Gatto abbandonato con un messaggio terribile: “È stupido”
Gatto abbandonato perché considerato "stupido" con un messaggio che ha lasciato tutti senza parole
Un povero gatto è stato abbandonato in una scatola con un messaggio terribile, che ha lasciato tutti senza parole. Chi lo ha lasciato indietro lo ha definito come “stupido”, per il semplice motivo che non riusciva a fare i suoi bisognini all’interno della lettiera con la sabbiolina. Un testo terrificante che dimostra quanto poca umanità c’è nelle persone che hanno fatto questo.

Lo hanno trovato chiuso dentro la scatola di un ferro da stiro, abbandonato davanti a un rifugio per animali a Rimouski, in Canada. Un giovane gatto soriano, lasciato in strada senza alcuna pietà. Ma a colpire maggiormente i volontari non è stato solo il gesto in sé, quanto il messaggio lasciato accanto all’animale: “Stupido gatto che fa pipì dappertutto tranne che nella lettiera”. Parole dure, scritte a mano, che hanno fatto rabbrividire chi si prende cura ogni giorno di animali in difficoltà. Un segnale chiaro di frustrazione, ma soprattutto di totale assenza di empatia. Il gatto, spaventato ma fortunatamente in buone condizioni, ha trovato subito accoglienza nel rifugio, dove i volontari lo hanno sottoposto alle prime visite.
Attraverso un post pubblicato sui social, il rifugio ha voluto lanciare un messaggio importante. Quando un gatto urina fuori dalla lettiera, non lo fa per dispetto. Spesso si tratta di un sintomo che nasconde qualcosa: può essere stress, un’infezione, un disagio ambientale o anche un disturbo comportamentale. Situazioni che possono essere affrontate, se si chiede aiuto a chi di dovere: veterinari, esperti, educatori. Ora il gatto abbandonato con un messaggio terribile è al sicuro e ha cominciato un percorso di recupero. I volontari si stanno prendendo cura di lui con pazienza e dedizione. Nonostante l’abbandono, ha ancora la possibilità di conoscere l’affetto vero, quello che non giudica ma comprende.

“Un animale non si butta via: si ascolta, si aiuta, si protegge” ha ricordato il rifugio. Perché dietro ogni comportamento difficile, c’è una causa. E la soluzione non sarà mai l’abbandono.