Gattino appiccicoso, che cosa lo rende così? Come interpretare il suo comportamento
Gattino appiccicoso, cosa vuole dirci? Ecco cosa significano le sue azioni troppo pressanti e la sua onnipresenza accanto all'amico umano
Un gatto amorevole è sempre un bella sorpresa, specialmente al rientro casalingo dopo una lunga giornata di lavoro. Ma se il troppo affetto lo trasforma in un gattino appiccicoso, cosa si può fare?
La troppa dipendenza dalla presenza umana potrebbe incidere sulle capacità dello stesso felino che finirebbe per affrontare il quotidiano con ansia e stress. Scopriamo quali sono i segnali più evidenti.
Gattino appiccicoso, una presenza che ti segue ovunque
Tra i segnali più evidenti del comportamento di un gattino appiccicoso possiamo annoverare quello della presenza costante accanto al proprietario.
Una sorta di ombra con la coda che costringe l’umano a muoversi sempre con attenzione, così da impedire eventuali cadute o colpi involontari.
Il gattino potrebbe cercare l’attenzione costantemente, anche mentre il proprietario mangia oppure si sta rilassando leggendo un libro.
Sollecitando una risposta o un coinvolgimento grazie all’arma delle moine amorevoli e delle fusa costanti, da mettere in atto anche con toccatine di zampa e leccatine.
In alcuni casi il gattino potrebbe sdraiarsi direttamente sulla tastiera del computer oppure sulle gambe, mentre l’amico umano è impegnato in attività differenti.
Non solo fusa e coccole dolci, ma anche un interesse eccessivo nei confronti dei capelli e degli abiti che il gattino potrebbe mordicchiare o succhiare incessantemente.
Un comportamento che è necessario fermare prima che diventi ossessivo rendendo il gattino troppo dipendente dall’amico umano.
Incapace di gestire i momenti di solitudine che vivrebbe con estrema angoscia, mettendo così in atto reazioni e comportamenti sbagliati.
Dorme e mangia solo in presenza del proprietario
Tra i segnali che possono essere associati alla dipendenza possiamo individuare il rifiuto del cibo durante le assenze del proprietario.
Un gattino appiccicoso non si nutre e scansa la ciotola quando è assente il compagno di casa, preferendo la sua presenza per mangiare il pasto abbandonato per ore.
Questo è un segnale che rimanda all’ansia da separazione, una condizione che il micino potrebbe vivere personalmente e che è molto comune tra i felini lasciati soli a lungo.
Allo stesso modo potrebbe evitare di riposare o sonnecchiare quando è solo, dedicandosi al relax e alle russate dormendo direttamente sul corpo del proprietario.
Una presenza adorabile se si pensa al formato ridotto, al pari di un’amorevole borsa dell’acqua calda in grado di riscaldare durante le notti più fredde.
Ma potrebbe risultare complicato da gestire e da spostare durante il sonno, potrebbe conquistare parti personali del letto fino a posizionarsi sopra il cuscino.
A diretto contatto con il viso e con la testa così da passare il tempo a mordicchiare i capelli, a impastare oppure e donare fusa a profusione.
Un’immagine sicuramente dolce che però nasconde voglia di presenza, vicinanza e possessività anche nel più amorevole dei gattini.
Le sue sono richieste di attenzione, il piccolo si sente trascurato e probabilmente poco amato. Una condizione data dalle lunghe ore in piena solitudine.
Per questo è bene ottimizzare la routine dedicandogli tempo di qualità e attenzioni, così da rendere meno pesante la solitudine domestica.
Vocalizzi, miagolii, richieste pressanti
Se al rientro a casa il gattino vi accoglie con una sequenza infinita di versi e miagolii forse vuole testimoniare il suo malcontento, e la voglia pressante di carezze.
Proseguendo a lungo con la ramanzina vocale aggiungendo soffiate e vocalizzi particolari che potrebbero risultare pressanti e stressanti.
E che potrebbero disturbare la tranquillità condominiale durante le assenze e gli impegni fuori casa. Del resto un gattino appiccicoso è un animale dipendente e poco autonomo.
Che fatica a vivere in casa da solo, che richiede spesso conferme ma che cerca anche di gestire la vita dell’amico umano.
Rimbrottandolo quando si sposta magari anche solo per accendere la TV, nel tentativo di manipolare le ore di presenza domestica.
La dipendenza dal proprietario si mostra anche attraverso una serie di richieste costanti, che siano cibo o carezze il piccolo riuscirà a guidare l’umano verso ciò che vuole.
Comandandolo in modo subdolo, magari mostrandosi estremamente affettuoso e presente, oppure impedendogli di fare ciò che vuole pure di dirottarne l’attenzione.
Come già anticipato è importante cercare di ridurre questo attaccamento morboso per non favorire derive comportamentali, che possano condurre a una dipendenza totale.
Una costante nei gatti che hanno vissuto esperienze difficili, di separazione e abbandono, traumatiche e molto sofferte.
In alcuni casi un gattino appiccicoso potrebbe anche nascondere problematiche fisiche che necessitano di cure mediche, una condizione di sofferenza che cerca di comunicare in questo modo.
Potrebbe rivelarsi molto utile una visita di controllo così da fugare ogni dubbio.
Emozioni e sofferenza in un gattino troppo dipendente
La presenza costante di Fufi potrebbe indicare anche altre problematiche ma di natura emotiva, ad esempio il piccolo non ha un buon rapporto con gli ospiti e gli estranei.
Presenze casalinghe che vive con vero terrore tanto da nascondersi oppure sedersi direttamente sui piedi o sulle gambe del proprietario, alla ricerca di protezione.
Se invece non gradisce l’uscita dell’amico umano dalla dimora cercherà di dimostrarlo assumendo un atteggiamento mesto, lacrimevole e corredato da miagolii strazianti.
Oppure iniziando a strofinarsi contro le gambe dell’amico umano, magari allungando le zampe per cercare un contatto e per convincerlo a rimanere a casa.
Purtroppo l’ansia da separazione è molto presente nei gatti, ma anche nei cani, costretti a rimanere soli a lungo.
Animali che hanno vissuto sulla loro pelle la solitudine e il dolore di non ricevere amore, e per questo ora non vogliono più rinunciarvi.
Per quanto simpatico e commovente un gattino appiccicoso ha bisogno che qualcuno lo guidi verso un atteggiamento più rilassato, meno dipendente.
Una correzione importante che gli permetterà di crescere più serenamente senza patire l’assenza dell’amico umano. Per questo è necessario dedicargli del tempo di qualità durante la presenza casalinga.
Con giochi e attività da condividere, coccole e attenzioni, vere e proprie sessioni di affetto utili a rasserenare il suo animo.
Abbassando così la sua ansia e lo stress, migliorando il suo comportamento in funzione di un’interazione più fluida e costruttiva.
Che gli consenta di sviluppare un atteggiamento più indipendente e autonomo senza patire la lontananza quotidiana dell’amico umano. Per il bene del loro amore e della loro convivenza.