Gattino abbandonato dalla madre, perché succede e cosa fare
Cosa fare se trovate un gattino abbandonato dalla madre? Ecco tutti i suggerimenti utili per prendersi cura di un cucciolo di gatto.
Trovare un gattino abbandonato dalla madre è un avvenimento piuttosto frequente, soprattutto per chi vive in campagna. In alcune condizioni particolari, è la stessa mamma ad abbandonare i suoi gattini, bisognosi di cure e di attenzioni. Cosa fare, quindi, se sentite un miagolio forte e trovate un cucciolo di gatto completamente da solo?
Le risposte sono tante, ma siamo certi che la maggior parte di voi lo prenderebbe con sé senza pensarci troppo. E anche in questo caso, dovete stare attenti a comportarvi nel modo più corretto possibile per la salute del piccolo. Se avete qualche dubbio sul da farsi, ve lo chiariamo noi in questo articolo.
Perché la mamma abbandona i gattini?
Le ragioni per cui una mamma abbandona i suoi piccoli possono essere molteplici. Generalmente, la madre decide di lasciare un cucciolo quando percepisce che è malato e che non riuscirà a vivere troppo a lungo.
In questo caso, può succedere che abbandoni un gattino per prendersi cura al meglio del resto della cucciolata. Altre volte, invece, l’abbandono può dipendere dallo stato di salute della madre, troppo debole in conseguenza del parto.
Sarà la stessa mamma, allora, ad abbandonare i suoi gattini perché non si sente in grado di prendersene cura. Ci sono anche motivazioni più pratiche quanto all’abbandono. A volte, ad esempio, una gatta può decidere di lasciare alcuni dei suoi piccoli perché non ha abbastanza latte per tutti quanti.
Sceglierà così quali allontanare, e terrà con sé quelli che vuole crescere. Altre volte, invece, è l’intervento di estranei ad innescare questo meccanismo. Se qualcuno tocca un gattino nelle sue prime settimane di vita, la mamma potrebbe decidere di abbandonarlo perché percepisce un odore estraneo. La gatta si trova a non riconoscere il cucciolo come membro della sua famiglia e lo allontana. Ecco perché spesso si consiglia ai proprietari di felini di non toccare la cucciolata nelle prime settimane, così da evitare un rifiuto totale di mamma gatta.
Gattino abbandonato dalla madre: cosa fare?
Capire perché un gattino è stato abbandonato non aiuta troppo a sapere cosa fare quando si trova un cucciolo lasciato dalla mamma. Cosa fare quindi se trovate un gattino sul ciglio di una strada o al di sotto di un albero? Anzitutto, assicuratevi che sia stato davvero abbandonato. Spesso la mamma si allontana per cercare del cibo o per distogliere l’attenzione di alcuni potenziali predatori, ma questo non significa certo che ha abbandonato i suoi cuccioli. Se notate che i gattini sono in buona salute e non miagolano, allora è molto probabile che non sia affatto stati rifiutati dalla madre.
Viceversa, se notate che il piccolo non si presenta in uno stato di salute buono e continua a miagolare chiedendo aiuto, allora vi trovate di fronte ad un gattino che ha bisogno di aiuto. Cosa fare quindi? Anzitutto, non avevi prendere del panico. Cercate di avvicinarvi al piccolo e di prenderlo per portarlo a casa con voi. Una volta che siete in un ambiente tranquillo, dovrete cercare di capire se il piccolo è in età da svezzamento o meno. Se non siete esperti di felini, vi consigliamo di chiedere l’aiuto del veterinario, in modo che possiate far visitare il cucciolo e capire come comportarvi nei suoi confronti.
Cosa dare da mangiare al gattino?
Capire quanto ha il piccolo è di fondamentale importanza per organizzare la sua alimentazione. Sei si tratta di un gattino di più di un mese, già svezzato, allora potete provare a dargli da mangiare crocchette o scatolette per gatti. Tenderà a preferire la seconda opzione, ma ci sono anche alcuni cuccioli che non disdegnano affatto il cibo secco.
