I gatti sentono la mancanza degli umani o sono completamente indifferenti?
I gatti sentono la mancanza degli umani e lo dimostrano con dei comportamenti ben precisi: ecco cosa sapere
Molti credono che i gatti non siano animali particolarmente espansivi e ritengono che la loro indole fiera e indipendente li porti a non affezionarsi ai padroncini. In realtà i gatti sentono la mancanza degli umani e hanno il loro modo di dimostrargli affetto.
Non possiamo negare che rispetto ad altri animali, come i cani, i nostri amati felini siano in grado di badare a se stessi e che in generale preferiscano trascorrere molto tempo a sonnecchiare o a farsi i fatti propri.
Ma tutto dipende sempre dal singolo caso e non possiamo di certo generalizzare asserendo, ad esempio, che siano animali anaffettivi.
Un’affermazione del genere è tipica di chi ha avuto brutte esperienze con i gatti o di chi, al contrario, non abbia mai avuto a che fare con loro!
Il linguaggio felino ha le sue specifiche caratteristiche ed è fatto di posture, gesti e atteggiamenti che spesso fatichiamo a comprendere.
Ma anche i gatti si affezionano e sentono la mancanza degli umani quando li lasciano da soli a casa, anzi alcuni esemplari vivono molto male il distacco dal padroncino e non sopportano la solitudine.
Perciò per prima cosa dobbiamo sfatare questo falso mito: i gatti sono animali capaci di un immenso amore, solo che ce lo dimostrano in maniera molto particolare!
I gatti sentono la mancanza degli umani: cosa dice la scienza
Le ricerche sui nostri adorati piccoli felini sono sempre in corso d’opera e non mancano i pareri degli esperti anche in materia di “affetto”.
Il comportamento dei gatti ha delle caratteristiche ben precise e il loro linguaggio, spesso difficile da decifrare, mostra in realtà una serie di segni e atteggiamenti con cui questi splendidi animali comunicano le proprie emozioni.
Chi sostiene che i gatti sentono la nostra mancanza…
Il dibattito tra gli scienziati è aperto ma alcuni studi hanno dimostrato che i gatti sentono la mancanza degli umani e che, anzi, spesso questo sentimento ha dei risvolti patologici.
Uno studio recente dell’esperto di animali Tim Link, ad esempio, sostiene che alcuni gatti soffrono di ansia da separazione proprio perché sentono la mancanza dei propri umani.
Quindi, come i cani, non sopportano la lontananza da essi e vivono molto male i momenti in cui vengono lasciati da soli in casa, specialmente quando il padroncino manca al di fuori dei soliti orari.
Non dimentichiamo che i gatti sono animali molto abitudinari che hanno bisogno di una routine ben precisa per vivere bene e senza traumi.
Quindi può capitare che uscendo all’improvviso e lasciando il micio da solo a casa per un “fuori programma” possa reagire molto male alla nostra mancanza.
…e chi sostiene il contrario
Tra gli studiosi ci sono dei pareri contrari a questa tesi come una recente ricerca dell’Università di Lincoln che sostiene che i gatti non hanno bisogno degli esseri umani, in senso stretto.
In parole povere secondo questo studio i gatti sono creature autonome che non hanno bisogno di creare legami con le persone per sopravvivere.
Non significa che non abbiano la capacità di affezionarsi al padroncino, sia chiaro, tuttavia si tratta di un rapporto puramente “opzionale” che non ha nessuna funzione ai fini della sopravvivenza.
Questo studio fa il paragone con i cani, sostenendo che questi a differenza dei gatti creano un legame profondo con le persone perché dipendono fisicamente da loro.
Al contrario i gatti non sentirebbero la mancanza degli umani semplicemente perché sanno badare a se stessi e non hanno bisogno di loro per procacciarsi il cibo e proseguire con le proprie vite.
I gatti sentono la mancanza degli umani: qual è la verità
La ricerca fa passi da gigante ed è giusto che gli esperti si confrontino su temi come questo, aiutandoci a far luce sui comportamenti dei nostri amati felini.
