Gattini non ce la fanno: esche avvelenate
Questi gattini non ce l'hanno fatta, sono morti dopo atroci sofferenze per aver ingerito delle esche avvelenate
I modi con cui l’essere umano riesce ad essere spregiudicato e senza una morale sono davvero moltissimi. E purtroppo, molto spesso, a pagarne le conseguenze sono i nostri amici pelosetti, che si trovano ad essere vittime della cattiveria. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Gallipoli che sono giorni che combattono contro una persona ancora dal volto ignoto. Che usa mettere delle esche avvelenate lungo le vie della città. I gattini purtroppo non ce la fanno, dopo aver ingerito queste sostanze, e muoiono dopo atroci dolori. Purtroppo siamo qui a raccontarvi questa storia, non perché ci piace, ma perché atti crudeli come questo vanno denunciati e vanno perseguitati. In modo che non accada mai più, da nessuna parte. Che un piccolo gattino innocente debba rimetterci la vita per la cattiveria di una sola persona.
A denunciare il fatto sono sia animalisti, sia volontari, dei gattili e dei canili vicini, sia i normali abitanti della zona. Che si rendono conto che i gattini non ce la fanno più e continuano a morire per l’ingestione di queste esche. Si dice che oltre alle esche avvelenate siano presenti in zona anche spugne fritte, che diventano velenose per i gattini. E inoltre, a peggiorare il quadro, già molto brutto di per se, è la consapevolezza che dentro queste esche avvelenate ci siano anche dei pezzi di vetro.
Questi ultimi fanno in modo che se un povero pelosetto riesce a sopravvivere al veleno, le ferite all’interno della bocca non gli permetteranno più di nutrirsi adeguatamente, e morirà comunque. Ovviamente cerchiamo di diffondere queste notizie in modo che si sappia in giro cosa sta succedendo. E che, se qualcuno dovesse vedere qualcosa di anomalo, denunci subito alle autorità competenti. Questo è ciò che, giustamente, dicono i volontari che si occupano da anni dei nostri amici pelosetti.
Le volontarie e i volontari fanno sempre di tutto per cercare di rendere la vita migliore ai nostri amici randagi, che non hanno una famiglia. E vederli morire per questi atti crudeli e senza senso è davvero un peccato oltre che una sofferenza inaudibile. Speriamo che chi sia responsabile venga preso al più presto, e che possa pagare per gli errori che ha commesso.
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