Gattino vuole stare sul divano: come insegnargli a non farlo, senza traumi
Il gattino vuole stare sul divano: è comodo, morbido e può stare vicino a noi. Se però non ci va a genio, ecco come possiamo evitarlo senza traumi
Il gattino che vuole stare sul divano è un classico, si contano davvero sulle dita di una mano quelli che preferiscono una vita esclusivamente spartana. Miao ama l’avventura – gli spazi aperti, i giardini e le strade in generale – perché è curioso per natura e vuole esplorare.
Al tempo stesso è anche amante del relax e cerca luoghi comodi per poter fare il riposino. Il punto è fargli capire quale è la linea sottile che non deve oltrepassare, quali sono le zone offlimits e quali no.
Un tiragraffi naturale
Il gattino che vuole stare sul divano è probabile che non si voglia solo riposare. Tutto quello che è fatto con del tessuto – letti, tende, poltrone e via dicendo – infatti rappresenta un luogo perfetto per farsi le unghie.
Ebbene sì, se siamo alla prima esperienza con i felini, scopriremo che uno dei loro istinti più marcati è quello di ridurre a brandelli tutto quello che reputano faccia al caso loro.
Ma perché?
Il linguaggio felino è complesso, non fosse altro perché è distante dal nostro, e l’unico modo è imparare a conoscerlo e interpretarlo. Più tempo passiamo insieme a Miao, più avremo modo di migliorare il rapporto bipede-quadrupede che, nella maggior parte dei casi diventa simbiotico.
La tendenza a prendersela con la tappezzeria del divano dipende principalmente dalla necessità di marcare il territorio e rifarsi le unghie (perché rivolgersi all’estetista se esiste il fai da te, no?)
Questo dipende dal fatto che non possiede gli strumenti ideali per farlo. Se la causa è questa ce ne rendiamo conto dalla posizione: si mette in verticale, facendo contemporaneamente un’operazione di stretching per schiena e zampe. Per evitarlo sarà sufficiente attirare la sua attenzione con un altro oggetto creato ad hoc per lo scopo: il tiragraffi, per l’appunto.
Appropriazione indebita del divano
Il gattino vuole salire sul divano, è un dato di fatto scontato. La buona notizia, però, è che ci sono delle strategie per impedirgli di farlo senza che ne resti offeso o traumatizzato. Sono dei consigli che valgono anche per mitigare un po’ l’iperattività tipica del felino, senza effetti collaterali.
Al primo posto c’è l’acqua: possiamo sfruttare la sua avversione per infastidirlo dolcemente e far sì che si allontani dalle zone proibite. Sarà infatti sufficiente spruzzarne una piccola quantità sul muso del nostro adorato Miao per ottenere una fuga immediata. L’obiettivo sarà raggiunto quando assocerà il luogo al fastidio.
Il potere delle parole
Un altro metodo efficace è quello di decidere una parola da pronunciare ad alta voce ogni volta che sorprendiamo il gatto raggomitolato sul divano o, ancora peggio, a divertirsi a discapito dei braccioli.
Quello che otterremo è un leggero spavento e, sempre grazie alla memoria associativa, basterà un periodo di prova per notare che il metodo funziona. Questo principio vale anche con i rumori: il cuscino sbattuto violentemente sul divano (prima ancora che il micio ci si sia disteso, ovviamente), per esempio, è già stato provato e promosso.
Afferriamolo dalla collottola
Se il gattino vuole stare sul divano, ma noi non siamo d’accordo, possiamo afferrarlo dalla collottola con dolcezza e allontanarlo con cautela. Non dobbiamo avere timore di fargli del male: questa è un’area del suo corpo ‘franca’, dove non prova pressoché fastidio.
Non a caso la maggior parte delle iniezioni vengono fatte lì. Inoltre, dal punto di vista anatomico si presta molto bene alla presa della mano. A questo gesto, però, è bene associare anche un secco “No!”
