I gatti possono mangiare le castagne o rischiano di stare male?
Il nostro adorato Miao deve seguire un'alimentazione sana e bilanciata per stare al meglio. In questa ottica, i gatti possono mangiare le castagne?
In autunno l’odore delle caldarroste pervade le strade delle città i ‘coni’ di cartone sono troppo invitanti per non cedere almeno una volta e portarli a casa, ma i gatti – che ci aspettano pazientemente a casa – possono mangiare le castagne?
Capirlo è fondamentale per garantire una vita lunga e in salute, visto che il tutto passa da quello che decidiamo di far mangiare alla nostra palla di pelo. Possiamo quindi cedere alla tentazione di condividere questi gustosissimi frutti con Miao? Scopriamolo insieme.
Uno sguardo di insieme
Se vi state chiedendo se i gatti possono mangiare le castagne la risposta non è così immediata, non si possono dire un sì o un no secchi. Ci sono diversi fattori che possono incidere. Partiamo dal presupposto che il frutto in sé non è tra i cibi tossici dai quali i nostri amici a quattro zampe devono restare a debita distanza, ma c’è in ma.
Anche se non rientra tra le piante velenose per il gatto, e quindi potrebbero essere concesso alla nostra palla di pelo a mo’ di ricompensa o premio – il cosiddetto rinforzo positivo – dobbiamo fare attenzione allo stomaco delicato tipico del felino.
Ahi, ahi! Ho mal di pancia
Il punto che non rende tutto estremamente semplice come può sembrare a un primo sguardo è che le castagne sono dei frutti dalla polpa estremamente farinosa. Questo dettaglio potrebbe ostruire lo stomaco, perché gli acidi di quest’organo non sono in grado di digerirlo in maniera facile e indolore.
Le dosi consentite, allora, giocano un ruolo fondamentale per garantire la salute del nostro amico a quattro zampe. Anche se l’accumulo gastrico è molto più comune nei cani, non è da escludere del tutto nei felini. L’approccio migliore è la prevenzione, certamente più efficace di qualsiasi altra cura.
Possibili rimedi all’indigestione
I gatti possono mangiare le castagne, ma vista la loro consistenza – se ne consumano in quantità eccessive – potrebbero provocare la stipsi. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sui cibi per gatti stitici.
Nei casi più gravi – se le terapie farmacologiche non sono sufficienti – il veterinario di fiducia potrebbe consigliare un’operazione chirurgica per lo svuotamento manuale dello stomaco. Per fortuna si tratta di un’opzione molto rara che si verifica soltanto dopo un consumo massiccio e prolungato nel tempo.
Ecco allora che non è il caso di preoccuparsi eccessivamente se il nostro amico a quattro zampe mangia le castagne, ma è indispensabile monitorare sulle quantità e optare per la moderazione.
Le dosi consentite
Uno solo frutto, o anche una minima parte, non avrà conseguenze sulla nostra palla di pelo. Un altro aspetto che va preso in grande considerazione è la modalità di cottura.
Per offrire, anche se in minima quantità, al nostro adorato Miao, è altamente consigliabile bollirlo, senza aggiungere il sale. Di conseguenza, le caldarroste che si trovano all’angolo delle strade non sono le più indicate per la pappa dei un felino.
Una valida soluzione potrebbe essere quella di acquistarle crude e prepararle a casa. Che si opti per una alimentazione naturale o commerciale, comunque, è fondamentale considerare il giusto apporto di tutti i nutrienti – proteine in primis, seguite da minerali, vitamine e fibre – e le quantità.
Meglio, invece, evitare del tutto che il gatto mangi le castagne se queste sono state bollite in acqua salata o se sono state utilizzate per la preparazione di qualche manicaretto dolce. Il sale e lo zucchero in eccesso, infatti, sono sempre da bandire dall’alimentazione corretta del gatto: sono tra i cibi tossici.
