Gattino con le zampe storte: possibili cause e come aiutarlo
Adottare significa prendere il pacchetto completo. Un gattino con le zampe storte merita amore e attenzioni come qualsiasi altro amico a quattro zampe
Un gattino con le zampe storte ha delle deformità agli arti angolari: un’espressione che indica una deviazione a livello osseo più o meno grave. Può essere di due tipi: congenita, quindi dalla nascita, o evolutiva (e presentarsi durante la crescita, in genere tra i quattro e gli otto mesi di vita).
Si presenta quando ci sono delle irregolarità delle placche responsabili della crescita delle ossa. In genere sono morbide e non si fondono fino al compimento del primo anno di età. Tutto quello che succede in questo lasso di tempo può comprometterle: una alimentazione errata, dei traumi o altro ancora. Ma cerchiamo di fare chiarezza.
Di cosa si tratta?
Un gattino con le zampe storte è vittima di una crescita fuori norma delle ossa, lo abbiamo appena detto. Di solito quelli maggiormente colpiti sono gli arti anteriori, perché composti da due ossa lunghe; ma possono essere interessati anche quelli posteriori.
Sarà evidente, in questi casi, un’inclinazione verso l’interno o l’esterno rispetto alla linea mediana. C’è quando questa condizione porta a delle complicazioni, dei malesseri e/o alcune disfunzioni; e quando si tratta solo di un fattore estetico.
Sapere individuare il quadro clinico specifico è indispensabile per potere intervenire nel modo più adeguato e alleviare le sofferenze di Miao, se le ha. Altrimenti si opterà per una terapia conservativa, di cui parleremo nel dettaglio più avanti.
I sintomi più frequenti
Le deformità degli arti angolari nei felini sono abbastanza evidenti: le zampe non sono parallele alla linea mediana. Generalmente a essere interessati sono il raggio e l’ulna.
Noteremo qualcosa di anomalo nella posizione che assume il nostro amico a quattro zampe. Facciamo attenzione nel caso di:
- Algie frequenti;
- Ridotta mobilità;
- Zoppia;
- Difficoltà durante la deambulazione, i salti e la corsa;
- Artrite (anche se questo in genere succede agli esemplari anziani).
A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sulle ragioni per cui un gatto zoppica. Se uno o più di questi sintomi rende difficile la vita del nostro Miao, allora è il caso di chiamare il proprio veterinario di fiducia e fissare un appuntamento perché possa fare una visita completa ed eventuali esami diagnostici. Solo in questo modo potrà prescrivere una terapia mirata o consigliare l’intervento chirurcico.
Le principali cause
Anche di questo aspetto abbiamo già accennato, un gattino con le zampe storte lo può esserlo dalla nascita o ammalarsi con l’avanzare dell’età. Le motivazioni possono essere tante, le più frequenti sono di natura genetica oppure traumatica (un investimento, per esempio, capita spesso ai poveri randagi).
Anche una caduta dalla finestra può essere una causa, la leggenda delle sette vite dei gatti non è altro che una bufala: per quanto abbiano un grande equilibrio e siano più elastici di noi, possono farsi male (o peggio).
Le cause congenite, invece, sono ben altra cosa e non si può far nulla per evitarle: dipendono da una malformazione ereditaria oppure un disordine genetico. Vanno indivituate e curate.
La diagnosi
Non è raro che il veterinario decida di consigliarci uno specialista in ortopedia. Quando la malattia colpisce un cucciolo, il fatto di non avere una storia clinica pregressa non aiuta nell’individuazione della diagnosi.
Tuttavia, come spesso accade, un’namnesi dettagliata da parte nostra può essere di grande aiuto. Informare il veterinario di un trauma più o meno recente, o di disturbi che hanno interessato i genitori del povero Miao, può essere determinante.
Prima di tutto il gattino con le zampe storte viene sottoposto a un esame fisico per verificare il grado di mobilità e l’eventuale presenza di dolore.
Poi si passerà a una radiografia, per vedere con precisione le condizioni dello scheletro. Questo è il principale strumento diagnostico: permette di individuare la posizione, la direzione e la gravità della deformazione.
Una tac, invece, spesso è utile per avere un contributo tridimensionale degli arti interessati, che può dare ulteriori informazioni.
Possibili cure e soluzioni
Molti felini, quando presentano deformità degli arti angolari non gravi, possono essere gestiti senza bisogno che vengano sottoposti a un intervento chirurgico (spesso invasivo, doloroso e con una convalescenza pesante da sopportare).
Nei casi di lieve entità, si tratta di un difetto puramente estetico, che non compromette in nessun modo la qualità della vita del nostro amico a quattro zampe. Il veterinario, quindi, cercherà delle soluzioni conservative.
In questo caso l’alimentazione è molto importante, per tenere sotto controllo il peso, e bisognerà evitare l’esercizio fisico intenso. A tal proposito, è stato messo a punto un metodo per ridurre lo stress non necessario alle articolazioni, prevenendo così lesioni e artrite con il passare degli anni.
Quando la situazione è grave e causa dolore, lo specialista consiglierà di ricorrere all’operazione chirurgica: una correzione ortopedica. Verranno posizionati dei fissatori scheletrici che permettano di raddrizzare l’osso compromesso e mantenerlo in posizione, allineato.
Si tratta di una decisione che deve essere presa con un’assoluta consapevolezza dei rischi, elevati nel caso di altre patologie pregresse. Sarà il veterinario a darci tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno e ad aiutarci nella valutazione, anche se l’ultima parola spetta sempre al proprietario.
Convalescenza e recupero post-operatorio
La prognosi per un gattino con le zampe storte che subisce soltanto un trattamento conservativo, in genere, è più che positiva. L’aspettativa di vita è uguale a quella di un felino perfettamente in salute. L’obiettivo principale è quello di ridurre al minimo lo stress alle articolazioni. Ecco allora che seguire le direttive del proprio veterinario di fiducia diventa indispensabile.
Quella degli esemplari che vengono sottoposti a un intervento chirurgico correttivo, invece, varia da caso a caso. Saranno frequenti le visite di controllo e il da farsi si scoprirà man mano. Tutto dipende dalla salute delle ossa, dal fatto che possano mantenersi dritte (così come posizionate dal chirurgo) o meno.
Razze a rischio
Questa patologia può colpire sia i gatti di razza, che i meticci. Anche se, solitamente, i secondi sono più forti e geneticamente meno inclini alle malattie visto che sono il risultato di un incrocio.
Inoltre, non ci sono Paesi con una maggiore incidenza rispetto ad altri. Si tratta di un problema che colpisce i felini di tutto il mondo indistintamente.