Ma è anche vero che non possiamo mai parlare in generale perché ogni singolo gatto ha le proprie peculiarità, il proprio carattere ed è anche influenzato dalle esperienze che ha vissuto.
Perciò non possiamo dire se i gatti sentono o non sentono la mancanza degli umani, dobbiamo limitarci di volta in volta a osservare il caso specifico.
Ci sono gatti che hanno un atteggiamento più distaccato e indifferente e che non si mostrano mai particolarmente affettuosi con il proprio padroncino.
Così come ci sono quelli che preferiscono stare per i fatti propri anziché interagire con le persone e non amano neanche le coccole ed essere maneggiati.
Al contrario altri gatti sono più teneri e non perdono mai occasione di dimostrare il proprio amore ai membri della famiglia.
Fanno sempre le fusa, si accoccolano sulle gambe quando ci sediamo sul divano e ogni volta che torniamo a casa dopo i nostri impegni ci fanno capire che gli siamo mancati e che sono felici di rivederci!
Come ci dimostra il micio che gli siamo mancati
I gatti sentono la mancanza degli umani? In molti casi sì e lo dimostrano con dei comportamenti ben precisi che non lasciano spazio ad alcun dubbio.
Alcuni gatti si comportano da cani e fanno delle cose che ricordano proprio Fido, come ad esempio farsi trovare davanti alla porta di casa quando rientriamo.
Hanno il loro modo di “fare le feste” che di certo non si esprime con salti, guaiti o portare la pallina ai nostri piedi.
Piuttosto iniziano a fare le fusa e spesso si rotolano per terra davanti a noi mostrandoci la pancia, gesto estremamente importante e significativo nel linguaggio felino che indica un senso di totale fiducia e abbandono nei confronti del padroncino.
Quanto è bello vedere che il micio, felice per il nostro ritorno, inizia a seguire tutti i nostri spostamenti passando da una stanza all’altra finché non ci mettiamo a sedere. E a quel punto è pronto a saltarci sulle gambe per una sessione di coccole!
I modi in cui i gatti ci dimostrano il loro affetto sono tanti e includono anche quei dolci e leggeri miagolii con cui sembra che vogliano parlarci e dirci quanto gli siamo mancati.
Tutti questi sono comportamenti assolutamente normali per i gatti che sentono la mancanza degli umani e gioiscono al loro rientro in casa.
Ansia da separazione: quando c’è da preoccuparsi
Talvolta, però, il micio potrebbe mostrare degli atteggiamenti un po’ diversi da quelli che abbiamo visto finora e che hanno un ché di preoccupante.
Si tratta dei casi in cui il micio soffre di vera e propria ansia da separazione, una condizione patologica che nulla ha a che vedere con la semplice mancanza del padroncino.
In questo caso parliamo di gatti che probabilmente non sono stati ben socializzati o che hanno subito traumi fisico e/o mentali che li porta a vivere la lontananza dalle persone in modo quasi ossessivo.
Un gatto che soffre di ansia da separazione non si limita a gioire per il nostro ritorno a casa strusciandosi sulle gambe o saltandoci sulle gambe per “impastare”.
Qui la situazione è ben diversa e il micio mostra degli evidenti segni di disagio: appare stressato e nervoso, dilata le pupille e ha una postura rigida, miagola forte e sembra quasi che stia piangendo.
In più i gatti che soffrono di ansia da separazione non riescono a star tranquilli quando manchiamo da casa e assumono dei comportamenti distruttivi o autodistruttivi.
Ce ne accorgiamo facilmente perché trascorrono il tempo in nostra assenza graffiando e distruggendo mobili, oggetti e tutto ciò che gli capiti a tiro, oppure nel caso ancora peggiore si fanno del male da soli.
Succede quando l’ansia da separazione sfocia in un disturbo ossessivo-compulsivo per cui il micio si lecca talmente tanto da provocarsi delle ferite.
In questo caso, ovviamente, occorre l’intervento del veterinario o di un comportamentista per gatti specializzato in questo tipo di problemi.