Gatto adulto con cucciolo di cane: la convivenza è possibile oppure no?
Il rapporto che un gatto adulto può instaurare con un cucciolo di cane può essere sorprendente e regalare tante emozioni, basta sapere come incentivarlo
Un gatto adulto con un cucciolo di cane può andare perfettamente d’accordo, sul web possiamo passare le ore a imparare dagli amici a quattro zampe cosa significhi provare amore e dedizione incondizionati.
L’ostacolo principale che bisogna superare è la propensione dei felini, soprattutto se già grandi, alla territorialità; a voler proteggere quella che considerano casa (con tanto di membri della famiglia) da possibili minacce o presunte tali. Cerchiamo di scoprire assieme come si può agire per favorire una relazione che, se comincia, non temerà nessuna difficoltà.
Uno sguardo di insieme
Non è affatto detto che Miao e Fido debbano essere acerrimi nemici. Un gatto adulto con un cucciolo di cane può imparare a giocarci e a condividere una vita insieme. Quello che bisogna tenere bene a mente è che non si tratta di un processo privo di difficoltà. Devono conquistarsi a vicenda e il nostro ruolo può essere determinante.
In breve, si tratta di creare la giusta combinazione tra tempistiche e spazi. Tra due esemplari di specie diverse e con una considerevole differenza di età, più che in altri casi, possono nascere gelosie e complicazioni relazionali anche di una certa entità. Inoltre, un fattore determinante è rappresentato dalla razza: ci sono cani e gatti più o meno inclini, si tratta di dna e di indole.
Come aiutare i nostri amici a quattro zampe
Anche se il percorso può sembrare tutto in salita, non ci scoraggiamo. Esistono dei rimedi che possono facilitare la convivenza tra due animali apparentemente così diversi, ma poi nemmeno così tanto.
Se le presentazioni avvengono nei tempi e nei modi giusti, far sbocciare l’affetto è più semplice del previsto. Seguiamo dei semplici consigli e, se non bastano, affidiamoci alla professionalità di un etologo esperto.
Non è poi così impossibile
Il gatto adulto con il cucciolo di cane può convivere. La maggior parte dei proprietari di animali domestici, infatti, testimoniano una vita del tutto normale in compagnia dei loro amici a quattro zampe.
Non solo c’è rispetto, ma anche una dolcissima dose di amore e di ricerca reciproca per condividere quanti più momenti della giornata possibili. Questo accade in special modo quando i due quadrupedi si conoscono sin da cuccioli e interpretano la rispettiva presenza come una situazione assolutamente abituale.
Le difficoltà di un felino adulto
Una condizione limite, in cui dei consigli extra sono più che bene accetti, si verifica quando Miao è già adulto e con delle abitudini ben consolidate. In questo caso, il nostro amico a quattro zampe si mostrerà particolarmente ancorato ai propri spazi, alle proprie cose e qualsiasi new entry verrà – quantomeno inizialmente – trattata come un invasore di campo.
Può risentire talmente tanto della intrusione del nuovo amico a quattro zampe da avere delle ripercussioni in termini di benessere psicofisico. Oltre a comportamenti riconducibili all’ansia, Miao può contrarre anche la cosiddetta cistite da stress e altre complicazioni.
Se notiamo degli atteggiamenti fuori dalla nostra routine e il nostro amato felino arriva a un punto limite in cui manifesta una serie di disagi, significa che la convivenza non procede serenamente ed è meglio prendere delle contromisure per garantire il benessere di tutti gli attori in gioco.
Possibili cause
Per poter trovare la soluzione più congeniale alla risoluzione del problema, dobbiamo capire la ragione per cui il gatto adulto con il cucciolo di cane non riesca a instaurare una convivenza pacifica. La risposta principale risiede nella parte selvatica e atavica che il micio ha nel proprio dna.
I felini, infatti, sono dei predatori, non a caso devono seguire una dieta prevalentemente a base di proteine animali. Questa loro indole fa sì che il territorio e la sua protezione diventino prioritari.
