Gattino, come stimolare le defecazione e aiutarlo a stare meglio
Come stimolare la cacca se il tuo gattino è stitico? Scopriamo perché lo è e cosa è il caso di fare per risolvere questo grande problema.
Quando prendiamo un gattino, ci informiamo circa quello che bisogna fare in ogni evenienza. L’argomento che più ci interessa è quello che riguarda la sua salute. Potrebbero verificarsi dei piccoli problemi per cui è necessario intervenire in fretta. Dovremmo farlo con la speranza di evitare ulteriori complicazioni. In presenza di un gattino stitico, come si può stimolare la cacca? Perché succede? Vediamo di chiarire insieme questa situazione che può creare disagi notevoli nel nostro piccolo felino.
Il gattino non riesce a fare la cacca, quando bisogna preoccuparsi?
Chiunque abbia un gattino, col tempo, inizia a conoscere i suoi ritmi fisiologici. Sa benissimo con quale frequenza fa i bisogni e inizia a capire quando forse è il caso di preoccuparsi e contattare il proprio veterinario. Innanzitutto, nel caso in cui si avesse qualche dubbio circa la frequenza con cui il gattino fa i bisogni, pulire la lettiera è un ottimo suggerimento per poter tenere il conto. Se si segna l’orario in cui si pulisce la lettiera, è facilmente identificabile la quantità di tempo che passa tra un bisogno e l’altro.
Generalmente, i piccoli felini riescono a fare cacca ogni giorno, almeno una volta, considerando pure la quantità di cibo che consuma. Quando bisogna preoccuparsi? Il campanellino d’allarme deve iniziare a suonare già dal secondo o dal terzo giorno che il gattino non riesce ad evacuare. Questo è proprio il momento in cui dobbiamo capire che qualcosa non va.
Per un gattino stitico, non riuscire ad evacuare non è necessariamente grave. Potrebbe essere un momento passeggero o un cambiamento delle proprie abitudini. L’unico modo per poterlo capire è osservarlo ed identificare eventuali sintomi sia fisici che psicologici. È possibile stimolare la cacca del gattino con dei metodi domestici. Se però non funziona e si supera il terzo giorno di stitichezza, iniziano ad insorgere alcuni rischi.
Il rischio più comune è che si verifichi un blocco intestinale nel nostro piccolo felino. Questo non è un fattore da non sottovalutare. Le feci si accumulano all’interno dell’intestino e possono arrivare fino al colon. È in questo momento che la mancata evacuazione diventa patologica e bisogna correre ai ripari. È necessario l’intervento del veterinario per espellere le sostanze di rifiuto dell’organismo il prima possibile.
Per capire come stimolare la cacca del gattino, dobbiamo identificare le cause della stitichezza
Siamo d’accordo sul fatto che bisogna stimolare la cacca nel gattino. Per farlo, però, dobbiamo ben identificare la causa che ha portato alla stitichezza. Come vi avevamo già spiegato in precedenza, le cause della stitichezza possono essere svariate. Di seguito vi proponiamo un piccolo elenco riassuntivo di quelle principali.
- Disidratazione: la mancanza di acqua, nel corpo del piccolo gattino, così come in quello di un gatto adulto o di qualsiasi altro essere vivente, può causare gravi danni. Una mancata idratazione non permette il corretto svolgimento di alcune funzioni fondamentali per il corpo del gatto, come ad esempio quella digestiva. Se il gattino mangia a sazietà e non beve, nella maggior parte dei casi, avrà problemi a defecare, è normale. Bisogna controllare sempre che il nostro gattino beva e lasciargli a disposizione dell’acqua fresca.
- Abitudini alimentari sbagliate: Non è necessario soltanto che il gattino beva abbastanza per risolvere il problema. Delle corrette abitudini alimentari comprendono anche una dieta sana ed equilibrata che non crei degli scompensi fisici. In che senso? Per i gattini è prevista un’alimentazione ricca di proteine e fibre, ma davvero povera di carboidrati e grassi, che risultano quasi inutili per il corretto andamento fisiologico del nostro gattino. Alterare le quantità o la tipologia del cibo somministrato, può portare a problemi di questo genere. Se si riscontrano dei problemi nella scelta degli alimenti più adatti, interpellare il veterinario può essere utile per stilare un piano alimentare corretto e adatto al piccolo felino che viene visitato per bene al fine di identificare eventuali carenze alimentari di ogni tipo o eventuali eccessi di sostanze nutritive dannose per il suo organismo.