Ben diverso è il comportamento da assumere nel caso di un gattino neonato, che ancora non è stato sottoposto allo svezzamento. In questo caso avrete bisogno dell’apposito latte per gattini, che potete acquistare tranquillamente in commercio. Dovrete fare molta attenzione alle modalità di somministrazione: il latte deve essere sempre somministrato attraverso il biberon, in modo tale da evitare che gli vada di traverso. I gattini neonati devono mangiare poco e spesso, per cui somministrategli latte tiepido ogni due ore, sia di giorno sia di notte. Man mano che il piccolo cresce, potete dilatare il tempo tra una poppata e l’altra.
Per assicurarvi che la vostra alimentazione stia funzionando e il piccolo stia crescendo, pesatelo dopo ogni pasto, almeno nei primi giorni. Poi continuate a pesarlo almeno una volta al giorno, così da monitorare la sua crescita, contando che dovrebbe acquisire almeno 5 grammi al giorno. Dopo 3/4 settimane di vita, potete pensare di cominciare allo svezzamento del cucciolo. La soluzione migliore è quella di utilizzare le apposite mousse che si vendono in commercio. Vi serviranno per abituare il piccolo al consumo di cibo solido, anche spalmandogli un po’ della mousse in bocca. In questo modo, il gattino imparerà a masticare e lentamente si abituerà anche al cibo solido.
Gattino abbandonato dalla madre: come aiutarlo?
Prendersi cura di un gattino abbandonato non significa soltanto dargli da mangiare, ma anche avere cura di alcuni dettagli importanti. Anzitutto, dovrete insegnargli a sporcare. In natura, la mamma leccherebbe il piccolo per portarlo a fare i suoi bisogni. Se davvero volete fare le sue veci, allora dovrete massaggiargli la pancia dopo mangiato, così da favorire lo svuotamento di intestino e vescica. Mettete il piccolo a pancia in giù, sollevategli la codina con una mano e, aiutandovi con un batuffolo imbevuto di acqua tiepida, massaggiategli delicatamente l’area anogenitale per indurre lo stimolo. Generalmente, i gattini non hanno grossi problemi ad abituarsi (specie con la pipì), ma se notate che il piccolo non evacua nulla per più di 24 ore, allora vi consigliamo vivamente di portarlo dal veterinario per poter trovare una soluzione adatta a questo problema.
Dopo che il piccolo ha mangiato ed ha fatto i suoi bisogni, dovrete metterlo a dormire, proprio come fareste con un neonato. Allestite una cuccia che sia comoda e fate attenzione a coprirla con un panno per assicurargli il giusto buio, perché il ritmo sonno-veglia è molto influenzata dalla luce nei gatti più piccoli. Il gattino si sveglierà comunque quando ha fame. Se non dovesse farlo, pensateci voi, perché è importante che mangi ogni due ore per poter cominciare ad acquisire peso.
Se si tratta di un gatto molto piccolo, assicuratevi di tenerlo al caldo, perché i gattini non sono autonomi nel mantenimento della temperatura nelle prime tre settimane di vita. Cercate quindi di preparargli una cuccia che sia rivestita con tappetini assorbenti e coperte, così da creargli un ambiente caldo ed accogliente. Spetta a voi monitorare la temperatura del cucciolo, per assicurarvi che rimanga attorno ai 38 gradi circa. Inoltre, dovrete controllare che la cuccia sia sempre pulita: cambiate tappetini e coperte se necessario, così da evitare che ci siano tessuti umidi che possono creare problemi al piccolo. Anzi, se notate che il gattino si sporca, cercate di pulirlo utilizzando un asciugamano umido, oppure lavandolo con acqua tiepida e poi asciugandolo attentamente (anche con l’aiuto del peon, se necessario).
Queste sono alcune delle accortezze che dovrete seguire se volete davvero prendervi cura di un gattino abbandonato dalla madre. Sarà un’esperienza unica, ma richiederà davvero il vostro impegno e la vostra pazienza massimi. Assicuratevi di averne prima di prendere un cucciolo abbandonato e di riportarlo a casa con voi.