Febbre nel gatto, cosa significa? Tutte le possibili cause
Febbre nel gatto, come intervenire? Cosa possiamo fare? Scopriamo quali possono essere le cause e i trattamenti per far star meglio Micio.
Quando prendiamo un gattino, ci preoccupiamo sempre per la sua salute. Una delle patologie che spesso lo colpisce è la febbre. Cosa fare in caso di febbre nel gatto? A volte, può essere passeggera e non necessita di particolari cure. Altre volte, invece, può essere un segnale che ci indica che qualcosa non va. Vediamo cosa c’è da sapere sulla febbre nel gatto e come è il caso di intervenire.
Febbre nel gatto, perché?
A volte, la febbre nel gatto, non è da sottovalutare. Per quanto spesso possa durare solo alcuni giorni, in altri casi è un segnale da non sottovalutare. L’aumento della temperatura corporea, infatti, in ogni caso, è sintomo che qualcosa non va.
Potrebbe essere semplicemente causata da un colpo di freddo, ma potrebbe comunicare che qualcosa nel sistema immunitario del gattino sta cambiando, in negativo. È quindi opportuno conoscere tutti i sintomi che la febbre porta, per essere in grado di identificarla in fretta. Il gattino potrebbe infatti avere un semplice raffreddore, oppure potrebbe presentare delle patologie di cui non siamo ancora a conoscenza.
Nel migliore dei casi, una semplice cura antibiotica risolverà il problema. Se la febbre è dovuta a raffreddore o ad un semplice di freddo, raramente si opta per un trattamento invasivo. Se la situazione invece è più grave, l’intervento del veterinario può essere la salvezza del nostro cucciolo. La febbre potrebbe essere il segno che altri problemi di salute più gravi stanno insorgendo.
Vediamo quindi quali sono i sintomi più comuni che ci permettono di capire che Micio ha la febbre, restando comunque consapevoli che ogni gattino è un caso a sé e delle piccole variazioni potrebbero presentarsi.
Sintomi della febbre nel gatto
Conoscere i sintomi di una determinata patologia, può aiutare ad intervenire in fretta. L’intervento immediato può salvare il gattino da eventuali complicazioni della patologia o dal peggioramento delle sue condizioni fisiche. Vediamo quindi come è possibile capire che il nostro gattino sta davvero male.
Naso secco : come risaputo, il primo segnale che dovrebbe farci stare sull’attenti è la condizione del naso del nostro cucciolo. In che senso? Generalmente, un gattino in buone condizioni di salute, ha il naso umido. Te ne sarai accorto spesso e proprio a ragione di questo, non ti sei preoccupato. Se però il suo nasino è oramai è secco da troppo tempo, forse è il caso di indagare. Qualche problema potrebbe essere dietro l’angolo e bisogna capire se necessita l’intervento del veterinario.
Perdita dell’appetito : questo è un chiaro segnale. Se il tuo gattino si rifiuta di mangiare, qualcosa davvero non va. Uno dei sintomi più diffusi in caso di malessere, infatti, è la perdita d’appetito. Nel caso di febbre nel gatto, perdita di appetito e debolezza sono due campanelli d’allarme da non sottovalutare. Attenzione, non bisogna andare in ansia al primo pasto che Micio rifiuta. Bisogna iniziare ad approfondire la questione se il gattino lo continua a fare o se non si preoccupa di consumare il pasto che ha saltato.
Nessun consumo di acqua: il gatto, di per sé, non tende a bere molto. Consuma acqua solo nei casi in cui ne sente il bisogno. Per questo motivo, se noti che proprio non tocca acqua, allora devi preoccuparti. La disidratazione è comune nel caso di gatti con la febbre, ma bisogna prestare attenzione perché potrebbe causare altri danni.
Apatia e debolezza : nonostante i gatti siano famosi per la loro pigrizia, nascondono una notevole agilità. Il fatto di essere pigri, non li ferma certo dall’essere vivaci o giocosi. Se il tuo gatto solitamente è molto vivace, se tende a giocare o a relazionarsi con altri gatti e adesso non lo fa più, forse qualcosa non va. Potrebbe farlo per mancanza di voglia o perché si sente molto debole. In ognuno di questi casi, comunque, è nascosto un malessere. La debolezza solitamente dipende dai pasti saltati, dal minimo consumo di acqua e, spesso, dalla temperatura corporea troppo alta.
Se oltre questi sintomi, il tuo gattino presenta anche tosse, tremori o particolare agitazione, allora il quadro sarà più completo. Non esitare mai a contattare il tuo veterinario.
Cause della febbre nel gatto
Le cause che possono provocare la febbre nel gatto sono davvero tante e variano dalla meno complessa alla più grave. Sicuramente, nel caso di un gatto che generalmente gode di ottime condizioni di salute, la causa scatenante sarà relativa ad un’infezione virale, batterica o fungina.
