Gattini, a che velocità crescono? Cosa sapere sullo sviluppo di Micio
Decidiamo di prendere un amico felino ma non sappiamo nulla di lui? Come lo possiamo aiutare a vivere una vita felice, sana e in perfetta salute? Vediamo qualche dettaglio sui gattini, a che velocità crescono e cosa fare per aiutarli a sviluppare tutto il necessario per una splendida vita da adulti.
Gattini: a che velocità crescono? Ecco le fasi
Quando prendiamo un gattino in casa, soprattutto se è la prima volta che decidiamo di avere un amico a 4 zampe nell’ambiente domestico, dobbiamo assicurarci di sapere qualche piccola informazione.
Ad esempio: i gattini, a che velocità crescono? Come facciamo a capire quando diventano adulti e perfettamente autonomi? Vedremo di seguito qualche dettaglio sul loro sviluppo e sulla crescita di questi simpatici esserini.
Quando un felino diventa adulto? Un gattino è da considerare completamente indipendente all’età di circa un anno (anche se ovviamente può anche dipendere dai casi specifici, razze, indole e simili).
Il primo anno sicuramente è quello più importante, che porta più cambiamenti e dà la possibilità di sviluppare tutti gli organi, le ossa, i muscoli e di forgiare il temperamento del cucciolo.
Come si svolge dunque questo primo approccio alla vita? Vediamo le fasi principali della “infanzia” di un piccolo gattino.
Gattino cucciolo: le prime settimane
Esattamente come succede per un neonato, anche i gattini appena nati hanno bisogno di mille cure, tantissime attenzioni e soprattutto della presenza costante e continua della mamma. Lei sarà il modello di vita, colei che insegnerà al suo piccolo tutto quello che c’è da sapere per vivere e sopravvivere.
Cosa viene spontaneo fare ad un felino appena nato? Cercare il sostentamento. Essenziale dunque è la presenza di mamma-gatto, poiché solo grazie a lei il cucciolo riuscirà a trovare le prime forze necessarie per affrontare le giornate.
Anche se il cucciolo di gatto per i primissimi tempi della sua vita terrà gli occhi completamente chiusi, non riuscendo ad osservare il mondo in alcun modo, sarà perfettamente in grado di trovare le mammelle e poppare.
Questo ci fa capire fin da subito quanto i sensi dei felini siano assolutamente sviluppati già dalla tenerissima età. Ovviamente, sarà comunque la mamma ad indirizzare i figli verso le sue mammelle, per dar loro la possibilità di nutrirsi.
La sostanza nutritiva che assume il gattino cucciolo nelle prime settimane di vita, dunque, è il latte, ma non un latte qualunque: quello che esce dalle mammelle della mamma. Questo tipo di latte è pieno di colostro, un importante sostanza nutritiva che permette la crescita e lo sviluppo perfetto di ogni singolo aspetto dell’organismo del cucciolo.
In mancanza di latte o in assenza della mamma, si può provvedere con l’utilizzo di latte artificiale. Per scegliere che tipologia, che marca e in che quantità, si può contattare il veterinario per avere dei consigli sicuramente più consoni, utili e funzionali.
Verso la fine della prima settimana, il piccolo proverà ad aprire gli occhi, sempre con molta difficoltà, tentando di osservare il mondo che lo circonda, pur non potendolo ancora esplorare.
I 7-8 giorni dopo la nascita del piccolo, si stacca il cordone ombelicale e il cucciolo inizia a capire di essere in un mondo che non è più il pancione della sua mamma. Aprendo pian piano gli occhi, comincia a percepire gli stimoli esterni, con molta calma e con tutta la dovuta tranquillità necessaria.
È fondamentale questa prima settimana anche per lo sviluppo del suo corpo: il piccolo prende peso piano piano, grazie al sostentamento dato dal colostro e dal latte materno.
A questo punto, quindi, noi avremo un compito importante. Dovremo tenere sotto controllo il peso corporeo del nostro piccolo amico, assicurarci che mamma-gatto gli permetta di mangiare come meglio dovrebbe per crescere forte e sano.
Dopo 15 giorni circa, le zampe si sono rinforzate abbastanza da provare a far tenere il cucciolo QUASI in piedi. Se il cibo è stato dato nel modo corretto, le ossa e i muscoli avranno la resistenza necessaria per cominciare a camminare. O almeno, provarci!
Fino al primo mese completo, l’attività preferita del felino ancora molto cucciolo è una sola: dormire! Gli occhi si aprono giusto qualche secondo, per poi richiudersi e far ricadere il cuccioletto, ancora con pochissime forze, nel sonno profondo.
