Gatto adulto, pipì in casa: come educarlo alla lettiera e limitare i danni
Gatto adulto, pipì in casa. Come possiamo educare il nostro micio a fare la pipì nella lettiera? Scopriamolo insieme in questa breve guida che vi proponiamo.
Gatto adulto pipì in casa. Perché lo fa? Non è abituato alla lettiera o vi è un altro motivo? È una fase passeggera oppure durerà per sempre? Sono domande che ognuno di noi si porrebbe in questo caso. Ascoltare le esperienze altrui potrebbe essere utile, ma non risolutivo. Ogni gattino è un caso a sé e si comporta in un determinato modo per svariati motivi. In alcuni casi possiamo aiutare il nostro felino, in altri potrebbe essere necessario l’intervento di un esperto. Vediamo insieme cosa potrebbe spingere il nostro gatto adulto a fare la pipì in giro per casa e non all’interno della lettiera. Vediamo, soprattutto, se e come è possibile educarlo ad utilizzare la lettiera.
Gatto adulto e pipì in casa. Perché lo fa?
I motivi per cui un gatto adulto fa la pipì in casa, senza considerare la lettiera, possono essere svariati. Prima di capire quale possa essere, bisogna considerare il passato e/o le abitudini del nostro felino. In che senso? Dobbiamo fare una distinzione molto importante: il gatto adulto ha iniziato a fare pipì in giro per casa adesso oppure è sempre stato così? Il piccolo felino è sempre stato con noi o è arrivato a casa da poco? Se così fosse, proveniva da un altro appartamento o dalla strada?
Per trovare la soluzione al problema, bisogna identificarne la causa. Così prima di capire cosa fare, dobbiamo capire perché il nostro gatto rifiuta la lettiera. Se Micio proviene dalla strada, la risposta potrebbe essere più facile del previsto. Semplicemente, il felino, potrebbe non aver mai visto una lettiera. Così, avrà bisogno di capire.
Se Micio, invece, proviene da un’altra famiglia, la domanda che dobbiamo porci è diversa. È possibile che nessuno lo abbia educato a riguardo? Oppure, è possibile che il gatto abbia subito qualche trauma?
Purtroppo, il nostro amico a quattro zampe, non sarà in grado di risponderci a parole. Dobbiamo provare a capire cosa lo spinge a rifiutare la lettiera. Tuttavia, non è mai troppo tardi per imparare o per superare le proprie paure.
Col tempo e con tanta pazienza, molto probabilmente, il nostro gattino imparerà.
Infine, anche se più raramente, potrebbe capitare che il nostro gatto prima usasse la lettiera e che di colpo smetta. Cosa può essere successo? Anche in questo caso non sarà semplice avere una risposta. Potrebbe essere successa qualcosa che non sappiamo che lo ha impressionato o impaurito.
Se così fosse, perché non proviamo a cambiare lettiera, disposizione e luogo? È pur sempre un tentativo, ma potrebbe funzionare. Non resta che provare.
Gatto adulto e pipì in casa. Cosa possiamo fare?
L’unico modo per limitare i danni in caso di gatto adulto che fa la pipì in casa, è abituarlo all’uso della lettiera. Ma come si fa? Con un po’ di pazienza, è possibile! Prima di tutto dobbiamo procurarcene una. La raccomandazione è quella di prenderne una abbastanza grande in cui il micio può muoversi liberamente. Subito dopo, dobbiamo far conoscere questo oggetto al nostro peloso.
È quindi il caso di portarlo al suo interno e lasciargliela studiare. Pian piano, piuttosto che portarlo lì dentro, potremmo guidarlo per andarci da solo. In che modo? Utilizziamo degli snack! Il nostro gattino, pur di ottenerlo, si recherà verso dove lo guidiamo.
Ripetiamo questa azione più e più volte, fino a quando il micio non andrà verso la lettiera spontaneamente. Una volta raggiunto questo obiettivo, è il momento di insegnare al gattino come scavare la sabbia.
