste nell’ingestione di uova di vermi tondi presenti nelle feci di un cane o gatto infetto, o consumando carne infetta di un animale selvatico. Per questa ragione anche in questo caso sono i gatti outdoor ad essere maggiormente a rischio.
Tra i sintomi che si accompagnano alla presenza di vermi nelle feci ci sono diarrea, perdita di peso, letargia, cattive condizioni del pelo e a volte vomito. Il gatto avrà spesso la pancia gonfia, soprattutto se l’infestazione è a uno stadio avanzato.
Come comportarsi
Se nelle feci del vostro gatto notate tracce dei parassiti che abbiamo appena descritto, non esitate a portare il micio dal veterinario per un controllo approfondito. Solitamente, e soprattutto nel caso della tenia, potrebbero esserci dei residui anche intorno alla zona dell’ano dell’animale; potrebbe comunque essere una buona idea portare al medico un campione di feci infette in modo che possa analizzarle e giungere più facilmente a una diagnosi esatta.
Per quanto riguarda il trattamento per debellare i vermi, esistono delle terapie farmaceutiche efficaci a riguardo, ma anche dei rimedi naturali per chi le dovesse preferire. Poiché ogni soluzione è studiata appositamente per lo specifico parassita che sta aggredendo il vostro micio, evitate accuratamente il fai da te e consultate il veterinario in ogni fase di questo percorso.