Mettiamo un po’ di ordine
I gatti possono mangiare le castagne? Sì, ma solo se non si esagera con le quantità e si monitorano gli effetti sulla salute dei nostri amici a quattro zampe. Non si tratta di un alimento considerato tossico o pericoloso in senso stretto per la salute e per il benessere del felino.
Quando le quantità sono modeste e il felino viene tenuto sotto controllo tutti i giorni, non c’è motivo di essere in apprensione. D’altra parte questa è una considerazione che si deve fare per ogni tipologia di cibo che vogliamo inserire nella dieta del nostro amico a quattro zampe.
Cibo di ottima qualità, secco o umido che sia
Indipendentemente dal metodo che adottiamo per il nostro amico a quattro zampe, libertario o controllato che sia, facciamo in modo che gli alimenti siano sempre di ottima qualità. Si tratta di un’accortezza indispensabile per aiutare il nostro adorato Miao a crescere sano e forte e a rimandare il più possibile eventuali acciacchi e malattie.
Qualsiasi condizione anomala va subito riferita allo specialista che, se lo riterrà opportuno, fisserà una visita per controllare lo stato del gatto. Se sospettiamo che soffra di obesità, non indugiamo: prima si interviene, meno saranno gli ostacoli da superare per tornare a una condizione ottimale, lontana da malattie cardiache e sovrappeso.
Questione di quantità
Dosi e frequenza nella dieta della nostra palla di peso sono strettamente correlate all’età. Un cucciolo svezzato, per esempio, e bene che mangi almeno tre volte al giorno. Una volta che cresce, però, a circa un anno di vita, può farlo anche una o due volte al dì. La differenza sta nel fatto di dividere o meno la razione quotidiana.
Esistono due scuole di pensiero: c’è chi crede che il metodo migliore preveda una dose in un’unica soluzione e chi invece sia più appropriato suddividerla in due. Qualsiasi sia la scelta, non dimentichiamo di stabilirla insieme al medico di fiducia. Questo vale anche nel caso in cui vogliamo apportare dei cambiamenti. Solo lo specialista conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, fondamentali per una valutazione a 360 gradi.
Se siamo dei ‘gattari’ e abbiamo più quadrupedi in giro per casa, la condizione ideale prevede una postazione diversa per ognuno La tranquillità durante i pasti è un aspetto fondamentale per mantenere un certo equilibrio psicofisico. I felini, infatti, amano mangiare in solitaria.
L’alimentazione migliore
L’alimentazione del nostro adorato Miao, insomma, deve essere stabilita in base al suo stato di salute generale, ma anche dell’età e dello stile di vita. È indubbio che un felino sedentario non potra seguire la stessa dieta di uno abituato a scorrazzare in lungo e in largo tutto il giorno.
Un’altra ipotesi prevede che si utilizzino i dosatori. Sono dispenser che rilasciano le crocchette a intervalli regolari a seconda delle esigenze. In questo modo si può controllare la quantità di cibo che ingerisce ogni giorno il nostro amato felino.Uno strumento del genere è efficace non solo come rinforzo positivo, premio; ma anche come dosatore giornaliero.
Il vantaggio è duplice perché fornisce un’attività stimolante per la mente di Miao e lo alimenta correttamente. Meglio di così? Forse può dircelo solo il veterinario di fiducia a seconda delle esigenze soggettive del nostro amico a quattro zampe.
Le castagne, meglio poche, ma buone
I gatti possono mangiare le castagne soltanto in modo molto saltuario, solo in piccolissime quantità e se vengono cucinate in maniera tale da adattarsi anche alle esigenze nutrizionali del nostro amico a quattro zampe
In questi casi non c’è alcun motivo di preoccuparsi e quindi la risposta alla domanda oggetto della nostra analisi è sì. Anche i proprietari più attenti potranno concedersi il lusso di viziare il proprio felino, a patto che sia una piccola razione ogni tanto a mo’ di premio.