- Il gattino potrebbe avere il rifiuto per la lettiera: questa sembra un’affermazione molto strana, ma è veritiera e incide più di quanto potremmo mai pensare. Più che per i gattini abituati a stare in casa, questo può essere riferito ai nuovi arrivati in casa che provengono da luoghi diversi. Un esempio molto diffuso e da prendere in considerazione può essere un felino appena adottato presso un rifugio. Non si conoscono i suoi trascorsi né eventuali traumi e il rifiuto della lettiera potrebbe essere legato proprio a qualche avvenimento negativo di cui noi non potremo mai venire a conoscenza. In questi casi, i felini, piuttosto che fare il bisognino fuori dalla lettiera, si ostinano a non farlo proprio, nonostante possano percepire lo stimolo della defecazione. Il consulto di un esperto potrebbe essere utile per dare un freno a questo blocco psicologico che condiziona la vita del nostro piccolo gattino e gli procura danni fisici oltre che mentali.
- Il tuo gattino è obeso? Questo incide più di quanto pensi: Come anticipato, il fattore alimentare è la prima causa che può far insorgere una stitichezza persistente nel gatto. Il motivo di fondo è sempre lo stesso: il gatto consuma troppo cibo non adatto o assolutamente vietato per le sue esigenze nutritive e un grande aumento di peso modifica il metabolismo del felino.
- La causa potrebbe essere un problema alla schiena o alle anche del gatto : queste due patologie sono assolutamente da considerare in caso di mancata defecazione del gatto. Se è questo il caso che ti riguarda, allora non basta modificare le abitudini alimentari del tuo gattino per stimolar la sua cacca. Il fatto che il gattino stitico, dopo giorni, non faccia ancora cacca, potrebbe derivare da altri problemi fisici apparentemente lontani dall’apparato digerente. La zona del corpo del felino interessata è quella lombare, comunemente identificata come “schiena”. Problemi del genere possono essere la principale causa di dolore avvertita durante la defecazione. Se così fosse, il gattino smetterebbe di fare i bisogni soltanto perché avverte dei forti dolori. Anche in questo caso, bisogna intervenire tempestivamente e richiedere il consulto del veterinario il prima possibile per porre rimedio a tutte le patologie che si presentano.
- Il gattino stitico avrebbe potuto ingerire qualcosa di non commestibile: solitamente lasciamo i nostri felini liberi di girare per casa, forse dandogli più fiducia di quanto dovremmo. Soprattutto quando sono molto piccoli, non è mai il caso di lasciarli soli per troppo tempo. Spinti dalla curiosità, potrebbero ingerire qualche oggetto non commestibile. Nel momento in cui ce ne rendiamo conto, dobbiamo correre dal veterinario. Potrebbe insorgere un blocco intestinale o una grave infezione in base al materiale di cui è fatto l’oggetto.
- Boli di pelo: se il gattino che presenta problemi di stitichezza ha anche il pelo lungo, bisogna iniziare a valutare anche altre opzioni. Il problema potrebbe essere un bolo di pelo. Questo è un problema ricorrente nei gatti. Il bolo di pelo non viene digerito, ma per le sue dimensioni non viene eliminato neanche attraverso le feci. Spesso, in presenza di boli di pelo, il gattino tende a non defecare, ma nello stesso tempo vomita. Contatta il tuo veterinario di fiducia per intervenire in tempo.
Identificata la causa della stitichezza, possiamo stimolare la cacca del gattino
Per porre rimedio alla stitichezza del gattino e stimolare la sua cacca, dobbiamo prima di tutto considerare quale sia la gravità del problema. Sono possibili dei rimedi fai da te, ma se il problema è più grave di quanto sembra, il fai da te non è abbastanza per poter far star bene il nostro gattino.
La chiave di tutto è trovare qualcosa che riesca a stimolare la cacca del gattino per evitare che insorga un blocco intestinale che richiede trattamenti più invasivi.