A onore del vero, molti felini lo fanno in maniera automatica. Ma è sempre bene assicurarci che lo facciano. Così, delicatamente, possiamo prendere le sue zampette e mimare il gesto. Pian piano il nostro gattino dovrebbe imparare. Se non lo fa, possiamo insistere ancora un po’. Bisogna solo aspettare un po’ di tempo.
Una volta presa confidenza con questo oggetto, con molte probabilità, il micio imparerà automaticamente a fare la pipì lì dentro. Se dovessimo notare dei rifiuti o dei problemi particolari, forse è il caso di contattare un esperto. Il nostro micio potrebbe rifiutare la lettiera per qualche motivo che non conosciamo.
Utilizza sempre un approccio positivo, mai rimproveri e punizioni
Nel processo di apprendimento ed educazione, questo dettaglio non va mai trascurato. Tendiamo sempre a ricordare che i gatti non parlano la nostra lingua. Non capendo la nostra lingua, certamente, non capiranno neanche il nostro rimprovero.
O meglio, capiranno che siamo molto arrabbiati con loro. Il problema è che non sapranno mai il motivo. Così, il nostro rimprovero sarà vano. Servirà solo a spaventare il nostro felino, senza che alla fine possa imparare davvero qualcosa.
La stessa e identica cosa vale per le punizioni. Punire il nostro gatto, nella totalità dei casi, non risulterà istruttivo. Così come per i rimproveri, le punizioni non hanno degli effetti positivi. Quello che invece tutti gli educatori e gli esperti consigliano, è un approccio all’apprendimento positivo. In cosa consiste esattamente?
Un approccio positivo, piuttosto che a punire un errore, mira a premiare un’azione corretta. È quindi il caso di incentivare il nostro gattino a stare sulla lettiera e a premiarlo non appena fa quello che consideriamo giusto.
Così, il gattino, capirà che tutte le volte che ripete quell’azione, riceverà una ricompensa. Così, sfruttando la golosità dei nostri amici a quattro zampe, possiamo trovare un ottimo metodo per insegnargli qualcosa. È bene però continuare su questa linea d’onda. Se si cambia approccio troppe volte, c’è il rischio di confondere davvero il nostro piccolo gattino che, non saprà più cosa fare e potrebbe stressarsi troppo.
Tutto quello che ci serve è un po’ di pazienza e molta perseveranza. Soltanto così possiamo spronare il nostro piccolo felino ad apprendere. In poco tempo potremmo notare dei risultati davvero strabilianti e inaspettati!
Ogni gatto è un caso a sé. Non dimentichiamolo mai.
Solitamente, se il nostro piccolo felino presenta un problema, tendiamo a chiedere consiglio ad altri padroncini. Alcuni potrebbero non avere la risposta che cerchiamo. Altri, invece, potrebbero dirci di aver vissuto la stessa situazione col proprio gattino. Così, tendiamo a fare più domande possibili per capire come abbia risolto determinati problemi.
Potrebbe sembrare un meccanismo perfetto. Potremmo tornare a casa soddisfatti, convinti di sapere cosa fare. In realtà, purtroppo, non è affatto così. Quello che spesso ignoriamo o trascuriamo è un dettaglio fondamentale: ogni gattino è un caso a sé.
Questo fa sì che si comporti in un modo per un motivo diverso rispetto ad un altro gatto che assume lo stesso atteggiamento. Se quindi il gatto adulto del nostro amico fa pipì in giro per casa per un motivo, il nostro potrebbe farlo per un altro.
Così, ogni possibile soluzione suggerita dal nostro amico, potrebbe essere davvero inutile. In alcuni casi, seppur rari, potremmo rischiare di stressare ancora di più il nostro micio.
Il consiglio è quindi quello di prestare molta attenzione all’atteggiamento del nostro gatto. Soltanto osservandolo con attenzione possiamo capire se qualcosa non va e se possiamo trovare una soluzione.
Inoltre, se ci dovessimo rendere conto che forse il problema risiede solo in un difetto nell’educazione, potremmo contattare un esperto.
Soltanto lui sarà in grado di darci delle dritte e di stabilire se è il caso che lui intervenga. Le soluzioni fai da te, a volte, possono procurare soltanto danno aggiuntivo.