Gattino in viaggio: come farlo spostare e ambientare in tutta sicurezza
Gattino in viaggio? Quale può essere il modo migliore per far viaggiare il nostro piccolo amico in tranquillità, senza ansie o paure? Ecco di seguito qualche consiglio su come affrontare al meglio un qualsiasi tipo di viaggio in compagnia di un piccolo amico a 4 zampe.
Gattino in viaggio: informazioni primarie e necessarie
Quando si decide di fare un viaggio o se si deve portare il gattino in qualche mezzo di trasporto, è fondamentale prendere in considerazione ogni cosa. Avere degli animali domestici, infatti, implica molte responsabilità che non possono essere sottovalutate in alcun modo.
È di primaria importanza, dunque, capire esattamente quali passi bisogna seguire. L’obiettivo principale delle nostre riflessioni, prima di tutto, deve essere quello di dare al cucciolo tutto ciò che serve per farlo stare tranquillo.
Sappiamo bene, infatti, che ogni minimo cambiamento può essere dannoso e stressante per l’organismo del nostro piccolo amico. Dunque, è chiaro che sia essenziale fare in modo che lo spostamento avvenga nel modo più rilassato possibile.
Portare il gattino in viaggio può significa tantissime cose: tenerlo in macchina per un breve tragitto, prenderlo con noi e trasportarlo per un viaggio di piacere, doverlo spostare da un luogo ad un altro per un trasferimento o un trasloco. Insomma, i motivi possono essere fra i più svariati: quello che conta è vedere come viene affrontato tale viaggio!
Prima di tutto, bisogna considerare un aspetto fondamentale: non è concesso portare il gattino libero in qualsiasi mezzo di trasporto. Dunque, la prima cosa di cui bisogna preoccuparsi quando si prende un cucciolo di gatto in casa è quella di procurarsi un trasportino.
Riguardo il trasportino per gatti e come scegliere quello giusto, si rimanda al link indicato.
Come possiamo fare per abituare il piccolo felino a utilizzare il trasportino senza che ci siano problemi di “ribellione” di alcun genere? Semplice: fargli prendere confidenza con questo strano oggetto fin dalla tenerissima età.
Cosa significa questo? Gattino in viaggio fin da piccolissimo? Dobbiamo far fare molti viaggi al cucciolo ancora inesperto della vita? Assolutamente no, o almeno, non serve questo. Quello di cui possiamo preoccuparci, invece, è fare le cose per gradi.
Potremmo caricare in macchina il cucciolo, dentro il trasportino, anche semplicemente per fare un giretto intorno casa. Così, gli diamo la possibilità di abituarsi gradualmente a questa piccola “gabbia”, che ha la funzione di tenerlo a bada nei casi di necessità.
Ovviamente il trasportino è obbligatorio non solo per la nostra salute e incolumità, ma anche per quella del gatto. Mentre si guida, è scontato dire che non bisogna assolutamente avere NESSUN tipo di distrazione!
Il gattino, soprattutto quando è ancora molto piccolo e non percepisce il senso del pericolo, potrebbe gironzolare per la macchina e creare dei disagi belli grandi. Noi, in quel momento, non potremmo di certo stare dietro ai suoi movimenti: dobbiamo rimanere concentrati sulla strada! È bene allora che capisce come ci si comporta in situazione che potrebbero diventare anche percilose.
Conclusione: abituare il gattino in viaggio ad utilizzare il trasportino è la prima cosa a cui si deve pensare. Da grande, sarà già pronto ad affrontare qualunque distanza senza avere paura di essere bloccato e non avere libertà di movimento.
Gattino in viaggio
Come già più volte sottolineato, per un viaggio in totale sicurezza sia per il nostro piccolo amico, sia per noi conducenti (o no) della vettura è il trasportino.
Quando un gattino è in viaggio, deve stare comodo e sentirsi rilassato. Come possiamo permettere che tutto ciò avvenga? Facendo in modo che lui abbia tutti i confort del caso.
Un elemento importante da cui non si può prescindere è il seguente: i gatti hanno una memoria che procede per associazioni. Vediamo al link qualche dettaglio su come funziona la memoria del gatto.
Se noi lo mettessimo in macchina solo ed esclusivamente per portarlo dal veterinario, la logica conseguenza sarebbe più che negativa. Lui, in tal caso, assocerà la macchina alla clinica e quindi non vorrà mai salirci volentieri.
Una cosa da fare, per evitare che tutto questo succeda, è quella di abituare il piccolo gattino a stare più spesso in macchina. Così facendo, sicuramente lui si renderà conto che la macchina non si deve associare solamente allo studio medico.
