Gattini, quando castrarli? Tutte le domande comuni e le risposte

Se decidiamo di prendere un felino in casa con noi, è anche importante capire come gestirlo e farlo stare bene. Ci sono alcune cose che vanno prese in considerazione fin dalla tenera età. Ad esempio, i gattini: quando castrarli? Vediamo qualche dettaglio su tale operazione.

Cosa significa prendere un cucciolo

piccolo gattino che scorrazza

Decidere un cucciolo di gatto da prendere con noi da far diventare parte dell’ambiente casalingo è una scelta molto seria da prendere. Quando si vuole accogliere un animale domestico, di qualunque specie, è bene avere chiara una cosa: bisogna prendersene cura, come fosse fin da subito un effettivo membro della famiglia!

Se non si è disposti a fare ciò, è consigliabile non avere animali in casa. Essi hanno bisogno di costanti cure e attenzioni. Questo non vale solo per farli vivere bene, in salute e creare un ambiente favorevole e adagiante, ma anche perché se lo meritano!

Tutto l’amore e l’affetto che sanno darci varranno sempre la pena. Noi quindi dobbiamo metterci in testa che diventare padroncini di un gattino (come qualunque altro cucciolo) è un grande impegno, serio e che dura tutta la vita!

Se scegliamo di prendere un cucciolo di gatto, ciò che dobbiamo considerare è una serie di aspetti importanti da cui non si può ovviamente prescindere. Oltre a dargli e offrirgli tutte le cure necessarie al buon sostentamento, è importante prendere in considerazione un’ipotesi: la castrazione.

Se si tratta allora di gattini, quando castrarli? Spesso questa operazione viene vista di cattivo occhio, perché comunemente si pensa che possa essere invasiva e causare danni, anche permanenti, nel cucciolo. In realtà, non è niente di così spaventoso: anzi, spesso può essere la giusta soluzione per la buona salute del piccolo gattino.

La domanda a cui cercheremo di rispondere in questo articolo è: gattini, quando castrarli?

Gattini, quando castrarli?

gattini quando castrarli

Il periodo migliore per decidere quando castrare i gattini maschi è intorno al sesto mese di vita. Al massimo di può raggiungere il decimo, ma sarebbe meglio non andare oltre questo limite di tempo. Già dal sesto mese in poi il cucciolo di gatto comincia ad avere i primi stimoli e ad andare in calore: scoprire cosa significa avere gli ormoni sviluppati implica una difficile gestione dell’animale! È meglio allora partire prevenuti!

Se al sesto mese i testicoli saranno completamente discesi, è possibile contattare il veterinario e prendere un appuntamento per fare l’operazione. Non facciamoci spaventare dalla paura: è molto più semplice di quello che comunemente si pensa! Quindi alla domanda: “gattini, quando castrarli?” la risposta più giusta sarà “circa al sesto-settimo mese”.

Questo tipo di interventi sono comunissimi e non invasivi, quindi il nostro cucciolo di gatto non subirà grosse conseguenze. Il giorno stesso che sarà fatto l’intervento, il piccolo potrebbe essere un po’ giù di morale, ma tutto è assolutamente normale! Spesso si usa addirittura l’anestesia locale, quindi il problema si riduce ancora di più! Non c’è bisogno di avere paura.

Gattini: quando castrarli? Perché così presto?

gattino con sguardo furbetto

Gattini: quando castrarli? O meglio: perché così presto? Come già accennato sopra, prendere un gattino in casa (come qualsiasi altro animale) è un impegno grande che richiede molto sforzo. Se siamo amanti degli animali, però, non sarà un problema né ci costerà nulla seguire dei percorsi per far star meglio i nostri amici.

Perché un gattino va castrato in tenerissima età? La risposta è molto semplice: già al sesto mese di vita inizia a diventare adulto. Questo significa dunque che i suoi ormoni sono già pronti per esplodere e farlo sentire a proprio agio di fronte all’idea dell’accoppiamento! In poche parole: sta andando in calore!

Nel farlo, spesso non riesce a gestire i suoi istinti, quindi urinerà in ogni posto possibile della casa, senza farsi scrupoli. Anche perché vuole necessariamente marcare il territorio!

Questo lo farà sentire non solo padrone di quegli spazi, ma anche forte e superiore di fronte sia a qualunque altro animale presente in casa, sia alle gattine con cui ipoteticamente potrebbe accoppiarsi.

Dove sta allora il problema? È importante castrare i gattini prima che vadano in calore la prima volta, perché in questo modo si evita che marchino tutta casa spruzzando il loro odore di urina in ogni singolo angolo. Cosa succederebbe se non li castrassimo prima di farli andare in calore?

Il gatto che sente l’esigenza di accoppiarsi sparge il suo odore in tutta casa e nei luoghi lì intorno per far sapere alle gattine che lui è disponibile: è un modo per attrarle in quel posto dove lui è il “padrone” del territorio. Sappiamo, infatti, quanto i gatti siano degli animali fortemente territoriali!

