Gatti maschi e gattini: sanno di essere padri e figli?
Tutte le famiglie sono diverse, anche le famiglie feline. Ma gatti maschi e gattini come si comportano?
Stare in famiglia è qualcosa di davvero meraviglioso, tutti accoccolati sul divano compresi i nostri cuccioli e forse su un’immagine come questa la domanda sorgerebbe spontanea: ma gatti maschi e gattini si riconoscono come padri e figli?
Noi umani abbiamo un istinto diverso rispetto ai nostri adorati cuccioli, ma nonostante questo siamo portati il più delle volte ad umanizzare i comportamenti dei mici, vi sarete chiesti se i gatti riconoscono la loro famiglia ed ecco che vi spieghiamo perché non è possibile che accada.
I gatti e la loro famiglia
Siete già preparati a quanto vi stiamo dicendo, ossia che i gatti essendo degli animali molto indipendenti, il più delle volte, sembrano anche particolarmente egoisti.
Non sempre è così, ogni singolo caso va valutato singolarmente e in base alle situazioni, ma sulla questione familiare non abbiamo dubbi.
No, i gatti maschi adulti non riconoscono i loro cuccioli e i cuccioli non riconoscono i loro padri.
Ma perché succede?
Facciamo un passo indietro e proviamo a capire insieme dall’inizio quali sono i comportamenti dei gatti relativamente alle discendenze familiari.
Molti sono gli studiosi che hanno osservato più da vicino il comportamento felino e quello che hanno dimostrato è che i gatti non riusciranno mai a ricongiungersi con la propria famiglia di origine ma soprattutto con la parte maschile.
Questo comportamento è dettato dal fatto che gli atteggiamenti felini di cura e protezione dei cuccioli sono totalmente affidati alla madre.
Le mamme, infatti, sono le uniche che si occuperanno di loro contribuendo alla loro crescita e autonomia.
Di mamma (gatta) ce n’è una sola
La mamma, che sia umana o meno è la figura più importante nella vita di un cucciolo.
Noi umani però, con molte differenze, diventiamo genitori in due, donando al piccolo una doppia sicurezza e protezione nonché visioni e atteggiamenti differenti nei confronti della vita.
Per i gatti non funziona proprio così.
Se parliamo di gatti selvaggi è probabile che l’accoppiamento avvenga basandosi su altri tipi di selezione, rispetto ai nostri modi: parliamo cioè di un accoppiamento avvenuto per istinto e il padre non rimane a vegliare su di lei e sulla futura famiglia.
Per questo e tanti altri motivi, mamma gatto ha un ruolo primario nella crescita del piccolo micio. Vediamo come.
La gravidanza: durante la gravidanza mamma gatto subisce dei cambiamenti, anche fisici, cambiamenti che con consapevolezza accetta e gestisce.
Riconosce il momento del parto e cercherà un posto appartato e caldo per poter partorire.
Il magnifico rapporto tra i due inizia qui.
Appena nati può capitare che i cuccioli nascano ciechi o addirittura sordi, per questo motivo la presenza della mamma è fondamentale perché soltanto lei riuscirà a guidarli verso le mammelle per nutrirli.
Sarà anche lei a pulirli dalla placenta subito dopo il parto.
É un momento davvero unico, sia per la neo mamma ma anche per noi umani, se siamo fortunati e assistiamo al parto.
Una raccomandazione, se avete assistito al parto della vostra gatta, lasciatele dello spazio per iniziare a familiarizzare con i cuccioli, riconosciamo che la voglia di accarezzare o coccolare i cuccioli appena nati sia forte, ma subito dopo il parto la mamma è molto gelosa e per questo motivo potrebbe aggredirvi.
Lo svezzamento: i primi momenti sono importanti, mamma gatta allatterà i suoi cuccioli fino a quando loro stessi non dimostreranno di camminare con le loro gambe, ops zampette.
Anche questo è un momento fondamentale e per forza di cose, dobbiamo farci da parte: lasciare che sia un momento intimo tra loro e lasciare che i cuccioli siano in grado di nutrirsi in autonomia, solo allora possiamo intervenire.
Gatti maschi e gattini si riconoscono?
Subito dopo lo svezzamento il gatto diventa autonomo e allontanandosi dalla madre è portato geneticamente a non riconoscerla più e a non affidarle quel ruolo di guida e sostegno che hanno all’inizio.
Ma cosa succede con il papà? Gatti maschi e gattini si riconoscono come tali?
La risposta è no. Non li riconoscono perché non hanno stabilito con il padre un legame simile a quello creato, già dai primi attimi di vita, con la mamma.
Tuttavia anche con la madre perdono il contatto.
Questo comportamento è dettato dal fatto che solo la parte femminile delle colonie di felini è incaricata di dare supporto, cibo e protezione ai cuccioli, il padre è quasi inesistente.
Rapporto difficile tra gatti maschi e gattini
Al di là delle risposte ovvie dobbiamo avvertirvi che molti gatti maschi adulti possono assumere degli atteggiamenti strani nei confronti dei cuccioli, ma soprattutto con i gattini che non gli appartengono.
Può capitare che un maschio adulto uccida o faccia male ai gattini più piccoli, perché accade questo?
Accade perché istintivamente devono portare avanti il loro gene e non il gene di altri maschi.
Un comportamento discutibile, ma fa parte del loro essere felino.
In questo modo diminuiscono le innumerevoli possibilità di avere dei rivali e pongono fine a questa ipotesi.
Il nostro compito però è anche quello di tranquillizzarvi in tal senso e assicurarvi che non tutti i gatti maschi hanno questo atteggiamento nei confronti dei più piccoli.
Famiglia di gatti in casa
Tutto quello spiegato finora riguarda le situazioni più comuni e che possibilmente non viviamo dentro la nostra casa.
Ma cosa accade quando siamo talmente amanti degli animali che abbiamo in casa padre, madre e tanti graziosi cuccioli?
La convivenza è possibile, ma con alcuni piccoli accorgimenti.
Attenzione al gatto maschio subito dopo il parto: come già affermato, lasciate spazio alla neo mamma, vale anche per il padre, per i primi momenti è necessario tenerlo lontano e iniziare un percorso di conoscenza tra il padre e i cuccioli a partire dall’ottava settimana.
Il ruolo del padre: se vivete tutti sotto lo stesso tetto, e avete gradualmente avvicinato il padre ai cuccioli senza particolari nervosismi, incredibile ma vero, potreste vederli giocare insieme.
Mentre la mamma sarà indaffarata nel guidarli prima, dopo e durante la loro vita, possibilmente il papà sarà intento solo a giocare con i cuccioli, tra dispetti e lotte e responsabilità minime.