I gatti sentono l’odore dei fiori oppure no?
I gatti sentono l'odore dei fiori? Cosa sappiamo riguardo il loro olfatto sviluppatissimo? Ecco qualche info!
Chiunque abbia un minimo di esperienza con i piccoli amici a 4 zampe sa benissimo quanto sia sviluppato il loro olfatto. Questo particolare aspetto, tipico del loro essere, fa sì che i gatti riescano a comprendere al meglio qualunque tipo di odore, anche grazie al lavoro svolto dagli altri sensi, molto più accentuati rispetto sicuramente a quelli umani.
Il fatto che i nostri amici felini possano sentire qualunque tipo di odore, puzza o profumo deve farci riflettere sulla loro percezione. Ad esempio, sono perfettamente in grado di ricordare anche l’odore specifico di una persona, anche se hanno avuto contatti con essa soltanto una volta.
Insomma, l’olfatto è davvero una caratteristica essenziale e peculiare dei piccoli felini. Oggi vorremmo rispondere ad una domanda nello specifico: i gatti sentono l’odore dei fiori? Sono attratti da essi? Possono avvicinarsi, oppure sarebbe meglio evitare? Scopriamolo insieme.
Sensi del gatto: olfatto e percezione
Prima di capire se i gatti sentono l’odore dei fiori, diamo una breve introduzione riguardo l’efficacia e lo sviluppo del senso che gli permette di percepire ogni profumo possibile: l’olfatto. Sicuramente, l’olfatto del gatto è molto molto sviluppato, un po’ meno di quello del cane, ma comunque risulta molto efficace in determinate situazioni.
Di certo, l’olfatto è il senso grazie al quale il gatto, fin dalla tenerissima età, riesce a conoscere il mondo che lo circonda e a sperimentarne ogni singolo aspetto. Infatti, il nostro amico felino è dotato di milioni di ghiandole sensoriali sparse in tutto il corpo. Grazie ad esse, infatti, il gatto riesce ad incrementare e migliorare ogni sua azione o percezione, ogni suo movimento.
L’olfatto permette a Micio di riconoscere una persona o un animale dal suo stesso odore anche a metri e metri di distanza, oppure dopo qualche giorno o mese dal primo incontro. Ogni essere vivente, infatti, lascia la propria scia di odore nei luoghi che frequenta, anche non rendendosene conto.
Ecco che i nostri amici a 4 zampe, insomma, sono pronti a percepire ogni singola sfumatura di profumo o di odore lasciata da chiunque gli gironzoli intorno. I gatti, dunque, riescono a comprendere precisamente tutto quello che gli succede intorno. Grazie al loro olfatto, riescono a comprendere alcune informazioni per noi impossibili da comprendere con un solo senso, soprattutto quelle relative agli altri animali che hanno solcato quello specifico territorio. Esse, ad esempio, sono l’età dell’esemplare, il sesso, il periodo di calore, etc.
Gatti e fiori: riescono a sentire il loro odore?
Sulla base di questa breve premessa, dunque, possiamo provare a rispondere a questa domanda. I gatti sentono l’odore dei fiori? Dato il loro olfatto così sviluppato, è chiaro che riescano a percepire anche i profumi che emano le piante, specialmente quando esse sono nel pieno della fioritura.
Essendo degli animali molto curiosi e sicuramente propensi all’avventura, al divertimento e all’esplorazione, è chiaramente normalissimo che siano stimolati e incuriositi da qualunque cosa presente in natura. Tutti questi elementi, infatti, permettono a Micio di scoprire tutto quello che lo circonda e di entrare in contatto con ogni singolo aspetto del mondo.
Per quanto l’immagine del gatto in mezzo ai fiori e alle piante sia dolce e idilliaca, dobbiamo anche considerare un aspetto importantissimo. Micio potrebbe essere allergico o intollerante a qualche polline! Questo potrebbe compromettere il suo star bene, scatendo reazioni poco positive.
Essendo stimolato dall’odore dei fiori o delle piante, potrebbe accidentalmente mandarne giù una piccola o grande quantità; oppure, potrebbe farlo anche semplicemente per golosità e tentazione di provare un gusto tutto nuovo. Non sempre, tuttavia, tale curiosità porta a qualcosa di buono.