Salirà più volentieri per farsi un giretto, qualora la vettura dovesse servire per spostamenti di altro tipo. L’obiettivo di tutto questo deve sempre essere uno e unico: far stare il gattino il più tranquillo possibile in ogni situazione.
Il problema è che i gatti sono animali fortemente territoriali. Dunque, si affezionano moltissimo al luogo in cui vivono: ogni tipo di cambiamento, anche se momentaneo, potrebbe sconvolgere il loro equilibrio.
La cosa migliore da fare rimane sempre quella di lasciare il piccolo amico a 4 zampe nel suo territorio, in quel luogo dove si sente a suo agio. Ma, ovviamente, questo non è sempre possibile: a volte è necessario spostarsi!
Il gatto, nonostante sia un animale che si adagia nella quotidianità, è in grado di abituarsi a nuove situazioni, ma per farlo ha bisogno dei suoi tempi. Tutto avviene in modo graduale. Quindi? È bene educarlo fin da piccolo a fare qualche spostamento in macchina, in modo tale che quando sarà adulto, riuscirà ad affrontare ogni movimento in modo più rilassato.
Ovviamente, non è detto che l’unico metodo per spostarsi da un posto all’altro sia la macchina. Può capitare, infatti, che ci sia qualche altro tipo di “vettura” da utilizzare, come un treno, un aereo, autobus etc. È chiaro che non è possibile far prendere confidenza quotidianamente con qualunque tipo di mezzo di trasporto.
Di sicuro, però, il fatto di abituare il nostro gattino al viaggio, di qualunque tipo esso sia, è già un passo in avanti per fargli prendere la situazione in modo più rilassato e senza troppe paure.
Punto primo: viaggiare in sicurezza
Come si può fare per permettere al gattino un viaggio in perfetta sicurezza? Prima di tutto bisogna capire che tipo di viaggio dovremmo affrontare e il mezzo di trasporto che andremo ad utilizzare.
Vediamo i mezzi di trasporto più comuni su cui far salire il nostro amico a 4 zampe e le normative vigenti. Consideriamo che ogni stato ha le sue regole, quindi bisogna essere ben informati riguardo ogni singola situazione. Ecco degli esempi per l’Italia:
- macchina: come già sottolineato, quello che bisogna considerare è la guida in perfetta sicurezza! Non dobbiamo mai sottovalutare questa cosa, perché il rischio di distrazione può avere conseguenze negative per guidatore e passeggeri della vettura. Il codice della strada concede il trasporto di animali, ma le regole da seguire sono severe e imprescindibili. Esse devono essere rispettate senza alcuno sconto! Per il trasporto di uno o più gatti, è obbligatorio il trasportino! Questo fa sì che il felino stia fermo e non disturbi il conducente, evitando così di mettere a repentaglio la propria vita e quella dell’amico umano
- treno: trenitalia permette di trasportare animali domestici sui treni, a patto che essi siano adeguatamente disposti negli appositi trasportini. Le dimensioni (sia per gatti, sia per cani, sia per altri animali domestici) devono essere 70x30x50. Ogni persona può portare con sé solo un trasportino: per gli animali di piccola taglia non è previsto alcun supplemento di prezzo. Per quelli di taglia grande, invece, c’è un’aggiunta da pagare, che varia a seconda della tipologia di treno e di classe che si acquista. Per tale trasporto, è bene anche portare sempre con sé il certificato di iscrizione all’anagrafe e il libretto sanitario dell’animale
- aereo: le regole per tale viaggio variano in base alla compagnia con la quale si sta volando. Alcune permettono di imbarcare l’animale in stiva, altre in apposite cabine posizionate vicino al nostro posto, altre invece potrebbe non concedere la possibilità del trasporto di animali. Ovviamente, è importante informarsi in modo tempestivo riguardo le regole che vigono sull’aereo che dobbiamo prendere. Qui, esattamente come avviene per i treni, è necessario portare sempre con sé tutta la documentazione riferita al nostro amico a 4 zampe: libretto sanitario e documenti vari. Trasportino, dimensioni o altri contenitori vari in cui tenere il gattino per la durata di tutto il viaggio sono sempre a discrezione della compagnia. Non ci sono dunque delle condizioni standard e applicabili in generale: è bene allora controllare il regolamento per evitare multe o, peggio, rischiare di non potersi imbarcare
- nave o simili: anche in questo caso, vale lo stesso discorso fatto per le compagnie aeree. Ogni società di transito via mare (e ogni paese!) ha le proprie disposizioni riguardo il trasporto di animali a bordo del veicolo. L’Italia prevede, generalmente, il pagamento di un biglietto ulteriore, spesso di prezzo accettabile e sicuramente inferiore a quello normale per un uomo. L’obbligo del trasportino vige necessariamente. Anche in questo caso, d’obbligo è la documentazione da portarsi dietro
- mezzi pubblici: autobus, taxi o simili: anche in questi casi, valgono le stesse regole che abbiamo già sottolineato per la nostra macchina. Ciò che conta è tenere il gattino ben chiuso nel trasportino al fine di evitare che il conducente venga distratto da eventuali suoi movimenti. Rassicurare il piccolo, fargli sentire la nostra voce e fare in modo che si senta al sicuro è il primo passo per tranquillizzarlo.