Se gli lasciassimo fare pipì ovunque voglia e lo castrassimo dopo che sarà ormai iniziato tale processo, potremmo ritrovarci l’urina del gatto in giro per tutta casa, anche dopo l’operazione. Questo perché avviene?

Anche se questo non sarà più un simbolo per richiamare le gattine all’attenzione e al possibile accoppiamento, il fatto di urinare in giro per casa rappresenterebbe solo un modo di fare. Il cucciolo infatti, dopo aver riconosciuto l’odore della sua stessa pipì e, ricordandosi di averla già fatta in quell’angolino, continuerebbe sempre secondo questa linea, sentendosi giustificato nel farlo.

Ormai dunque diventerà un’abitudine difficile da cacciare via! Così è necessario e imprescindibile castrarlo prima che cada in “cattive” routine, soprattutto sgradevoli per noi: toglierli i testicoli prima del calore gli impedirà di provare l’ebrezza dello stimolo dell’accoppiamento.

Potrebbe sembrare una cosa barbara e terribile: in realtà, se non abbiamo intenzione di farlo accoppiare, è la cosa giusta da fare! Soffrirebbe ancora di più alla sola idea di avere lo stimolo di accoppiarsi ma di doverlo sopprimere!

Domande comuni: sì o no?

gattino che si rilassa

In cosa consiste la castrazione del gatto? Essa è un’operazione che rimuove i testicoli nel gattino maschio. Così facendo, vengono eliminati gli stessi ormoni, quelli che regolano il comportamento sessuale del gatto: di conseguenza, il desiderio sessuale o l’stinto d’accoppiamento vengono meno.

Come già sottolineato, se non abbiamo intenzione di farlo accoppiare, la castrazione è la scelte migliore da prendere! Se vogliamo evitare che lo faccia con chissà quale gattina, magari anche randagia, sarà la decisione migliore da prendere!

Togliendo i testicoli e così eliminando ogni stimolo forte, il gattino non proverà neanche frustrazione di fronte all’impossibilità di realizzare il suo desiderio bollente. È meglio castrarlo quando non è ancora andato in calore! Non conoscendo dunque cosa significhi sentire un tale stimolo, sarà più facile affrontare il post-operazione (che già di per sé non dà alcun problema).

Vediamo qualche domanda comune che i padroncini si pongono prima di prendere la decisione di castrare un gattino maschio.

  • Quanto è moralmente terribile togliere i testicoli ad un gattino, il quale vorrebbe solo accoppiarsi, come la natura comanda?
    • se vogliamo tenere il gattino in casa, sarà meglio castrarlo per evitare che si accoppi con gattine trovate durante le sue passeggiate
    • accoppiarsi con una gattina significa avere tanti cuccioli. A questo punto dobbiamo chiederci: possiamo tenere i piccoli? Abbiamo la possibilità di darli a qualcuno che li possa tenere e trattare come meritano? Valutiamo in base a tutto ciò
    • la castrazione significa impedire al gattino maschio di vivere una vita naturalmente? Se il cucciolo abita in casa con noi e vive una vita da appartamento, avrà tutti i dovuti confort senza avere nessun problema di altro genere

In base a questi fattori, la castrazione non deve essere vista come qualcosa di orribile.

  • Il gatto castrato ha ancora lo scroto! Com’è possibile? L’intervento non è andato a buon fine?
    • La castrazione interviene sull’asportazione dei testicoli, ma NON dello scroto. Quest’ultimo, che riguarda, per capirci, la sacca che contiene i testicoli, rimane attaccata al corpo del micio, senza più avere nulla dentro. Rimanendo nella stessa posizione, non darà alcun fastidio al gattino, anzi dopo la castrazione esso avrà delle dimensioni anche più piccole rispetto a quelle normali. Non provocherà alcun problema o fastidio!
  • La castrazione provoca dei danni alla salute fisica e psicologica del mio amico felino?
    • Assolutamente no. Nessun danno alla salute, tanto meno danni permanenti. Questa operazioncina non influenza in modo negativo né la psiche, il carattere, il temperamento, né lo star bene del suo organismo
  • I punti? Quanto devono restare? Quando possono essere tolti senza creare problemi?
    • In teoria, la castrazione di un gattino maschio non richiede i punti di sutura, in quanto è un’operazione facile che la maggior parte delle volte non prevede complicazioni. Il veterinario, però, può decidere, in casi particolari, se metterli oppure no.
  • Come si fa a gestire la convalescenza di un gatto appena castrato?
    • In realtà non è difficile affrontare la convalescenza di un gattino castrato: tutto quello che noi padroncini dovremo fare sarà controllare che non si lecchi la ferita! Nient’altro, a meno che non ci siano delle esigenze particolari di cui ci informerà il veterinario. Monitorare il comportamento del gatto riguardo la sua ferita è importante. Così facendo potremmo evitare che se la infetti, che si gonfi e perda sangue. Nel caso in cui dovesse aprirsi, contattiamo il medico prima di agire

Conseguenza dell’operazione

gattini quando castrarli

I nostri gattini, quando castrarli? Di questo già abbiamo detto. Ora però ci chiediamo: di fronte ad un cucciolo così tenero, dolce e piccolo, come possiamo prendere tale decisione? Quali potrebbero essere le conseguenze di tutto questo? E gli effetti collaterali? Cosa possiamo fare per aiutarlo?

