Gatto 8 mesi: quali sono le sue necessità e cosa bisogna dargli
Come far crescere sano e in forma un gatto di 8 mesi.
Conoscere le fasi di crescita di micio è fondamentale per garantirgli una vita di benessere fisico e mentale. A ogni età, infatti, corrispondo esigenze differenti, sia dal punto di vista nutritivo che per altri aspetti. Sapere di cosa ha bisogno un gatto di 8 mesi, infatti, ci fa conoscere le sue necessità e i suoi bisogni.
Quella di tenere conto dell’età del proprio animale domestico è una realtà che ci permette di imparare molto sulla gestione del nostro peloso a quattro zampe, ma soprattutto ci consente di organizzare per lui le migliori accortezze per renderlo un gatto felice e in piena forma.
Come crescono i gatti
Se avete un gatto di 8 mesi, o che li sta per compiere, probabilmente sarete curiosi di sapere come comportarvi e come organizzare le sue nuove abitudini. Tuttavia, prima di approfondire l’ottavo mese di età di micio, è fondamentale conoscere anche le altre fasi di crescita.
Sapevate, ad esempio, che i gatti hanno sei fasi di crescita nell’arco della loro vita? Conoscerle ci consente di sapere quanto crescono i gatti e quanto diventano grandi. Tuttavia, occorre sempre considerare il corredo generico e le influenze esterne sulla crescita.
Le sei fasi di crescita del nostro felino
66 giorni di gravidanza ed ecco che viene alla luce un piccolo micino pronto solo ad essere coccolato. Quando nascono, i nostri animali a quattro zampe, pesano appena 100 grammi, occorrerà aspettare qualche settimana per intravedere in loro la vivacità e la curiosità che contraddistingue questi animali.
La prima fase coincide con la prima settimana di vita, un periodo in cui i gattini sono ancora molto deboli e ciechi e quindi hanno bisogno del latte materno, la sostanza nota come colostro, indispensabile per dare al gatto i nutrienti e gli anticorpi protettivi necessari alla sua crescita.
Nelle seguenti settimane, inizia la seconda fase, quella in cui i gatti sono ancora deboli (per questo trascorrono gran parte delle loro giornate a dormire). Come punto di riferimento per la seconda fase, potete prendere lo spuntare dei primi denti da latte che, a differenza di quelli permanenti, saranno più piccoli e appuntiti.
La terza fase coincide con il compimento del primo mese di età del gatto: i cuccioli hanno acquistato un po’ di peso e un po’ di forza e iniziano a giocare, correre e gironzolare per casa. È anche il momento di introdurre nella loro dieta, sempre in maniera progressiva, gli alimenti solidi.
Arrivati ai due mesi di età, i gatti entrano ufficialmente nella quarta fase. Sono sempre più robusti e forti e la loro alimentazione è fatta esclusivamente di alimenti solidi. Si tratta comunque di un periodo ancora molto delicato durante il quale il fabbisogno energetico e nutrizionale è più elevato rispetto ai gatti adulti.
Dalla quinta fase in poi, superati quindi i sette mesi di vita, il gattino diventa un gatto adulto di 8 mesi. Le femmine sono sessualmente mature e già in grado di procreare mentre i maschi entrano nella fase sessualmente adulta con un mese di ritardo.
Raggiunto il primo anno di vita, i gatti entrano nella sesta e ultima fase, quella che segna uno sviluppo ormai completato. I gatti diventano più calmi e tranquilli: sono degli adulti e il loro carattere è ormai formato.
Finite le fasi di crescita, i gatti non cambiano più. Le trasformazioni successive avverranno verso i 9 anni con l’inevitabilmente invecchiamento, i peli diventeranno un po’ bianchi e ci sarà la comparsa di stanchezza e fatica nei movimenti.
Quanto possono crescere i gatti? E qual è il loro peso massimo
Probabilmente, se avete un gatto di 8 mesi vi starete chiedendo quanto ancora crescerà e a che peso arriverà. Dobbiamo però dirvi che non esiste una risposta generale a questo quesito perché la crescita di un gatto può dipendere da diversi fattori.
Prima di tutto dobbiamo prendere in considerazione i suoi geni e poi anche la sua dieta, sin dai primi mesi di vita. Influiscono nella crescita definitiva anche eventuali patologie congenite o che compaiono durante gli anni di vita del felino.
Vi sarà sicuramente capitato di trovarvi davanti a due gatti della stessa razza ma con dimensioni e strutture fisiche completamente diverse. E questo è normale se consideriamo che le abitudini dei felini cambiano in base alla vita che conducono.
L’esempio più lampante potrebbe essere dato dal Gatto Europeo dal pelo corso, uno dei felini più diffusi del nostro continente che, di media, ha una lunghezza che varia tra gli 80 e i 90 cm. A differenza dell’Europeo, un esemplare adulto di Maine Coon può raggiungere anche 120 cm di lunghezza.
