Gattini che combattono tra loro: i motivi e come fare per fermarli
Se abbiamo più amici a quattro zampe in giro per casa e notiamo che i gattini combattono fra loro, anche in base al grado di litigio, dobbiamo intervenire
Non sempre i felini vanno d’accordo, non è raro infatti sorprendere i gattini che combattono fra di loro. Individuare la causa e il possibile rimedio è importante per impedire che si facciano male e per garantire il quieto vivere a tutti gli attori in gioco, bipedi e quadrupedi presenti in casa.
Adottare un amico a quattro zampe è un grande atto d’amore, per il felino e per noi che avremo una vita stravolta in meglio, ma adottarne due è ancora meglio. Questo soprattutto se ci capita, magari per lavoro, di stare molto tempo fuori casa. Due gatti infatti si tengono compagnia a vicenda, non si annoiano e non soffrono la solitudine.
Qualche ostacolo iniziale
Non sempre la convivenza tra felini è subito ottimale. Due gatti che combattono sono quasi la norma, tutto dipende da come lo fanno: si tratta di un gioco innocuo o rischiano di farsi male? In questo ultimo caso dobbiamo intervenire prima che succeda qualcosa di grave.
Intanto, come prima cosa, soprattutto se i due mici non fanno parte della stessa cucciolata e hanno età ed esperienze di vita differenti, dobbiamo fare in modo che le presentazioni avvengano nei tempi e nei modi corretti. In un ambiente neutro, dove nessuno si senta minacciato e ci siano dei luoghi in cui entrambi possano rifugiarsi. Fondamentale, poi, è rispettare i tempi e i caratteri di tutti e due.
Piacere, mi chiamo Miao!
Se abbiamo deciso di portare a casa un nuovo amico a quattro zampe, magari salvandolo da una vita in rifugio passata all’interno di una gabbia, facciamo attenzione che quello già presente lo accetti di buon grado.
I gattini che combattono lo fanno per una questione territoriale. Una new entry in casa rappresenta una minaccia in termini di spazi e di coccole. Fino al giorno prima Miao I pensava di avere tutta casa e i componenti della famiglia tutti per sé e poi, improvvisamente, arriva Miao II a minare la tranquillità casalinga. Questo è quello che gli passa per la testa.
Niente paura, dobbiamo essere bravi a gestire le presentazioni e lasciare che – se nessuno dei due è in pericolo – stabiliscano da soli chi è il gatto alfa della casa. È tutta una questione di gerarchia, ecco perché è caldamente consigliata una introduzione graduale.
La tecnica migliore
Se abbiamo a che fare con due gattini che combattono, non dobbiamo fare altro che aiutarli a imparare a convivere senza che abbiano la sensazione di essere una minaccia l’uno per l’altro. Questa tecnica è indicata sia nei casi in cui a essere aggressivo è solo uno dei due, sia se lo sono entrambi.
Per prima cosa separiamo i felini che litigano. Destiniamo al nuovo arrivato una stanza completamente per sé, completa di tutto il necessario: ciotole per acqua e cibo, giochi che lo facciano distrarre e la lettiera ovviamente. In questo modo le acque si calmeranno e potremo procedere con una conoscenza graduale.
Durante la prima settimana, l’unico contatto deve avvenire attraverso la porta chiusa: entrambi batteranno le zampe su di essa e cominceranno a capire con chi hanno a che fare.
Poggiamo un asciugamano pulito in entrambe le stanze in cui si trovano Miao I e Miao II e lasciamo che lascino sopra i rispettivi odori. A questo punto, scambiamoli e facciamo sì che si ‘annusino’ a distanza. È consigliabile fare questa operazione una o due volte al dì per sette giorni.
Quando possibile, poi, cerchiamo di fare esplorare a un gatto la stanza dell’altro e viceversa. In questa maniera si abitueranno gradualmente alla presenza reciproca senza il rischio che si facciano del male.
La fase due
Dopo la prima settimana, per qualche ora nei due o tre giorni successivi, facciamo entrare i felini ognuno nel proprio trasportino e chiudiamo la griglia di accesso. Poniamoli uno di fronte all’altro, a distanza di un metro, e permettiamo loro di scrutarsi, di conoscersi anche visivamente.
Non allarmiamoci se si soffiano o si ringhiano, passerà. Piano, piano cerchiamo di avvicinarli. A questo punto sono pronti per incontrarsi, mettendo i trasportini nella stessa stanza e facendoli uscire tenendoli sempre d’occhio. Dobbiamo essere pronti a intervenire se la situazione diventa pericolosa per l’incolumità di uno di entrambi.
Potremmo assistere a diversi tipi di reazione. I gattini che combattono fra loro è un’eventualità, altrimenti potrebbero nascondersi o semplicemente soffiarsi. Se la situazione diventa critica, separiamoli distraendoli con dei giochi e conduciamoli di nuovo nel trasportino. Aspetteremo il giorno dopo per riprovare. Prima o poi raggiungeremo l’obiettivo.