Come già affermato, per evitare che il nostro gatto urini su ogni mobile della nostra casa e rovini tutto con spruzzi di pipì costanti, la castrazione è la soluzione giusta! Ma cosa comporta tutto questo? Vediamo qualche informazione.

NON è un intervento pericoloso! NON comporta nulla di grave, come invece comunemente si pensa!

Dopo la castrazione, anzi, il nostro piccolo amico avrà qualche ora, forse un giorno intero, in cui si sentirà un po’ strano e giù di morale, ma tutto passa velocemente!

Il suo pelo risulterà molto più fluido, lucente e liscio, il suo carattere non subirà alcun tipo di cambiamento.

L’unica nota negativa potrebbe essere una leggera tendenza all’ingrasso. Questa però è una cosa assolutamente risolvibile! Ma non scordiamoci di un fatto. I gattini quando si castrano? In tenerissima età! Questo andrà a nostro vantaggio: fin da piccolissimi, potremmo insegnare loro a mangiare le giuste dosi di cibo, senza mai esagerare. Dovremo essere noi bravi, dunque, a gestire le porzioni e fare in modo che siano piccole ma di qualità.

Perché questa fame improvvisa? Il gattino, non avendo più gli stimoli sessuali forti che rallegravano le sue giornate, dovrà imporsi qualche altro obiettivo nelle sue giornate: il cibo!

Spesso, è questa la “causa” dell’aumento della fame: mangiare bene gli permetterà di essere appagato. Fare dunque attenzioni al cibo da dargli è un consiglio per aiutarlo a crescere sano e non diventare obeso.

Non si farà problemi, infatti, a chiederci da mangiare: gli occhi dolci, la furbizia e un buon modo di convincimento fatto di amore e coccole. saranno i suoi lasciapassare! Non facciamoci MAI intenerire troppo: pensiamo che dargli il cibo nella giusta dose è la cosa migliore per il suo star bene.

Un elemento che non va assolutamente sottovalutato è quello della qualità del cibo. Essa deve sempre essere alta e ottima, a prescindere dalla castrazione. Avere un animaletto in casa di cui prendersi cura implica concedergli sempre il meglio.

Un gattino castrato, però, ha bisogno ancora di più del giusto fabbisogno nutrizionale per crescere sano e in salute. Sicuramente il consiglio migliore è quello di chiedere al veterinario quale cibo sia meglio presentare ad un cucciolo di così tenera età, appena uscito da una piccola operazione come la castrazione.

Senza gli istinti sessuali, il gattino sarà anche più calmo, rilassato e anche più disponibile nell’entrare in confidenza con noi padroncini e con altri gatti.

Quella sorta di aggressività che caratterizza il gattino in calore che ha bisogno di sfogare i suoi istinti verrà meno: il nostro piccolo amico sarà dolcissimo e affettuoso (generalmente è così, ma qualche carattere più particolare c’è sempre!).

Sicuramente sarà più pantofolaio, perché sentendo meno stimoli, avrà anche meno voglia di scorrazzare libero nel giardino. L’avventura non sarà più la sua priorità, anzi preferirà sicuramente raggomitolarsi sul divano o sulla cuccetta piuttosto che andare alla ricerca di gattine con cui accoppiarsi.

Se dovesse decidere di farsi una passeggiata all’esterno, sarà molto più rilassato anche nei confronti degli altri gattini o animali. Non cercherà litigi, non si azzufferà con gli altri maschi per le gattine in calore con cui accoppiarsi: potrà solo che farsi nuovi amici.

Per non parlare dell’odore di pipì che sicuramente cambierà! Se decidiamo di castrarlo poco dopo il suo sviluppo, cioè dopo che avrà già cominciato a urinare per casa, troveremo un grande sollievo vedere come l’odore di pipì svanirà, almeno per noi!

Il fatto che non farà più urina in ogni luogo della casa sarà una sensazione di benessere per il nostro naso, al quale non arriverà più quel fetore terribile. Badiamo bene però che l’olfatto del gatto è molto più sviluppato del nostro: lui potrebbe sentire lo stesso il richiamo del suo stesso odore!

Continuerebbe così a fare pipì in giro per casa, anche se in modo assai minore rispetto a prima. Dunque, in conclusione: i gattini quando castrarli? La risposta giusta sarà: appena possibile!

 

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