Gatti anallergici: tutte le razze adatte a chi soffre di allergia
Esistono le cosiddette razze di gatti anallergici che sono più adatte per chi soffre di allergie ma che non vorrebbe rinunciare ad adottarne uno. Scopriamo cosa provoca l’allergia e quali sono le specie feline più adatte per chi ne soffre.
Quella ai gatti è una delle allergie più diffuse, tuttavia in pochi sanno che esistono gatti anallergici, ovvero delle razze di gatti che non causano allergie ai soggetti più sensibili ai cosiddetti allergeni (sostanze altrimenti innocue), responsabili di innescare una reazione a chi ha un sistema immunitario ipersensibile quando il corpo entra in contatto con i gatti o la loro vicinanza.
In realtà, si stima che le allergie dei gatti siano circa il doppio rispetto a quelle dei cani. Gli scienziati stimano che tra il 5 e il 15% della popolazione mondiale soffra di allergia ai gatti. Questa in Italia è una delle più diffuse, tanto che studi hanno stimato che il 10% degli italiani è allergico ad un animale domestico, di questo il 5% risulta esserlo proprio ai gatti.
Nessun felino, in realtà, può essere considerato ipoallergenico al cento per cento, tuttavia ci sono alcune razze che presumibilmente causano meno sintomi di allergia rispetto ad altre poiché producono meno allergeni. Erroneamente le persone sono portate a pensare che sia il pelo del gatto l’allergene primario, in realtà non è così.
La causa principale dell’allergia al gatto è la proteina Fel D, in particolare la proteina Fel D1, presente nella saliva e nelle ghiandole sebacee della pelle del nostro amico. Come influisce su chi soffre di allergie? Quando i gatti si leccano per pulirsi attaccano questa proteina sul loro pelo e sulla pelle che, successivamente, diffonderanno per la casa (attaccandosi a tappeti, tessuti e altre superfici), facendo sì che possano scatenarsi i sintomi di una reazione allergica.
Gli studi suggeriscono che i gatti maschi producono più spesso secrezioni allergizzanti ed in maggiori quantità rispetto alle femmine, mentre i gatti castrati anche se ne producono meno, comunque sono quantità tali da poter scatenare la reazione allergica. I gattini, infine, producono meno proteina Fel D1 rispetto agli adulti.
Tuttavia, ci sono razze che, fortunatamente, causano meno sintomi di allergia poiché producono una quantità minore di questa proteina rispetto ad altre e sono dette, appunto, ipoallergeniche. Di seguito, un elenco di gatti anallergici che possono essere adatti alla convivenza con persone più sensibili alle allergie.
Sphynx
Molti considerano il gatto Sphynx meno allergenico perché non ha la pelliccia per intrappolare gli allergeni. Anche se non hanno pelo i gatti Sphynx richiedono in realtà molta cura. Sono creature notoriamente estroverse, che mostrano simpatia nei confronti degli estranei e affetto per i loro genitori umani.
Siberiano
Originari del nord della Russia, i gatti siberiani sono molto atletici, forti e con il pelo lungo. A prima vista, potrebbero non sembrare adatti per chi soffre di allergie, tuttavia i siberiani perdono poco pelo e producono livelli di Fel D1 quasi pari a zero.
Blu di russia
I Blues russi sono a pelo corto ma hanno un doppio mantello. Come i gatti siberiani, si ritiene che i Blu di Russia producano meno Fel D1 e perdano molto meno pelo di quanto suggerirebbero le loro folte e spesse pellicce.
Norvegese delle Foreste
Originario della Scandinavia, il Norvegese delle Forest è un gatto dal pelo semi-lungo. Anche se non è considerato un gatto anallergico, la sua produzione di Fel D1 è molto bassa e questo fa sì che non crei reazioni allergiche a soggetti sensibili.
Balinese
I gatti balinesi sono buoni candidati per gli amanti di animali domestici con allergie perché producono meno proteine Fel D1 rispetto ad altre razze e sono quindi più ipoallergenici. Inoltre, questa razza è conosciuta per il diffondere poco pelo tra quelle che lo hanno lungo. I gatti balinesi sono famosi per la loro intelligenza e comportamento amichevole.
Javanese
Contrariamente al nome, i gatti giavanesi non sono originari dell’isola di Giava in Indonesia ma sono stati allevati in Giappone. Poiché i gatti javanesi hanno meno pelo non ne perdono tanto e quindi sono noti per diffondere meno allergeni.
Oriental Shorthair
L’Oriental Shorthair fa parte della famiglia di gatti siamesi. Possiedono un mantello corto e sottile, per questo motivo anche se non sono dei veri e propri gatti anallergici diffondono meno allergeni intorno alla casa.
Devon Rex
Il Devon Rex ha un manto leggero e peli che crescono ricci e ondeggiati come un barboncino. Ha una pelliccia che sembra un morbido piumino con pochissimi peli, di conseguenza questi gatti non ne perdono molto. Questa mancanza di spargimento riduce la quantità di particelle rivestite di saliva nell’aria.
Cornish Rex
Strettamente legati al Devon Rexes, i gatti di razza Cornish Rex hanno anche una sola pelliccia. Questa mancanza di pelo significa che i Rexes della Cornovaglia ne perdono meno delle altre razze, ma come il gatto Sphynx, richiedono frequenti bagni per liberarsi dall’eccesso di sebo sulla pelle. La mancanza combinata di spargimento di pelo e di frequenti bagni riduce l’accumulo di peli e di saliva su questi gatti, così come la possibilità di provocare una reazione allergica.
La proteina Fel D1 è molto pervasiva in quanto molto piccola e leggera, è circa dieci volte inferiore rispetto ad una particella di polvere. Anche dopo l’allontanamento di un gatto da casa, l’allergene può rimanere nell’ambiente fino a sei mesi, all’interno della cuccia addirittura fino a quattro anni. Per questo è importante spazzolare e lavare regolarmente il gatto; inoltre prestare attenzione alla pulizia della casa, alla cuccia e ai giochi del vostro amico peloso in modo tale da ridurre il più possibile la presenza degli allergeni.