La gatta sindaco: a Gravellona Lomellina è Marina che celebra i matrimoni
Si chiama Marina ed è la terza gatta sindaco di Gravellona Lomellina, in provincia di Pavia. Celebra matrimoni e fa pubbliche relazioni. I dettagli
Fascia tricolore su misura per la gatta sindaco, un’aria professionale e attenzione a svolgere un ruolo importantissimo: accompagnare Laura e Alessandro nella celebrazione della loro unione.
Succede in provincia di Pavia, a Gravellona Lomellina, un paese di quasi tremila abitanti. La gatta in questione, infatti – la terza a ricoprire questo ruolo – di giorno ‘lavora’ negli uffici comunali, di notte torna a casa del suo padroncino, Massimo Rossi.
Prima Ciccetti
Anche se per la gatta sindaco Marina era la prima volta, non è il primo caso di celebrazione a quattro zampe, coda e pelo. “Era l’aprile del 2005, e davanti all’archivio ho trovato una gatta tigrata”, narra Rossi. “Ho chiamato le mie colleghe. L’abbiamo portata in ufficio e da quel momento è rimasta con noi”.
I funzionari del Comune pubblicano degli annunci, ma senza avere risposte positive per la piccola micia. Con il benestare del sindaco – che, sarà un caso, si chiama Francesco Ratti – decidono di offrirle una nuova casa proprio tra le mura amministrative del paese.
Ciccetti, così l’hanno chiamata, diventa una coinquilina a tutti gli effetti, donando un po’ del suo amore e facendo pet therapy a impiegati e utenti. Nel 2009 purtroppo muore di Felv, la leucemia felina. Si è trattato di un vero e proprio lutto per tutti quelli che avevano imparato a volerle bene. Massimo Rossi è stato il funzionario a soffrirne di più: al gattile di Vigevano, incoraggiato dai colleghi, trova Pippi. Un amore a prima vista e simbiotico.
Poi la promozione di Pippi
Pippi diventa in poco tempo la nuova gatta sindaco di Gravellona Lomellina, quasi per caso. Una foto su Facebook e la notizia della nuova arrivata in Comune, infatti, fa partire una chiamata dalla redazione di Adnkronos, con la quale si chiede di parlare con il sindaco: quello a quattro zampe però.
Nel 2013 anche lei si ammala della stessa malattia di chi l’aveva preceduta. Le cure durano solo tre settimane, purtroppo. “L’ho seppellita nel mio giardino, come l’altra, all’ombra di una rosa. Per me era come una figlia”, racconta Massimo Rossi.
E poi Marina, la protagonista di questa storia
Passa un po’ di tempo, e adotta Marina, la protagonista di questa vicenda singolare: “È molto più vivace, ma somiglia parecchio a Pippi. Abbiamo sempre trovato delle gatte che si sono adattate bene all’ambiente dell’ufficio”. Dorme sulle scrivanie e, quando arriva un cittadino che deve sbrigare qualche pratica, fa anche le pubbliche relazioni del caso.
“Di carattere sono un po’ nervoso, la sua presenza mi aiuta, se l’accarezzo mi calma. Non so perché. Lei è la prima ‘pendolare’, ogni sera torna a casa con me”, conclude il suo papà adottivo. Dal 13 luglio 2013 è la nuova prima cittadina del Comune. Una storia straordinaria che riempie il cuore di grandi e piccini.