A mali estremi, estremi rimedi
Se il nostro amico a quattro zampe è particolarmente testardo e non vuole sentire ragioni, non demordiamo: non è ancora detta l’ultima parola. Abbiamo ancora un asso nella manica a cui non potrà resistere. L’asciugacapelli! Eh, sì, proprio lui: ha un rumore talmente fastidioso alle orecchie sensibili dei felini da non lasciare scampo. Provare per credere.
Questa operazione, però, va fatta regolandolo al minimo della potenza e dirigendo l’aria sul muso dell’animale. Provocheremo in lui un lieve spavento che lo indurrà a continuare il riposino altrove.
Possibili soluzioni preventive
Il gattino che vuole stare sul divano o, peggio, graffiarlo molto probabilmente non trova attorno a sé gli stimoli necessari per combattere la noia. Cerchiamo quindi di arricchire l’ambiente in cui vive: più distrazioni pensate appositamente per la sua indole, meno motivi avrà di puntare poltrone, letti e quant’altro.
Inoltre, se in casa convivono due o più felini, è meglio che ognuno abbia i propri giochi e possa stabilire una tacita divisione territoriale per i momenti di ricercata e necessaria solitudine. Questo serve a impedire che l’istinto alla territorialità possa scaturire alcuni dissapori.
Indipendentemente dalle ragioni per cui il gatto graffi il divano, dovremo pulire a fondo al zona precedentemente presa di mira. L’ideale è utilizzare prodotti enzimatici o un sapone neutro: quelli che contengono ammoniaca o candeggina, infatti, non rimuovono l’odore.
A questo punto, lo step successivo è correggere il comportamento di Miao e insegnargli che ci sono degli oggetti sparsi per la casa che servono allo scopo: letti e poltrone sono offlimits.
I tiragraffi
I tiragraffi vengono pensati e progettati per rispondere alle esigenze della nostra piccola peste che sente, giustamente, l’esigenza di farsi le unghie con regolarità. Non tutti sono uguali e ognuno risponde a delle esigenze specifiche. Una cosa però è certa: dovrà essere stabile, alto almeno 40 centimetri e realizzato con materiali di ottima qualità. La maggior parte dei gatti predilige quelli verticali o diagonali, ma in commercio ci son anche quelli orizzontali: perfetti se Miao ha preso di mira il tappeto, invece.
Una volta acquistato il tiragraffi, per indurre il micio a utilizzarlo, posizioniamolo accanto al corpo del reato: il divano. Se questo non è sufficiente, possiamo spronarlo attraverso dei feromoni sintetici, ne esistono spray e con diffusore. Riproducono esattamente quelli naturali dei gatti.
Altri consigli utili
Se il gattino vuole ancora stare sul divano e aggredirlo, e tutto quello sinora detto non ha sortito gli effetti desiderati, non è ancora arrivato il momento di gettare la spugna. Possiamo sempre coprire il divano per proteggerlo dalle aggressioni feline, per esempio. Alcune coperte vecchie o, ancora meglio, dei materiali che non gli piacciono (come la plastica) possono fare al caso nostro.
Prendiamoci cura delle unghie del nostro amico a quattro zampe, tagliandole periodicamente. Possiamo farlo noi in casa, se siamo capaci, oppure possiamo rivolgerci al veterinario di fiducia o a un toelettatore esperto. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come tagliare le unghie al gatto.
Niente rimproveri
Lo abbiamo già detto, prima di pensare ai rimedi è necessario capire la causa che sta alla base di tale comportamento. Se Miao graffia il divano per stress, bisogna risolvere il problema alla base.
Di solito i motivi più comuni sono la noia, la sedentarietà e/o la solitudine. Chiediamo consulto al nostro veterinario di fiducia – che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza – se notiamo nervosismo, inappetenza o al contrario aumento dell’appetito, aggressività.
Infine, non rimproveriamo il nostro amico a quattro zampe, semmai premiamolo quando si comporta bene. Il rinforzo positivo serve proprio a questo scopo. I castighi infatti non sortiscono alcun effetto, si rischia invece di peggiorare la situazione. Possiamo scaturire paure e fobie, tensioni e vari problemi comportamentali. A tal proposito, perché non provare un gustoso e succulento snack al formaggio per gatti?