Oppure, il gattino potrebbe aver preso troppo freddo e manifestare un lieve raffreddore, che col passare dei giorni diventa più intenso ed insistente. Questo insieme di cause, di solito, non provocano particolari danni e non prevedono trattamenti invasivi per la loro cura. Servirà qualche giorno per poterle debellare e il nostro micio starà meglio di prima.
Tra le altre cause che possono essere correlate all’insorgenza della febbre nel nostro gatto, troviamo quelle relative ad un possibile effetto collaterale di un farmaco. La febbre è sempre inserita tra gli effetti che una medicina può scatenare se non è ben tollerata.
Nei casi più gravi, invece, una febbre troppo alta ed insistente, può portare all’identificazione di patologie più gravi e complesse. Tra queste potremmo trovare malattie virali, pancreatite, tumori. Queste, generalmente, colpiscono i gatti più anziani o quelli che presentano già dalla nascita delle malattie genetiche.
Purtroppo, spesso, si ricorre a delle cure palliative in quanto l’organismo del gatto ansiano non è in grado di rispondere ai trattamenti come un gatto più giovane.
In ogni caso, è sempre bene contattare il veterinario al primo segnale che qualcosa non va.
Trattamento
I trattamenti per la febbre nel gatto, dipendono dalla patologia che si presenta o meno insieme all’aumento della temperatura corporea. È bene specificare che nessuna cura fai da te viene ammessa. L’intervento del veterinario è sempre fondamentale per evitare ulteriori complicazioni.
Il medico, infatti, possiede i mezzi per risalire alla causa e per poter quindi stabilire quale sia la cura più adatta.
Nei casi meno gravi, è sempre prevista la prescrizione di un antibiotico, inserita all’interno di una nuova routine da seguire. Serve che il gattino riprenda lentamente le sue attività e che ricominci a mangiare e bere. Tuttavia, nel giro di qualche giorno, con l’utilizzo dell’antibiotico, se non esiste una patologia sottostante, il felino guarisce.
Nei casi più gravi, è compito del veterinario diagnosticare eventuali patologie che non sarebbero conseguenza, ma causa della febbre. In quel caso bisogna agire diversamente. Il medico effettuerà ulteriori controlli e procederà in base alla gravità della situazione e alla tipologia di malattia che il piccolo quattro zampe presenta.
D’altro canto, anche noi, nel frattempo, possiamo fare qualcosa. Dei piccoli accorgimenti potrebbero aiutare Micio. Non bisogna però mai pensare che questi possano sostituire l’intervento medico. Quello che noi possiamo fare è semplicemente praticare una routine che miri alla prevenzione, non dimenticando le visite semestrali da effettuare.
Una corretta idratazione e una giusta alimentazione, sana ed equilibrata, per esempio, potrebbero evitare una compromissione improvvisa del sistema immunitario del nostro micio. Dedichiamogli quindi un po’ di tempo e assicuriamoci di farlo mangiare per bene, non dimenticando sostanza importanti per mantenere buona la condizione di salute del gatto.
Ancora, possiamo provvedere alla sistemazione della sua cuccia. In che senso? In molti sottovalutano questo fattore, ma sembra di fondamentale importanza. È sempre bene, infatti, posizionare la cuccia del piccolo Micio in un punto della casa che sia abbastanza appartato, lontano da spifferi o da luoghi umidi. Una costante vicinanza a freddo e umidità, infatti, potrebbero causare malesseri nel gattino.
Mantenere sempre una routine sana ed effettuare controlli
La prevenzione è molto importante, in ogni caso. Per questo motivo non vanno mai sottovalutate le visite di routine dal veterinario. A cadenza circa semestrale, è sempre consigliato un controllo generale delle condizioni di salute del nostro piccolo micio.
Solo in questo modo è possibile intervenire in tempo nel caso di patologie appena insorte. Un intervento tardivo, spesso, non permette di salvare la vita del nostro piccolo quattro zampe.
Non dimentichiamo quindi mai la visita dal medico. Quest’ultimo, in genere, controlla le condizioni fisiche del nostro micio, effettuando un esame del sangue e un esame delle urine.
Solo se si presenta qualcosa di strano, allora procede con ulteriori controlli. È anche importante che tu annoti qualche comportamento insolito del tuo micio. Ogni dettaglio, al fine di prevenire malattie, è importante.
Non vergognarti quindi a parlare di qualcosa di strano che hai notato o a fare delle domande. Nessuna domanda è stupida e il veterinario sarà lieto di toglierti ogni dubbio, soprattutto se questo può essere un indicatore della salute di Micio.
Infine, ma non meno importante, è specificare che, in ogni caso, ogni gattino è un caso a sé. Specifichiamo che il consulto del veterinario è importantissimo perché spesso tendiamo ad informarci con amici e parenti che hanno anch’essi degli animali. Quello che in quel momento trascuriamo, è un dettaglio molto importante.
Ogni gattino è un caso a sé e può manifestare dei problemi in maniera totalmente differente rispetto al micio di un tuo amico. Ascolta quindi le esperienze altrui, ma non sostituirle mai al parere di un veterinario.