Gattina rubata nel vicentino: era l’amica di un ragazzo speciale e la sua mamma fa un appello per riportarla a casa
Questa gattina è davvero speciale per questa famiglia è gli è stata portata via senza nessuna pietà
La pelosetta protagonista di questa storia non è una gattina come tante, lei aveva un ruolo davvero speciale nella sua famiglia ed è necessario che, chiunque sia stato a portarla via, la conduca di nuovo a casa. Infatti, lei è una gattina rubata nel vicentino di estrema importanza, leggiamo insieme chi è e quale è il suo ruolo.
La piccola gattina rubata, che potete benissimo vedere in foto, si chiama Agnese ed ha il mantello bianco e nero. La nostra amica a quattro zampe con i baffetti viveva insieme alla sua famiglia adottiva in una casa a Vicenza. Non voleva di certo andarsene perché lì svolgeva un lavoro molto importante.
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Infatti, il suo fratellone è un bambino autistico che ha trovato in Agnese la sua confidente e l’amica di una vita. Lo aiuta nel relazionarsi con la sua famiglia e con tutti gli altri bambini della sua età. Lo responsabilizza e gli fa capire come ci si deve prendere cura dell’altro.
Ma il ruolo di Agnese è anche molto altro; amica, confidente, sorella e compagna si giochi e di avventure. Per il bambino è davvero una figura di grande importanza. Inoltre, lei anche ha qualcosa di speciale perché affetta da nanismo. Insomma, la piccola è riconoscibile, anche perché ha un collarino verde sgargiante.
La famiglia di Agnese è convinta che chiunque l’abbia presa lo ha fatto sicuramente di proposito, perché al momento della sparizione il papà adottivo della gattina ha sentito un rumore. Proveniente proprio dal luogo dove la piccola stava dormendo e si stava rilassando in tranquillità.
Ora i suoi genitori adottivi stanno tappezzando la città di volantini e foto della pelosetta nella speranza che qualcuno la veda e la riconosca. Inoltre, sono in contatto con due associazioni animaliste, faranno di tutto per riavere indietro il loro piccolo gioiello.
La sua mamma adottiva, intanto, lancia un appello: “Chi l’ha fatto si metta una mano sulla coscienza e me la restituisca. Anche in anonimo.” E, noi, speriamo vivamente che la piccola torni a casa sua!
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