Punto secondo: evitare il più possibile lo stress
La cosa principale che sicuramente va considerate quando si vuole o si deve portare un gattino in viaggio è quella di farlo tranquillizzare.
Come già sottolineato, il gatto, soprattutto se è molto piccolo, avrà bisogno di tempo per abituarsi a qualunque tipo di cambiamento. Ogni piccolo spostamento che lo porta lontano dal suo habitat potrebbe stressarlo. Come potremmo fare, allora, noi padroncini a evitare che il livello di stress arrivi troppo in alto?
Sicuramente rassicurarlo è il primo importante passo. Durante il viaggio, cerchiamo di fargli sentire saltuariamente la nostra voce. Lo scopo è quello di non farlo sentire solo o abbandonato.
Ascoltare quel suono gli permetterà di comprendere che la situazione non è minacciosa: noi siamo lì con lui, pronti a proteggerlo in ogni caso!
Gli spostamenti possono causare degli scompensi all’organismo del nostro piccolo amico. Vediamo come si può tentare di gestire la situazione.
Prima di tutto, ancor prima di affrontare un viaggio (soprattutto di lunghe distanze) è importante assicurarsi che il gattino sia perfettamente in salute. Questo agevolerà anche il suo stato d’animo nell’affrontare lo spostamento.
Con qualunque tipo di mezzo si tratti, è di primaria importanza aver fatto tutti i dovuti controlli al felino, soprattutto se molto piccolo di età. Quindi, prima di metterci in marcia in piccoli ambienti chiusi sconosciuti è necessario aver fatto sverminazione, vaccini e trattamenti vari antiparassitari (se si va all’estero, è necessaria anche la vaccinazione antirabbia).
Di solito queste sono cose a cui si provvede in tenera età. Vediamo ad esempio cosa succede a un gatto adulto non sverminato in tempo.
Una volta fatti questi controlli di routine, si può finalmente partire. Cosa bisogna fare per evitare che il nostro piccolo amico sia più tranquillo possibile? È molto difficile, ma qualche piccola accortezza potrebbe migliorare la sua condizione.
Importante è far abituare il cucciolo fin da piccolo si viaggi. Così facendo, oltre a fargli prendere confidenza con gli spostamenti, ci potremmo accorgere se ha mal d’auto e se mal sopporta quel tipo di movimento.
Questo potrebbe indisporlo non solo a livello di stomaco, ma anche di stress! È bene allora concordare col veterinario una soluzione farmacologica che possa alleviare il fastidio. Sicuramente, prima cosa da valutare è mettersi in viaggio col gattino digiuno.
Oltre a parlare spesso col nostro piccolo amico a 4 zampe, è consigliabile anche mettere nel trasportino qualche piccolo giochino a cui lui è affezionato. Questo lo aiuterà a sentirsi più a “casa”.
Altra cosa, mettergli vicino un nostro indumento cosparso del nostro odore. Questo passaggio farà in modo che non si senta abbandonato ma anzi che riesca a capire che non c’è nulla di male in quel viaggio.
Un’altra piccola accortezza potrebbe essere quella di spargere feromoni per gatti nel trasportino o nell’ambiente di viaggio (se fosse la nostra auto privata, altrimenti è ovviamente vietato). Così facendo, anche il gattino in viaggio potrà rilassarsi e prendere tutto molto più alla leggera.
C’è anche chi sostiene di coprire il trasportino con un panno per evitare che il gatto osservi al di fuori quello che succede e si spaventa. Magari col buio potrebbe rilassarsi.
Altra cosa di vitale importanza: non dimentichiamoci mai di portare con noi l’acqua per idratare il nostro amico. Nel caso servissero, anche medicinali qualora fosse sottoposto a qualche cura.
È chiaro che tutti questi sono solo dei consigli. Ogni gattino ha il suo carattere e affronta la questione come meglio (o peggio!) riesce. Quello che noi possiamo fare, per amore del nostro amico animale, è cercare di rendere l’ambiente il più consono possibile per la sua tranquillità.