Pian piano, spuntano anche i primi denti ed è in questo momento che arrivano i dolori. Esattamente come accade per i bambini, infatti, il fastidio provocato non è mai troppo divertente! Questi primi dentini che spuntano sono ovviamente quelli che vengono chiamati “da latte”: essi saranno sostituiti da quelli permanenti soltanto intorno al settimo mese circa.
Dai due ai tre mesi: cosa cambia?
Dall’entrante nel secondo mese in poi, invece il gattino svilupperà sempre di più il suo adattamento alla vita e al mondo esterno, cominciando anche a capire come funzionano le cose in modo appena più indipendente.
Le zampe adesso sono abbastanza robuste da sostenere il peso, benché ancora minimo, del cucciolo. Da ora in avanti, quello che più amerà fare durante le giornate è divertirsi: dopo aver scoperto cosa significa giocare, non vorrà più farne a meno.
I primi esemplari con cui ha a che fare, oltre alla mamma, sono i fratelli. Essi rappresentano i migliori amici e compagni di viaggio con cui affrontare le prime avventure di gioco, di caccia, di divertimento, di sfogo di energie e soprattutto di condivisione.
La socializzazione è un passo fondamentale per il gattino e la sua crescita. Solo se inizia fin da piccolissimo a rendersi conto di cosa significa entrare in contatto con gli altri esseri viventi, potrà diventare un gatto socievole, equilibrato e disponibile, una volta diventato adulto.
Questa è essenziale anche perché permette al cucciolo anche di superare molte paure. Essa lo invoglierà, inoltre, non solo a buttarsi in ogni situazione, ma anche a esplorare il mondo e scoprire tutto quello che è necessario sapere.
Il gattino è ancora molto buffo da osservare, perché i suoi movimenti spesso azzardati non sono ancora perfettamente stabili. Tutta la giusta sicurezza che serve per vivere in autonomia e in modo completamente indipendente si otterrà soltanto alla conclusione del primo anno di vita.
Dunque, a che velocità crescono i gattini? Si può affermare che sia tutto abbastanza proporzionato anche alla loro aspettativa di vita. Per un gatto che vive in media 12-14 anni, considerarsi già giovane adulto all’età di 1 anno è più che accettabile.
Se si volesse sapere qualche dettaglio o curiosità sui gattini e come educarli alla perfezione, si rimanda al link. Ovviamente, bisogna sempre considerare che non è soltanto la mamma la figura fondamentale per la tenera età del cucciolo. Anche noi padroncini abbiamo il nostro bel ruolo!
Cibo e alimentazione: quand’è ora dello svezzamento?
I gattini a che velocità crescono? Quando entrano nel mondo dei “grandi”? Si può sottolineare che un cucciolo di gatto fa il suo ingresso nell’età adulta già nel momento in cui inizia a distaccarsi dal latte per mangiare del cibo più consistente.
Fra la quinta e la settima settimana circa si può già cominciare lo svezzamento. In cosa consiste, in breve, questo passaggio fondamentale della vita dei piccoli gatti?
Esso deve avvenire assolutamente in modo graduale, altrimenti l’apparato digerente del piccolo gattino, ancora non perfettamente sviluppato, potrebbe risentirne.
Sicuramente, nelle prime fasi dello svezzamento, il gattino dovrà ingerire non soltanto cibo solido e consistente, ma continuerà anche a mandar giù il latte della mamma.
Ricordiamoci sempre, infatti, che ogni singolo cambiamento nella vita di un cucciolo DEVE necessariamente avvenire in modo GRADUALE.
Quale cibo possiamo dargli per farlo abituare alle nuove solidità? È importante considerare che i suoi dentini non sono ancora del tutto sviluppati, quindi è importante che il nuovo cibo, benché solido, rimanga comunque facilmente masticabile.
Chiedere al veterinario non è mai una scelta sbagliata: lui ci saprà consigliare il metodo giusto per svezzare il nostro piccolo amico.
Un punto importante a cui si può pensare è il seguente. Prendiamo ad esempio le crocchette: come potrà, un cucciolo che si è sempre nutrito succhiando il latte liquido, masticare del cibo così duro? La risposta è molto semplice: bagnare le crocchette con un po’ di acqua in modo da farle ammorbidire renderà il tutto molto più facile.
Comunque, tutto quello che c’è da sapere su come si mastica, come si ingerisce e anche come e quanto ci si idrata sono cose che solitamente vengono insegnate da mamma-gatto.