È per questo motivo che risulta assai determinante stare attenti ai movimenti del gatto – almeno quando ciò è possibile. Fare in modo che lui sia tenuto sotto controllo è sempre la scelta migliore. Qualora riuscissimo a monitorare i suoi spostamenti, potremmo intervenire qualora dovessimo accorgerci che Micio si avvicina a qualche pianta o fiore ed è pronto ad ingerirne delle parti.
Quale potrebbe essere il pericolo che insorge in questi casi? Cosa può succedere se Miao mangia o entra in contatto stretto con una pianta o un fiore che il suo corpo non tollera? Le reazioni allergiche o di intossicazione e avvelenamento possono essere dietro l’angolo.
Piante tossiche per Micio
I gatti sentono l’odore dei fiori? Ebbene sì! Essendone attratti, fra l’altro, potrebbero anche essere stimolati a mangiarne un pezzetto, oppure potrebbero ingerirlo involontariamente. Quali sono, ad esempio, le più comuni piante tossiche per il nostro piccolo amico a 4 zampe?
Vediamo un elenco delle piante e dei fiori che potrebbero mettere a rischio la salute del gatto:
- azalea;
- eucalipto;
- giacinto;
- giglio;
- edera;
- marijuana;
- oleandro;
- ortensia;
- Stella di Natale;
- narciso;
- vischio;
- agrifoglio;
- tulipano;
- ortica;
- primula.
È chiaro che diventa molto difficile controllare il nostro amico a 4 zampe durante le sue splendide passeggiate all’insegna della caccia, dell’esplorazione e dell‘avventura. Quello che possiamo fare, allora, è evitare di mettere una di queste piante che risulta pericolosa nei dintorni diretti della casa o nel nostro giardino. Almeno questo piccolo aiuto potrebbe essere funzionale.
Sintomi da intossicazione: cosa fare?
Tuttavia, essendo il gatto un animale molto curioso e avventuroso, non è sempre così facile controllare ogni suo movimento. Anzi, si può ben affermare che sia praticamente impossibile stargli dietro h24. Ecco, quindi, che bisogna imparare a comprendere quali sono gli eventuali sintomi da intossicazione o avvelenamento, causati dall’ingestione di qualche fiore o pianta tossici.
Se il nostro amico a 4 zampe dovesse tornare dalla passeggiata con uno di questi sintomi, dovremmo subito provvedere a chiamare il veterinario e fargli presente la situazione. Sarà poi lui a suggerirci la scelta migliore da seguire, al fine di bloccare sul nascere il problema.
Ecco i principali sintomi da intossicazione o avvelenamento da pianta o fiore:
- dermatite allergica: questa si ha a seguito del contatto diretto con le sostanze nocive. Queste ultime causano un’irritazione della pelle e della cute più profonda, fino a creare infiammazioni e provocare un grande prurito, fastidio, bruciore, se non vero e proprio dolore. Conseguenze possono essere alopecia locale e arrossamento;
- problemi a livello digestivo: questi possono verificarsi dopo che Micio ha ingerito polline, fiori o foglie particolarmente dannosi per il suo organismo. Possiamo accorgerci di questo da diarrea costante, vomito frequente, inappetenza, perdita di peso, gastrite sempre più acuta o cronica;
- problemi a livello cardiaco: l’intossicazione o l’avvelenamento creano dei problemi al battito del cuore, causandone aritmie e difficoltà respiratorie. Se non presi in tempo, nei casi più gravi in assoluto, questi possono anche portare all’arresto cardiaco;
- insufficienza renale: la prima avvisaglia, di solito, è quella del vomito frequente, che inizialmente può essere confusa con problemi legati all’apparato digerente. Nel corso dei giorni, però, l’intossicazione comincia a farsi sentire in modo sempre maggiore e peggiore, fino a provocare l’insufficienza renale vera e propria. Essa si può avvertire, in fase ormai abbastanza avanzata, tramite i seguenti sintomi: anoressia eccessiva, depressione generale, letargia, mancanza di forze, disidratazione.
È chiaro che i sintomi cambiano a seconda della pianta o del fiore che il gatto ha ingerito. Sarà comunque il veterinario a trovare la soluzione migliore. Capire come agire per risolvere al meglio l’intera questione è proprio il suo ruolo. Noi, poi, da bravi padroncini quali siamo, dobbiamo sempre agire tempestivamente! Questa piccola ma determinante accortezza potrebbe davvero salvare la vita al nostro amico a 4 zampe.