Da un lato c’è Fido che, già dai primi mesi di vita, è abituato a vivere in branco e a socializzare con i propri simili spazi; condividere tempi, riti e momenti legati alla nutrizione e al riposo.
Dall’altro c’è Miao che, soprattutto quando è adulto, è più incline auna vita solitaria. Siamo di fronte, infatti, a un animale tendenzialmente indipendente. Al massimo,con le dovute eccezioni, può vivere in colonie che, differentemente dal branco, nascono quando più felini si riuniscono intorno alla stessa fonte di cibo, senza tuttavia condividerla.
Punti in comune tra cane e gatto
Non facciamoci prendere dallo sconforto, un gatto adulto con un cucciolo di cane non solo può mettere in piedi una convivenza all’insegna del rispetto, ma anche un rapporto basato su un sincero affetto. Questo è possibile perché, nonostante le apparenze e quello appena detto, queste due specie hanno dei punti in comune.
Per risolvere una situazione al primo sguardo senza via di uscita è fondamentale il nostro intervento. Noi siamo gli unici di cui (si spera) Miao si fidi e ad avere una certa autorevolezza. Niente punizioni o castighi però: oltre a essere assolutamente inutili, non fanno altro che inasprire i rapporti.
Qualunque proprietario riesca a farsi riconoscere come il capobranco, infatti, avrà il rispetto tanto del cane cucciolo quanto del gatto adulto. Mentre il primo ci vedrà come i soli in condizioni di prendere una decisione adeguata perché la vita possa procedere normalmente in un ambiente comune, egualmente il secondo comincerà ad accettare la presenza del nuovo arrivato: lo classificherà come membro della colonia, a patto che non invada gli spazi e non pretenda un cambiamento radicale di abitudini.
Consigli pratici
Il gatto adulto e il cucciolo di cane possono intraprendere una convivenza più che serena se noi li aiutiamo ad accettarsi a vicenda. Vediamo insieme cosa è in nostro potere in questa ottica, per molti amanti degli animali inedita.
Intanto è bene precisare che non si parla di dogmi, ma di consigli; e che ogni situazione è a sé stante. Per qualsiasi dubbio o incertezza è altamente consigliato affidarsi a professionisti del settore, meglio se etologi esperti. In questo modo eviteremo ulteriori episodi che possono provocare stress o ansia nei nostri amici a quattro zampe.
Innanzitutto, durante le prime settimane, è opportuno che ognuno abbia i propri spazi separati (o almeno ‘separabili’). Ciascuno, quindi, dovrà avere le proprie ciotole per acqua e cibo, la propria cuccia e la lettiera di Miao dovrà essere posta in un punto inaccessibile per Fido: una invasione di campo del genere sarebbe davvero complessa da accettare e superare senza ulteriori difficoltà.
Inoltre, è meglio insegnare al cucciolo come non irrompere nella vita del felino: è sacra e solo lui può decidere chi ne può fare parte e chi no. Non è raro che succeda che, spinto dalla voglia irrefrenabile di condividere un momento di gioco, Fido mordicchi Miao. Questo gesto, apparentemente innocuo, potrebbe infastidire ancor di più il gatto, che si mostrerebbe sempre meno propenso a un avvicinamento e ad avere dei rapporti pacifici con l’altro coinquilino quadrupede.
Per concludere, interveniamo ma con discrezione. Non è una buona idea costringere il nostro amico a quattro zampe adulto a interagire immediatamente con il cucciolo. È meglio lasciargli i propri spazi e far sì che sia lui a stabilire i tempi, assecondando i propri ritmi e la propria indole. Per fare un esempio, se Miao soffia a Fido vuol dire che non è ancora pronto a iniziare una conoscenza: temiamoli ancora qualche giorno separati. A tal proposito ecco cosa succede e come intervenire se il gatto adulto soffia al cucciolo.