Gattino randagio mangia patatine fritte offerte da uno sconosciuto e trova casa
Il povero gattino randagio aveva fame e uno sconosciuto ha condiviso con lui le sue patatine fritte. Quel giorno non ha trovato solo del buon cibo, ma anche la sua nuova casa per sempre
Questa è la storia di un povero micino che non aveva una casa e non aveva nessuno che si prendesse cura di lui. Per fortuna un giorno tutto è cambiato. Il gattino randagio ha accettato di mangiare le patatine fritte offerte da uno sconosciuto. Ma non ha ricevuto in dono solo del cibo da mettere nella sua pancina. Ha trovato anche la sua nuova casa per sempre.
Era l’estate del 2009. Una donna, insieme a suo marito, era fuori città. La figlia ha iniziato a inviare dei messaggi con le foto di un gattino. La donna sapeva bene cosa voleva insinuare la ragazza: avevano già tre gatti salvati dalla strada, sicuramente voleva chiedere ai genitori di tenere anche quel micetto randagio. Mentre stava andando al negozio la sera prima, questo piccolo gattino le era corso incontro dall’altra parte della strada. Quando è uscita dal negozio, l’animale aveva già riattraversato la strada e si era messo seduto proprio accanto alla sua auto.
Si vedeva che era affamato, così la ragazza gli ha offerto l’unico cibo che aveva: delle patatine fritte. Ovviamente il micio le ha subito divorate: chissà da quanto tempo non mangiava. Non voleva lasciarlo lì: sembrava essere un randagio e aveva paura di abbandonarlo in mezzo al traffico, così lo ha portato a casa. La mattina seguente è andata dal veterinario e ha ottenuto il certificato di buona salute. Flash, come lo hanno chiamato, si è subito dimostrato dolce e amichevole. Si è ben adattato alla sua nuova casa, anche grazie altri gatti di 10 e 12 anni che lo hanno accolto come uno di casa.
La famiglia benedice il giorno in cui il gattino randagio ha accettato di mangiare le patatine fritte dalle mani della figlia maggiore. Oggi è un felice membro di quella casa. Per fortuna la ragazza ha agito in quel modo per dare una seconda possibilità al micetto.