La gattina piange di notte e allerta un intero edificio. Vi raccontiamo “La saga di Marta”

Questa gattina di nome Marta ha allertato un intero edificio iniziando a piangere tutte le notti. E' seguito un lungo dibattito scritto a mano

Non c’è dubbio che la comunicazione tra gli esseri umani sia cambiata nel corso degli anni. Questo non è un invito a continuare a comunicare come facevamo anni fa, ma solo una scusa perfetta per ricordare quel tipo di comunicazione. Questa storia, di un gatto e degli inquilini di un vecchio edificio, vi accompagnerà a spolverare quel lontano ricordo oppure a scoprirlo se siete lettori più piccoli.

biglietti nel vecchio edificio

Un utente dei social network di nome Santasticoo ha condiviso sui suoi profili un post in cui racconta una storia a dir poco avvincente avvenuta in un edificio vecchio più di 100 anni, situato a Palermo in Argentina. “Vi racconto una cosa successa questa settimana nell’ascensore dove abito, un edificio di 100 anni a Palermo. Una serie di eventi con messaggi, intrighi e colpi di scena. La chiamerò LA SAGA DI MARTA.” ha scritto il giovane nella didascalia.

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Il primo biglietto trovato sull’ascensore aveva uno scrittore anonimo e menzionava che c’era un gatto che passava la notte piangendo. L’autore della nota era un po’ sorpreso di sentire il gatto, quindi ha scritto il messaggio in modo anonimo ai proprietari del gatto in modo che prestassero più attenzione al loro felino. Se pensate che la storia sia finita qui però vi sbagliate!

biglietti nel vecchio edificio

Il giorno seguente infatti qualcun ha risposto lasciano un secondo biglietto; erano i proprietari della gatta Marta e nel foglio spiegavano che erano stati via in vacanza per qualche giorno e forse per questo la loro micetta piangeva. Il giorno dopo ancora c’era un altro biglietto; un altro anonimo chiedeva una foto di Marta! I proprietari avrebbero potuto ignorare la richiesta e invece hanno deciso di accontentare la richiesta dei vicini stampando una foto e ora tutti nel palazzo conoscono l’adorabile Marta.

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