Nei casi meno gravi, uno dei famosi rimedi della nonna, è quello di dare al gattino un po’ di olio d’oliva. Ovviamente, non bisogna mai eccedere con le dosi. Questo è uno dei primi tentativi da mettere in atto per evitare la somministrazione di farmaci, almeno all’inizio. È bene sempre ricordare, che il farmaco, in ogni caso, deve essere prescritto dal veterinario e che non vanno mai utilizzati quelli che assumono gli umani. Il fisico del gattino funziona diversamente rispetto a quello nostro e quindi non va curato come il nostro. La somministrazione di farmaci per umani, potrebbe addirittura risultare tossica per i felini, così come per ogni altro animale.
Se ci rendiamo conto che il problema della stitichezza nel gattino insorge a causa di un’alimentazione sbagliata, per farlo stare meglio, innanzitutto, è il caso di modificare sin da subito la sua alimentazione. Somministrare cibi ricchi di fibre, almeno momentaneamente, potrebbe stimolare la cacca del nostro gattino. Per risistemare totalmente la dieta del felino, poi è il caso di consultare il veterinario.
Mentre facciamo tutto questo, non dobbiamo dimenticare un elemento fondamentale per la salute del nostro gattino: fargli bere tanta acqua. Stimola il tuo gattino a bere. Se non lo fa, prova a cambiare frequentemente quella contenuta nella ciotola, magari la desidera più fresca. Una corretta idratazione è il primo passo per poter far stare meglio il nostro gattino e stimolare finalmente la sua cacca. Per la somministrazione di acqua, ovviamente, non è prevista nessuna controindicazione.
Il gattino sembra troppo nervoso
Se non riusciamo a stimolare la cacca del gattino, è concepibile che lui appaia molto nervoso. Più passano le ore, maggiore sarà il mal di pancia o l’insorgenza di altri sintomi. Prova a far rilassare il tuo gattino, pratica qualche massaggino nella pancia e prova a non renderlo più nervoso di quanto già non lo sia, invogliandolo a fare la cacca.
Tenerlo eccessivamente sotto controllo, infatti, potrebbe stressarlo molto e fargli manifestare ulteriori segni di disagio. Tra i più comuni, sicuramente, troveremo la mancata voglia di contatto. Per quanto vogliamo coccolare il gattino perché sappiamo che sta male, dobbiamo prepararci all’evenienza che ci rifiuti. Quando questo succede forse è il caso di iniziare ad interpellare il veterinario. Fino a quando il gattino non farà la cacca, i dolori non ne vorranno sapere di diminuire e sarà quindi necessario correre ai ripari.
Ogni gattino, comunque, è un caso a sé e questo tendiamo sempre a specificarlo. È sempre bene ascoltare i pareri altrui e degli altri padroncini che hanno dei felini, ma non vanno mai presi alla lettera i loro consigli. Ogni felino reagisce in un modo tutto suo e ha una percezione del dolore che varia e che può essere molto diversa rispetto ad un altro gatto.
L’unico che può davvero darti la soluzione più adatta a questo problema è il veterinario. Prima ti chiederà una sorta di quadro generale sulle abitudini fisiologiche del tuo gattino, poi vorrà informazioni sempre più dettagliate.
In questo caso, infatti, il consiglio è quello di annotare ogni cambiamento si verifica nel nostro gattino e gli orari in cui prova a defecare e non riesce. Inoltre, sarebbe anche il caso di annotare la quantità d’acqua che il piccolo ha bevuto e i pasti che ha consumato così come quelli che non ha consumato.
Avere un quadro completo delle abitudini del gattino aiuta a trovare prima il modo per stimolare la sua cacca e per farlo stare meglio. È da sottolineare che il gattino non smetterà di avvertire il mal di stomaco già dalla prima volta che riesce a defecare. A volte è necessario qualche giorno affinché il corpo del nostro piccolo felino si ripulisca e le sue funzioni fisiologiche tornino ad essere quelle sue abituali.
In ogni caso, il veterinario ti informerà circa tutte le eventualità, i rischi e i pericoli relativi al tipo di trattamento che ti propone. Quest’ultimo può variare dal più semplice come un cambio delle abitudini alimentari, a quello più grave che prevede la somministrazione di farmaci ed eventuali lavande gastriche e/o interventi chirurgici. Se ti trovi in questa situazione, ovviamente dovrai sapere che i tempi di guarigione sono molto più lunghi e che potrebbe essere previsto un ricovero per il tuo gattino.
Tuttavia, non è mai il caso di allarmarsi. Il consulto del veterinario serve proprio ad eliminare ogni dubbio e a valutare insieme le possibili soluzioni e alternative.