Gattino iperattivo, come calmarlo e farlo sentire più a suo agio
Avere un gattino iperattivo richiede attenzione e pazienza, per fare in modo di gestirlo al meglio e senza problemi bastano degli accorgimenti
L’equilibrio psicofisico del nostro micetto è una precisa resposabiltà che non dobbiamo lasciare al caso. Fermo restando che le diagnosi devono essere fatte dal veterinario di fiducia, nel caso in cui dovessimo riscontrare delle anomalie nel suo comportamento è bene approfondire per capire se è il caso di approfondire.
Graffi, salti, agguati: sono tutti atteggiamenti assolutamente normali se consideriamo che siamo di fronte a un animale con una forte componente selvatica, ciò però non vuol dire che ci siano dei limiti che è bene che non superi e che impari a gestire attraverso una corretta socializzazione.
In tal senso, allora, è bene capire come rapportarsi e come controllare un gattino iperattivo; è normale che i cuccioli siano pieni di energia, ma alcuni lo sono decisamente più di altri. Inoltre, il rischio è che la sua incolumità non venga salvaguardata e questo è bene che non accada.
Come riconoscere un gattino iperattivo?
Che i gatti siano vivaci, soprattutto quando sono piccoli, non è una grande novità, ma un gattino iperattivo è facilmente riconoscibile proprio perché non si ferma nemmeno un secondo. Generalmente i felini tendono anche a dormire parecchio e alternano momenti di gioco intenso a momenti di relax, in compagnia o meno del proprio padrone.
Soprattutto sopraggiunta la sera, smettono di giocare per dedicarsi completamente all’ozio e alla routine serale. Alcuni esemplari, però, risultano davvero instancabili; per tale motivo sarebbe importante comprendere le ragioni di tale comportamento, per poi fare in modo di calmarli e di non ledere la loro serenità e la nostra.
Le cause più frequenti
Tra le ragioni per cui ci si trova dinanzi ad un gattino che non si ferma mai spicca l’allontanamento precoce dalla madre. Il distacco può creare seri problemi comportamentali e relazionali ai cuccioli. Una questione non di poco conto se pensiamo che è in questa fase che Miao impara a interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco. Un distanziamento netto e repentino potrebbe quindi destabilizzare il peloso. Nei casi più gravi si parla di aggressività possessiva del gatto tra le possibili conseguenze.
La separazione precoce non è l’unico motivo per cui un gatto si ritrova ad essere costantemente attivo; spesso è anche possibile che la colpa sia della madre stessa, la quale ha deciso di rifiutarsi di insegnare al cucciolo. Questo comportamento è raro, ma non impossibile; succede che rifiuti i cuccioli e li lasci in balia di loro stessi.
Anche noi bipedi potremmo contribuire all’iperattività del felino; accade quando non siamo in grado di gestirlo, che sia per inesperienza o per disinteresse. Tutto ciò può creare non pochi danni.
Comportamenti tipici
È normale chiedersi se il proprio sia un gattino iperattivo, soprattutto se si assiste a una serie di atteggiamenti e comportamenti che sembrano non avere una spiegazione. Chiediamo il consulto del veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza quando notiamo:
- Una eccessiva voglia di giocare, saltare e arrampicarsi;
- La tendenza a graffiare e a mordere;
- La pressoché assenza di stanchezza.
In questi casi, affermare con leggerezza che si tratti semplicemente di iperattività è un errore madornale perché i gatti che hanno questa tendenza da cuccioli potrebbero mantenerla in età adulta e noi non possiamo essere in grado di discernere il confine tra normalità e patologia.
Gatto improvvisamente irrequieto
Se abbiamo dei sospetti consultiamo lo specialista. Fortunatamente esiste un test in grado di determinare quale sia la situazione. Si tratta di un approccio facile, ma prima di procedere chiediamo agli esperti in materia. I modi per interagire con Miao sono due, se lo prendiamo dalla collottola facciamo caso a come reagisce:
- Mostra le unghie, si lamenta, miagola e si agita eccessivamente;
- Si lascia prendere senza problemi, restando fermo, piega la testa leggermente di lato, le zampette e ricurva la coda.
Stabilire se è tutto nella norma o se ci sono delle questioni da affrontare è compito del veterinario. Se dovesse essere necessario, sarà lui a consigliarci di contattare un etologo esperto in comportamento felino.
Gatto troppo dispettoso
Appurato quali siano i motivi che si celano dietro un gattino iperattivo, è importante comprendere che alcune situazioni o circostanze possono peggiorare già una condizione parecchio delicata. Tali situazioni sono caratterizzate da:
- Trascuratezza del gatto per un periodo di tempo medio – lungo;
- Inadeguatezza o incapacità del gatto di far comprendere al padrone la presenza di un problema;
- Solitudine e sensazione di abbandono;
- Presenza di una patologia non ancora rilevata;
- Stress da cambiamento.
In questi casi sarà necessario che si intervenga con l’ausilio di specialisti; il veterinario e il comportamentista sono quindi indispensabili per riuscire a comprendere si il gatto è affetto da un problema di salute o da un disturbo di tipo comportamentale e sociale. La risoluzione del problema o quantomeno la gestione del problema sono indispensabili per evitare che il gatto possa provocare volontariamente degli incidenti e dei danni all’interno dell’appartamento. A tal proposito, può tornare utile sapere come curare l’ansia del gatto.
Addestrare Miao sicuramente non è una cosa semplice, ma con determinazione e pazienza sarà possibile riuscire nell’impresa; ovviamente non bisogna credere che sia uguale che con i cani, soprattutto perché la percezione che si ha del proprio padrone è molto diversa. Nonostante ciò, però, ci sono dei falsi miti sui gatti che è bene fatare una volta per tutte.
Gatto troppo dispettoso
Risulta quindi possibile ricorrere ad alcuni stratagemmi per riuscire quantomeno a rendere più tranquillo il felino. Le coccole per un gattino iperattivo. Abbassano la pressione sanguigna, rendendolo quindi più calmo. Dedichiamogli almeno 15 minuti al giorno per giocare e fare in modo che incanali correttamente le energie.
Una dieta sana, indipendentemente dal fatto che si opti per un’alimentazione naturale del gatto o meno, contribisce positivamente. Poi, facciamo in modo che la casa sia a misura di quadrude: cucce, tiragraffi, lettiera, ciotole sempre pulite e un luogo dove sentirsi al sicuro. A tal proposito, può tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino.
Infine, il gatto non va mai rimproverato, né sgridato. Non capirebbe la punizione e si innervosirebbe ancora di più. Con lui funziona il meccanismo dei premi e dei rinforzi positivi quando si comporta bene. Sapere come parlare al gatto per non indispettirlo, poi, è un’altra possibilità concreta per raggiungere l’obiettivo.