Gattino ha mangiato cibo per cani: che cosa bisogna fare e come evitarlo
Se il gattino ha mangiato del cibo per cani non è il caso di allarmarsi, ma nemmeno di farla diventare un'abitudine. Ecco perché e come fare.
Molti appassionati di gatti sono al corrente del fatto che il cibo per cani non è adatto ai loro amici felini, nonostante siano molti di meno a sapere anche il perché. Se un gattino lo ha mangiato in una o più occasioni, ciò non costituisce necessariamente un problema: quello che importa veramente è che si sia trattato di episodi isolati, poiché cane e gatto (e soprattutto gattino) hanno bisogni nutrizionali diversi.
Quando ci si appresta ad accogliere un gattino nella propria casa per la prima volta, uno degli aspetti da curare maggiormente e su cui documentarsi ben prima del suo arrivo è proprio l’alimentazione.
E tra le informazioni più facili da reperire a riguardo – sia confrontandosi direttamente con esperti del settore che consultando libri e siti specializzati nell’argomento – vi è sicuramente il fatto che il cibo per cani non è adatto ai nostri felini preferiti.
Nel caso in cui non vi siate ancora imbattuti in questo dettaglio, il motivo è presto detto: cani e gatti sono animali diversi in tanti aspetti più o meno determinanti per il loro sostentamento, e una delle differenze più importanti riguarda il loro fabbisogno nutrizionale.
Il cane è onnivoro mentre il gatto è comunemente considerato un carnivoro stretto, e ha quindi bisogno di una maggior percentuale di proteine animali (cioè carne, pesce, uova) e minore di carboidrati e verdure, che non riesce ad assimilare correttamente in grandi quantità. Il cane, dal canto suo, non solo è in grado di produrre da sé la taurina ma può anche godere di una maggior quantità di cereali e vegetali nella sua dieta, ma ha bisogno di assumere meno proteine e grassi per non mettere su troppo peso.
Va detto anche che, se l’organismo del cane è in grado di produrre autonomamente la taurina, amminoacido contenuto nella carne e fondamentale per lo sviluppo e il benessere di questi animali, il gatto non ne è capace e quindi per crescere bene, nonché per restare in salute, deve assumerla tramite il cibo.
Che non diventi un’abitudine
Se avete già in casa sia un cane che un gattino, a prescindere dalla vostra volontà e dalla vostra conoscenza dei diversi bisogni alimentari dei vostri amici a quattro zampe è sempre possibile che vi capiti un imprevisto: magari avete appena sorpreso il vostro gattino mentre si concedeva un piccolo spuntino dalla ciotola di Fido, e volete sapere se si sentirà male nelle prossime ore o addirittura se sia il caso di fiondarsi dal veterinario, anche solo per sicurezza.
Oppure vi siete appena accorti di aver terminato le scorte di crocchette preferite di Miao e vi state chiedendo se sia proprio necessario cucinargli personalmente un pasto fatto in casa (per il quale magari non va matto) o correre subito al supermercato più vicino a rifornirvi. Per una volta o due, non si potrà “tamponare” con il cibo per cani che in casa non vi manca?
In entrambi i casi potete stare tranquilli: il cibo per cani può non essere l’ideale per il vostro micino ma non rientra nemmeno tra gli alimenti attivamente tossici per lui, a meno che non contenga qualche specifico ingrediente o additivo a cui è allergico o intollerante e che potrebbe provocare in lui delle reazioni negative di vario tipo o addirittura avvelenamento; ma si tratta di un rischio a cui tutti gli animali domestici sono esposti, e non solo quando vengono nutriti a base di cibo industriale.
Se questo genere di alimenti viene consumato dal gattino in via del tutto eccezionale, per caso o per un qualche tipo di emergenza, non è quindi il caso di strapparsi i capelli! Si tratta pur sempre di cibo che punta al benessere di un animale, anche se non esattamente il vostro; quindi è ragionevole pensare che degli episodi isolati non produrranno effetti a lungo termine sullo sviluppo o sulla salute del piccolo felino.
La cosa più importante, quella a cui voi dovrete prestare la massima attenzione, è fare in modo che questi episodi isolati rimangano tali e non rischino di tramutarsi in abitudine… o meglio, in un vizio, perché in tal caso starete effettivamente esponendo il vostro gattino a dei rischi non da poco. Comprare un solo tipo di mangime, magari per risparmiare, è assolutamente fuori discussione se avete a cuore il benessere del vostro cucciolo.
I gatti non possono sopravvivere a lungo senza la giusta dose di proteine e taurina, che il cibo per cani non potrebbe garantire loro: in mancanza dell’apporto di queste importantissime sostanze cominceranno a manifestarsi problemi di salute che coinvolgono il pelo, la vista, i reni, il fegato e il sistema immunitario. Inoltre un eccesso di carboidrati può portare l’animale ad aumentare di peso, oltre a causargli difficoltà a digerire.
Immaginate quanto più pericolosa potrebbe essere questa situazione, già delicata per un gatto adulto, se applicata a un gattino piccolo, che non ha ancora portato a termine il suo sviluppo e consolidato determinate abitudini, anche alimentari! È quindi di vitale importanza che torni quanto prima a seguire il suo consueto regime alimentare.
A ognuno il suo
La vita in una famiglia che ha più di un animale domestico può essere meravigliosa ma a volte è anche un po’ caotica, soprattutto quando è ora di mangiare: come fare allora a evitare che il vostro gattino continui a cibarsi dalla ciotola del cane, e magari inizi a prenderci gusto perdendo confidenza con la propria?
La soluzione migliore consiste nel tenere i due pasti più lontani possibile, sia nello spazio che nel tempo. Puntate anche sul fatto che, se per noi mangiare insieme è quasi un rituale, i gatti tendono per istinto a non condividere le prede che catturano e di cui si cibano in natura. Quello del pasto è infatti un momento in cui preferiscono stare da soli e godersi un po’ di privacy, per cui sfruttate questa sua inclinazione per evitare altre interferenze con le abitudini alimentari del cane.
Abbiate cura di usare due ciotole diverse per forma e dimensioni tra un animale e l’altro, posizionandole magari anche in aree differenti della casa in modo tale che ognuno abbia il proprio “territorio” quando si tratta di mangiare e non sia tentato di sconfinare in quello dell’altro. Se ciò non dovesse bastare provate anche a differenziare gli orari dei pasti, che ovviamente dovranno essere fissi nel corso della giornata: questo vi permetterà anche di controllare meglio la quantità di cibo che mangiano.