Frattura del dente nel gatto, come riconoscerla: sintomi, diagnosi e cure
Frattura del dente nel gatto: sembra assurdo ma Micio ha i denti molto delicati che si rovinano e spezzano molto facilmente. Ecco cosa fare
Se Micio non mangia, sbava e perde peso potrebbe esserci una frattura del dente nel gatto di cui siamo completamente all’oscuro.
Quando ricordiamo l’importanza dell’igiene orale per i nostri amati piccoli felini non è mai un’esagerazione e questo problema di salute piuttosto frequente ne è la dimostrazione.
La frattura del dente nel gatto, infatti, è provocata da traumi ma anche dalla scarsa pulizia dei denti.
Anzi proprio le fratture accidentali sono il peggior problema che Micio possa avere nella bocca, molto più di carie o tartaro.
Succede di frequente quindi non preoccupatevi se capita al vostro gatto, l’unica cosa che dobbiamo fare come sempre è portarlo immediatamente dal veterinario per dargli le giuste cure.
Fratture del dente nel gatto: perché succede
Le fratture del dente nel gatto sono provocate principalmente da traumi o dalla masticazione di ossa e oggetti duri ma il problema – sembra proprio il caso di dirlo – è da cercare alla radice.
Quando il dente si frattura vuol dire che si rompe lo strato esterno duro, ovvero lo smalto, ed è molto pericoloso perché può infiltrarsi nei tessuti o nelle radici.
Il problema è che i gatti hanno uno strato di smalto duro ma molto sottile che si può rompere con estrema facilità.
Perdere questa preziosa copertura vuol dire lasciare esposta la dentina, cioè lo strato sottostante che dà la forma al dente, e nei casi peggiori anche la polpa, costituita da tessuto connettivo quindi nervi e vasi sanguigni.
Quando avviene la frattura del dente nel gatto, perciò, è facile che insorgano brutte infezioni batteriche.
Entrando in circolo nel sangue attraverso il tessuto dei denti i batteri possono arrivare con molta facilità a organi come i reni, il cuore, il fegato.
Inoltre se la frattura interessa i denti dell’arcata superiore c’è il rischio che si infetti la cavità nasale e che quindi l’infezione arrivi al cervello.
Perciò la frattura nei denti del gatto non va mai presa sotto gamba, non si tratta di un mero problema estetico ma di qualcosa che può diventare estremamente più grave.
Frattura del dente nel gatto: i vari tipi
La prima cosa che il veterinario deve fare quando portiamo il micio in ambulatorio è capire con che tipo di frattura dentale abbiamo a che fare.
In base al tipo e alla gravità della frattura del dente nel gatto, infatti, si procede con un trattamento mirato.
Le fratture possono essere semplici o complicate e le prime, quelle meno gravi, interessano soltanto lo strato esterno di smalto e la dentina.
Significa cioè che coinvolgono soltanto le porzioni esterne del dente e non danneggiano in alcun modo la polpa, la parte più interna.
Le fratture complicate, invece, coinvolgono non soltanto lo smalto e la dentina ma anche la polpa del dente.
In questo caso la situazione è molto più grave perché la polpa si infiamma (pulpite) e diventa terreno fertile per la proliferazione dei batteri.
Se le fratture complicate non vengono trattate nel modo giusto possono provocare danni irreversibili alla bocca del micio, e non solo.
Quali sono i sintomi della frattura dentale
La frattura dentale nel gatto è ben visibile perché basta osservare il micio mentre sbadiglia per accorgersi che manca un pezzettino del dente.
Nei casi più gravi, quando il gatto ad esempio ha subito un pesante trauma, possiamo osservare che il dente è completamente usurato, quasi bucato.
Ma la sintomatologia della frattura del dente è più complessa e nel gatto possiamo notare anche altri cambiamenti.
Per prima cosa i denti risultano sbiaditi e via via tendono a scolorirsi sempre di più proprio perché perdono il rivestimento esterno.