Lei, infatti, non solo svolge il ruolo di genitore e quindi di colei che nutre il suo piccolo, ma è anche il primo vero e concreto modello di vita. Dunque, il felino ancora molto piccolo sarà spinto ad imitare ogni singolo movimento di sua mamma: così facendo, imparerà come si sta al mondo.
Quello cui possiamo provvedere noi è prendere due ciotole, una per l’acqua e l’altra per il cibo e metterle in postazioni abbastanza comode. Il cucciolo, su suggerimento della mamma, scoprirà facilmente dove sono posizionati gli oggetti e, per associazione, capirà che quando ha fame, potrà trovare del cibo proprio in quell’angolino.
I gattini dunque a che velocità crescono? Si può affermare che tutto avviene in modo molto graduale, anche se in fondo la crescita di per sé è abbastanza rapida. Tutto questo, ovviamente, se teniamo sempre in considerazione l’età media di un gatto.
Lo svezzamento è un passaggio molto importante, nel quale noi avremo un ruolo da protagonisti. Viene allora da chiedere: cosa dobbiamo fare di così importante? Preoccuparci di scegliere il cibo di ottima qualità che abbia le sostante nutritive necessarie al buon sostentamento del cucciolo.
Potremo notare, poi, che il piccolino mangerà poco per volta ma molte volte al giorno. Questo perché il suo stomaco è ancora molto piccolo e tende a riempirsi molto velocemente.
Dunque, non preoccupiamoci se vediamo che Micio va verso la ciotola in continuazione. Certo è che se dovessimo notare un eccessivo incremento del peso, sarà il caso di contattare un veterinario e farci consigliare le specifiche dosi giornaliere, per evitare che si ingozzi per gusto e golosità.
A che ora arriva la vera età adulta?
Dunque, se i gattini crescono ad una velocità abbastanza sostenuta, viene spontaneo chiedersi: quando arriva l’età adulta? Come già sottolineato, si può ben dire che un cucciolo è adulto all’età di circa 1 anno.
Prima di arrivare a questo momento, c’è da considerare un altro piccolo dettaglio: vogliamo che il nostro amico si accoppi o no? In caso di risposta negativa, potremmo pensare, per il suo bene, alla castrazione o alla sterilizzazione (rispettivamente se l’esemplare è maschio o femmina). Al link qualche info a riguardo.
Una volta divenuto adulto, dunque, cosa cambia nella sua vita? Sostanzialmente, il cambiamento più grande è quello di poter vivere in modo completamente autonomo e indipendente da qualunque altro membro della famiglia, compresa la mamma.
Se fin da piccoli i gattini hanno investito sulla socializzazione, non sarà poi difficile farlo abituare anche alla presenza costante di un umano. La condivisione della casa, degli ambienti, degli spazi, in generale di una quotidianità è un passaggio molto importante per stabilire un bel rapporto col nostro piccolo amico.
Il suo organismo è ormai perfettamente formato e tutto è esattamente al suo posto. Ora può correre liberamente, scorrazzare come meglio riesce, divertirsi con i suoi fratellini, amici, parenti, amici umani. Potrà anche cominciare ad esplorare il mondo e scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo magico posto al di fuori della casa a cui è stato abituato.
Il gattino che entra in confidenza col mondo esterno, però, DEVE avere assolutamente tutti i vaccini necessari. Questi vanno fatti circa all’inizio dello svezzamento, ovvero fra la quinta e la settimana circa. Così facendo, il nostro cucciolotto sarà protetto da eventuali problemi che possono portare a gravi conseguenze.
Anche l’alimentazione subisce ora dei cambiamenti. Pian piano, essa potrà essere cambiata da quella per cuccioli a quella per adulti. Essa sarà ricca di proteine, grassi a sufficienza e minerali. Tutto questo è funzionale a dare al piccolo amico tutto l’occorrente per affrontare al meglio le giornate. Soprattutto, per sfogare le sue energie nell’attività che in assoluto preferirà: la caccia!
Quando scopre cosa significa dare libero sfogo alla sua indole da predatore, Micio si renderà conto che acciuffare prede, sottometterle (e a volte portarle come premio al suo padroncino) è ciò che più lo aggrada in assoluto.
Ecco quindi che all’età di circa 1 anno il gatto è ormai un giovane adulto, pronto ad affrontare tutto quello che concerne il mondo dei grandi.
Dal canto nostro, noi come suoi amici e anche parte della sua famiglia, potremo preoccuparci di rendere l’ambiente il più confortevole possibile. Così facendo, dandogli tutto il necessario a poter vivere in salute e felicità, lui si affezionerà a noi e stabilirà con noi un bellissimo rapporto di fiducia e amore.