Anche il peso ovviamente varia in base alla razza, ma anche al genere. I maschi del gatto Persiano, ad esempio, possono arrivare fino a 8 kg. Ma anche in questo caso dipende molto dall’alimentazione domestica del nostro animale a quattro zampe.
Gatto 8 mesi: cosa cambia nella sua alimentazione?
Ritorniamo quindi alle fasi di crescita del gatto. Per avere un cucciolo che scoppia di vitalità e di benessere è fondamentale adeguare l’alimentazione alla sua età, ma bisogna prendere in considerazione anche altri fattori come la sedentarietà. Quello che è certo è che, esattamente come accade a noi esseri umani, anche per i gatti, il benessere passa dal cibo.
Ecco perché sapere cosa far mangiare a un gatto di 8 mesi ci aiuta a organizzare la migliore alimentazione per lui. Somministrare una dieta equilibrata e completa dal punto di vista dei nutrienti è fondamentale per farlo crescere forte e sano.
I gattini piccoli si considerano svezzati quando compiono 2 mesi, quando superano quindi la seconda fase e compiono le 8 settimane, per cui fino a quel momento occorre nutrirli esclusivamente con il latte materno che contiene tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno il micio. Se il gatto si lamenta o è molto irrequieto per i morsi della fame, probabilmente ha bisogno di più latte della mamma.
Se il gatto non può essere allattato per cause di forza maggiore, è importante rivolgersi a uno specialista che vi suggerirà un’alimentazione completa per gattini appena nati, con dosi corrette. La soluzione più popolare è quella di dare latte maternizzato o sostituti commerciali disponibili nei negozi di animali.
A partire dalla quarta settimana, come abbiamo anticipato, si può iniziare a introdurre un po’ di cibo solido, ma progressivamente. Anche in questo caso si deve trattare di alimenti destinati a gatti cuccioli. Il consiglio è quello di mettere il cibo in ammollo nell’acqua così da poterlo somministrare al gatto senza il rischio di sovraccaricare il piccolo intestino.
Occorrerebbe continuare così fino alle otto settimane di vita, momento nel quale il gatto si considera completamente svezzato. Per ogni dubbio o chiarimento, il consiglio è quello di rivolgervi ad uno specialista che sarà consigliarvi adeguatamente.
Ricordiamo che i primi mesi di vita del gatto sono fondamentali per la crescita e sviluppo corretti dei gattini. È questo il periodo che inciderà per sempre sul suo benessere, ecco perché in caso di dubbi è meglio consultare un esperto che vi aiuterà a far crescere un animale forte e sano.
E in men che non si dica, ecco che il nostro cucciolo è diventato un adulto. Il primo anno di vita di un gatto, passa per noi davvero troppo velocemente. Vediamo il suo corpo trasformarsi e quella debolezza iniziale diventare forza e vivacità.
Il gatto di 8 mesi è quasi un gatto adulto, tuttavia il suo sviluppo non è ancora completato (anche se manca poco). In questo periodo, non occorre ridurre la quantità giornaliera del cibo di gatti ma la frequenza. Se prima, infatti, somministravate 5 pasti al giorno, ora questi dovranno diventare 3 con razioni comprese tra i 40 e i 60 grammi.
Il percorso di crescita del gatto può essere appuntato su un quaderno che vi aiuterà a tenere traccia dei grandi cambiamenti del vostro felino, ma anche per essere sicuri di dargli i nutrienti giusti per ogni fase di vita.
Le indicazioni date fino a qui sono comunque generali, ogni situazione e ogni animale può differire in base ai geni, alla razza e anche ad eventuali patologie. Per questo il consiglio e la consulenza di un veterinario professionista è sempre la soluzione migliore.
Quanto deve mangiare un gatto adulto?
Ora che sapete come comportarvi di fronte alla crescita di un gatto di 8 mesi, forse vi sarà utile sapere anche quanto deve mangiare un gatto adulto e come cambia la sua alimentazione una volta terminata la sesta fase.
A partire dai 12 mesi, il gatto è ormai un adulto. Come abbiamo ripetuto più vote, la quantità giornaliera di cibo per gatti dipende da alcuni fattori variabili, come peso, attività fisica e personalità felina.
Ovviamente in questo caso prendiamo in considerazione i gatti domestici che, possono mangiare anche più volte al giorno con delle reazioni più piccole. È molto importante lasciare che il gatto abbia sempre a disposizione il cibo, insieme all’acqua ovviamente.
In questo senso, ci aiutano anche le indicazioni delle stesse confezioni di cibo per gatti. Sempre, infatti, sul retro sono indicate le doti esatte da somministrare in base al peso, all’età e all’alimento stesso.
Attenzione anche alla golosità del vostro micio: se lasciare la ciotola sempre piena diventa un’arma a doppio taglio, iniziate a riempirgliela solo due volte al giorno.