Poi il gatto inizia anche a non voler più mangiare o magari mangia usando soltanto un lato della bocca perché l’altro gli fa troppo male.
Oltre al dolore possiamo notare che sbava anche quando non sta facendo niente e pian piano perde peso, aumenta la fame e diventa sempre più irrequieto e nervoso.
La frattura del dente nel gatto, inoltre, può causare un anomalo gonfiore del muso e in questi casi è molto probabile che vi sia un ascesso in corso.
L’ascesso non è altro che un accumulo localizzato di pus e indica che c’è un’azione batterica in corso all’interno del dente o dei tessuti circostanti.
Tutti questi sintomi possono anche non comparire per molto tempo, soprattutto se il micio ha una frattura dentale semplice. Anzi in questi casi spesso non prova neanche dolore e l’unico modo per accorgersene è osservare i denti del gatto.
Frattura dentale nel gatto: diagnosi e cura
Per curare la frattura del dente nel gatto la tempestività è tutto e non appena ci rendiamo conto che c’è qualcosa che non va dobbiamo correre dal veterinario.
Anche per questo motivo è importante curare la pulizia dei denti in modo da monitorare con maggior frequenza le condizioni di salute della cavità orale.
Non arriviamo al punto in cui il micio prova un dolore lancinante o sbava e mostra i sintomi più gravi, cerchiamo di operare in tempo anche solo se vediamo che ha un dente un po’ scheggiato.
Il veterinario non fa altro che eseguire un’accurata visita dentistica alla quale si aggiungono le radiografie per valutare se vi siano danni più profondi.
Trattamento
Il trattamento dipende, naturalmente, dalla gravità della frattura del dente ma anche dal tempo trascorso dal trauma che l’ha provocata.
Nel caso di una frattura semplice il veterinario può soltanto levigare la parte di smalto mancante in modo che il micio possa continuare a utilizzare normalmente il dente.
Se la frattura coinvolge anche la dentina, invece, il medico dovrà operare una sorta di riempimento con degli strati di materiale studiato apposta per “tappare” queste perdite.
Per le fratture complicate il discorso si fa più serio perché non basta levigare o mettere qualche strato riempitivo.
Dal momento che è coinvolta la polpa il veterinario deve prima di tutto devitalizzarla, poi otturarla (con le stesse otturazioni che ci fa il dentista).
Ma la cosa più importante è che deve rimuovere completamente la polpa morta, altrimenti le infezioni non smetteranno di proliferare e diffondersi.
Nella maggior parte dei casi se la situazione è presa in tempo per la frattura del dente nel gatto bastano un’otturazione e una cura antibiotica, per far passare l’infezione.
Nei casi più gravi, quando il veterinario non può più salvare il dente, è necessario estrarlo chirurgicamente, radici incluse.
Qualunque sia il trattamento scelto dal veterinario il micio dovrà fare dei controlli ciclici con radiografie annuali per verificare lo stato di salute dei denti e della bocca.
Prevenzione: come pulire i denti del gatto
A livello preventivo possiamo fare ben poco per evitare una frattura del dente nel gatto perché di base i denti sono fragili e dopo un trauma è inevitabile che si possano spezzare e rovinare.
Ma dal canto nostro dovremmo sempre prenderci cura dell’igiene dentale di Micio e pulire per bene i denti almeno una volta al giorno.
L’ideale sarebbe utilizzare un dentifricio per gatti e uno spazzolino con setole morbide, o ancora una sorta di ditale di gomma che serve proprio per pulire i denti uno per uno.
Se il micio non ama particolarmente spazzolini e ditali di gomma possiamo optare per un dentifricio per gatti che va semplicemente passato sui denti, senza spazzolare.
Naturalmente pulire i denti del gatto non è una cosa tanto semplice, immaginate quanto si possa innervosire il micio specialmente se non è abituato.
Dovremmo iniziare sin da quando è cucciolo in modo che ci renda l’operazione il più semplice possibile e soprattutto per far sì che per lui non sia traumatica.