E se i gatti non vanno più d’accordo improvvisamente?
Se i nostri amici a quattro zampe, già conviventi da un po’, cominciano a litigare da un giorno all’altro senza un motivo apparente, dobbiamo individuare la causa: possiamo essere certi che ci sia.
Le ragioni possono essere tante e di varia natura, consultiamo il nostro veterinario di fiducia ed escludiamo insieme a lui eventuali problemi di salute. Se non troviamo una ragione organica, potrebbe dipendere da una questione comportamentale e il contributo di un etologo esperto potrebbe fare la differenza.
Operazione chirurgica o visita dal veterinario
I gattini che combattono fra loro non è raro che lo facciamo al ritorno da una visita veterinaria o dopo un intervento chirurgico. È l’odore differente, il più delle volte, a destabilizzarli. Non dimentichiamo infatti che è anche e soprattutto attraverso l’olfatto che comunicano tra loro e, se qualcosa cambia, potrebbero iniziare a litigare.
Per ovviare al problema, potremmo decidere di portarli entrambi dal veterinario o lasciare per mezza giornata il gatto che ha fatto la trasferta in una stanza a parte, il tempo che gli odori tornino quelli di sempre. Questa ultima soluzione è consigliata soprattutto se uno dei due – magari quello reduce da un’operazione – non è in grado di difendersi da eventuali attacchi.
Lo stress
I gattini che combattono fra loro potrebbero farlo a causa dello stress. Si tratta, infatti, di animali molto abitudinari e ogni fattore esterno imprevisto può diventare causa di ansia e nervosismo. Tra le possibili cause scatenanti di uno stato d’animo del genere ci sono:
- Un viaggio più o meno lungo;
- Un nuovo amico a quattro zampe in giro per casa;
- Una nuova persona nel proprio habitat;
- Il trasloco in una nuova casa;
- Il rientro a casa da un viaggio.
Come il nostro amato Miao possa reagire a eventi del genere non è prevedibile, l’unica cosa che possiamo fare è cercare di preservare la sua routine il più possibile.
Eventuali patologie
Quando gli animali stanno male, i felini in special modo, tendono a nascondersi e a nascondere eventuali sintomi. Se notiamo un comportamento schivo e anomalo, chiamiamo subito il veterinario di fiducia e valutiamo insieme a lui l’eventualità di una visita di controllo. In genere più la malattia è grave, più il gatto tende ad adottare comportamenti di questo tipo.
Oltretutto, se a essere malato è il gatto alfa, gli altri esemplari che convivono con lui potrebbero iniziare a contendersi il posto che sta per essere liberato. Ecco allora i gattini che combattono. Avere un buon rapporto bipede-quadrupede, saper leggere il linguaggio del corpo di Miao e notare eventuali cambiamenti può fare la differenza e si potrebbe arrivare a una diagnosi tempestiva che gli salvi la vita.
Personalità conflittuali a confronto
Gli animali sono molto più simili di quanto immaginiamo agli esseri umani. Anche loro hanno le proprie personalità e non sempre riescono a combaciare per dare vita a un rapporto sereno. Per quanto ci si possa sforzare e delineare un ambiente confortevole e favorevole alla socializzazione, ci sono gatti che non andranno mai d’accordo fra loro. Niente paura, però, nella maggior parte dei casi è solo questione di tempo.
Forse abbiamo un amico a quattro zampe più vivace di un altro, magari perché è più giovane e attivo; o ancora siamo di fronte a due gattine che non riescono proprio a fare amicizia, qualsiasi siano le condizioni. Ecco qualche piccolo consiglio che potrebbe tornare utile:
- Destinare spazi diversi e ampi a ciascuno di essi;
- Dare attenzioni particolari e mirate a ciascun esemplare;
- Cercare di distrarli con i giochi (ce ne sono alcuni studiati ad hoc per questo tipo di problematiche);
- Nel caso di litigi che mettano a repentaglio l’incolumità di uno o di entrambi, separiamoli di notte o quando non siamo presenti in casa.
Questi sono tutti accorgimenti che, a lungo andare, potrebbero aiutarci a risolvere il problema o a trovare un modo perché la convivenza sia accettabile da parte di tutti gli attori in gioco. È necessario avere solo un pizzico di pazienza e pensare che lo stiamo facendo per fare in modo che si stia tutti sereni.
Litigi per questioni territoriali
I gattini che combattono fra loro, molto spesso, lo fanno per problemi di natura territoriale, perché sentono invasi i propri spazi. Anche in questo caso ci sono dei rimedi per limitare al minimo i litigi o, addirittura, annullarli.
Prima di tutto facciamo in modo che ogni micio abbia la propria lettiera personale, che mangino in ambienti diversi e che possano riposare in stanze differenti. Come già precedentemente detto, se gli scontri diventano pericolosi la separazione è d’obbligo per evitare lesioni anche di una certa entità.