Perché la gatta incinta perde fluidi?
La salute della nostra palla di pelo è prioritaria, soprattutto se aspetta dei cuccioli che dipendono da lei, ecco perché una gatta incinta perde fluidi
Quando la nostra amica a quattro zampe si riproduce, i versi che riproduce e i comportamenti che assume non sono di immediata comprensione per noi bipedi.
Durante la fase del cosiddetto calore del gatto, assistiamo a mutamenti sia comportamentali che di natura fisica. Infatti, l’apparato riproduttivo subisce degli stimoli nuovi e che vale la pena conoscere.
Eventuali novità o situazioni anomale vanno riferite al veterinario di fiducia, colui che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere. Se la gatta incinta perde fluidi infatti è bene che venga controllato dagli specialisti, per il suo bene e per quello dei piccoli.
Una gatta in dolce attesa
Prima di capire quando e perché la gatta incinta perde fluidi è importante sapere come funziona la gravidanza nei gatti. La prima fase prevede il ciclo di calore, che si può verificare già dopo i primi quattro mesi dalla nascita.
Può accadere in qualsiasi periodo dell’anno, ma generalmente ogni due o tre settimane tra la primavera e l’autunno. Saranno i maschi a fiutare la predisposizione della femmina e a cercarla per l’accoppiamento. Se tutto va per il verso giusto, la gattina sarà in dolce attesa. A tal proposito, può tornare utile sapere quali sono gli esami necessari per la gatta in gravidanza.
Non possiamo ricercare segnali evidenti immediati, ma se il calore si interrompe potrebbe voler dire che aspetta dei cuccioli. L’ecografia al gatto confermerà il tutto dopo due o tre settimane. La gestazione dura dai 63 ai 65 giorni, dopodiché dovremo ricercare i segni tipici del travaglio.
I gattini nasceranno uno dopo l’altro e arriveranno in un sacco amniotico che la madre istintivamente sa rompere. Di norma avviene tutto naturalmente, ma se qualcosa non va è bene capirlo e fare intervenire il veterinario prima possibile.
Le complicazioni
La gatta incinta che perde fluidi potrebbe avere delle complicazioni che potrebbero mettere in pericolo di vita lei e i cuccioli. Non dimentichiamo mai, però, che alcune perdite vaginali non sono preoccupanti. Se perde liquidi dai capezzoli si chiama pinking, dobbiamo preoccuparci se cambia colore o fa cattivo odore.
Teniamo a mente che individuare delle perdite non è sempre facile, vista la massima attenzione dei felini nella cura dell’igiene. Se notiamo che mamma gatta è a disagio o non particolarmente in forma, controlliamo velocemente e, per qualsiasi dubbio o incertezza rivolgiamoci alla clinica veterinaria più vicina.
Liquido giallo
Quando assistiamo a situazioni del genere, dobbiamo prestare massima attenzione alla colorazione della secrezione. Nella migliore delle ipotesi, e ce lo auguriamo, potrebbe indicare l’inizio del travaglio. Succede se si è giunti al termine e il colore bianco, chiaro o giallastro.
Accade dopo che il tappo di muco si è staccato. Stiamo parlando di una barriera protettiva del muco cervicale, un antibatterico naturale che tiene al sicuro l’utero e gli esserini che contiene. Si tratta di un processo che inizia da una settimana a tre giorni prima del parto. Noteremo un tappo viscoso, ma il liquido sarà più o meno fluido.
Vuol dire che il sacco amniotico e che il parto è imminente. Insomma è come quando a una donna le si rompono le acque. Se dopo poche ore i piccoli non nascono, qualcosa potrebbe non stare andando per il verso giusto ed è bene contattare il veterinario di fiducia.
Lo stesso vale se la gattina non ha raggiunto le 63 settimane previste. Potrebbe avere in atto un’infezione, ma in questo caso la perdita appare torbida, molto gialla o addirittura rossastra nel caso di presenza di sangue.
Liquido verde
Una gatta incinta che perde fluidi di colore verde potrebbe dirci che sono in arrivo i cuccioli. Ma questi potrebbero essere in sofferenza e aver bisogno dell’intervento dello specialista. Facciamo attenzione, se la mamma non è entrata in travaglio bisogna capire qual è il problema. Potrebbe anche darsi, infatti, che la gravidanza sia stata interrotta per qualche motivo. A tal proposito, è importante conoscere le ragioni più comuni che portano a complicazioni durante il parto:
- Un’infezione batterica;
- Un’infezione virale;
- Presenza di parassiti;
- Alcune anomalie genetiche;
- Una dieta povera;
- Affaticamento;
- Un effetto collaterale dovuto all’assunzione di farmaci;
- Trauma fisico
In uno o più di questi casi è bene intervenire tempestivamente, non lasciamo nulla al caso, non improvvisiamo e non affidiamoci al fai da te o al sentito dire. Mamma gatta e cuccioli hanno bisogno del veterinario.
Un aborto
Inoltre, è bene sapere che, se la gravidanza viene interrotta precocemente, i feti vengono riassorbiti dal corpo. Se si assiste alla formazione limitata di fluidi, è possibile che uno o più gattini siano arrivati al termine della gravidanza, ma nasceranno senza vita.
Questo potrebbe dipendere dal fatto che l’aborto è avvenuto all’inizio della gravidanza, ma non è avvenuto l’assorbimento. Questo vuol dire che potrebbero esserci anche feti morti nell’utero e che devono ancora essere espulsi. In caso contrario, possono rappresentare un rischio per la salute di mamma gatta.
I gattini nati morti vengono, di norma, mangiati dalla madre. Anche se ai nostri occhi può risultare macabro, non si tratta di un cattivo comportamento, ma di un’azione naturale che assicura il mantenimento di una condizione corporea favorevole per l’arrivo di un’altra gravidanza e che permette il riassorbimento dei nutrienti.
Liquido marrone
Una gatta incinta che perde fluidi di colorazione scura, marrone o rossa, di norma è vittima di un’emorragia interna. La causa di questo sanguinamento può dipendere da vari fattori:
- Complicazioni nel travaglio;
- Trauma;
- Infezione;
- Problemi ai reni;
- Tumori.
Teniamo bene a mente che la presenza di sangue non è mai un buon segno. Una gatta che sta per iniziare il travaglio, in genere, non macchia e non presenta sangue. Dopo la nascita dei cuccioli, tuttavia, potrebbe esserci una piccola perdita vaginale, si tratta del sangue che proviene dalla placenta.
Determinare la fonte dell’emorragia è fondamentale, perché è possibile che il sangue provenga dalle urine e non dall’utero. Visto che noi non abbiamo le competenze mediche per determinare il quadro clinico, è indispensabile una visita di controllo dal veterinario, prima possibile.
Lo specialista sarà anche in grado di capire di cosa si tratta e se è una falsa gravidanza nel gatto. Anche in questo caso non pecchiamo di presunzione e lasciamo agire chi ha una laurea in Medicina Veterinaria, ne va della vita della mamma gatta e dei suoi piccoli cuccioli, fragili e indifesi.