Come si calcola l’età del gatto?
Se è vero che il gatto cresce diversamente rispetto all'uomo, come possiamo calcolare la sua età in modo preciso (o quasi)?
Di certo vi sarà capitato di sentir dire che per calcolare l’età del gatto bisogna moltiplicare un anno per sette anni umani. Ma siete proprio certi che sia così semplice?
In realtà dobbiamo darvi una notizia che forse non vi aspettate: questo tipo di calcolo è solo un “mito”, una convenzione più che altro, creata ad hoc per dimostrare semplicemente che i nostri adorati amici felini invecchiano più velocemente rispetto a noi bipedi.
Un gatto vive mediamente 15 anni, ma non è da escludere che possa vivere di più. Di certo, però, se calcolassimo la sua età moltiplicando per 7 otterremmo una cifra piuttosto improbabile! Allora qual è la verità? Come possiamo calcolare l’età del gatto in modo preciso?
Indice
- Perché è importante capire l’età del gatto
- Come calcolare l’età del gatto in anni umani
- Come invecchiano i gatti
- I gatti invecchiano tutti allo stesso modo?
- Capire l’età del gatto dai denti
Perché è importante capire l’età del gatto
Quando adottiamo un piccolo micio sin dalla nascita (o giù di lì), non è così difficile calcolare l’età del gatto. In fondo se lo abbiamo visto nascere o abbiamo parlato direttamente con chi c’era, possiamo anche conoscere la data in cui è venuto al mondo e da lì il calcolo è semplice.
Il discorso cambia quando adottiamo un gatto randagio, di cui non conosciamo praticamente nulla. In quel caso dobbiamo rivolgerci al veterinario per stabilire, almeno in linea d’aria, quanti anni ha. Eppure anche il medico potrebbe “sbagliare”, fornendoci un’età indicativa che non corrisponde a quella reale. Per spiegarlo in parole povere, potremmo avere a che fare con un gatto con più di dieci anni in perfetta salute che ne dimostra la metà!
Capire quanti anni ha il gatto è importante e per tanti motivi diversi, pertanto dobbiamo cercare di avere in mano dati che siano più precisi possibile. Considerate che in media i gatti a partire dai 7 o 10 anni vengono considerati adulti a tutti gli effetti, mentre dai 10 anni in su sono considerati “senior” (quindi anziani). Questi sono gli anni in cui è fondamentale sottoporli a controlli regolari, perché iniziano ad avere qualche acciacco e sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare malattie e disturbi.
Caso a parte sono i gatti da record, che riescono a raggiungere età davvero assurde! In generale è importante capire qual è l’età del gatto per aiutarlo a mantenersi in salute, assicurandogli un’alimentazione adeguata, cure specifiche e uno stile di vita consono.
Come calcolare l’età del gatto in anni umani
Quando abbiamo a che fare con i nostri dolci animali domestici tendiamo spesso a riferirci a loro paragonandoli a noi bipedi. Nulla di strano, consideratelo un “istinto” naturale di tutti gli esseri umani: avere un termine di paragone ci consente di capire meglio un mondo che è lontano da noi.
Volete calcolare l’età del gatto in anni umani? Farlo è davvero molto semplice. Considerate alcune linee guida di base: un anno di vita di un gatto corrisponde a 15 anni umani; il secondo anno di vita corrisponde ad altri 9 anni; dopodiché dal terzo anno di vita in poi, ogni anno in più equivale a circa 4 anni umani.
Anni del gatto in anni umani, la tabella
Ecco una tabella che aiuta a semplificare il calcolo dell’età del gatto:
- 3 mesi di un gatto: 5 anni umani;
- 6 mesi di un gatto: 10 anni umani;
- 1 anno: 15 anni;
- 2 anni: 24 anni;
- 3 anni: 28 anni;
- 4 anni: 32 anni;
- 5 anni: 36 anni;
- 6 anni: 40 anni;
- 7 anni: 44 anni;
- 8 anni: 48 anni;
- 9 anni: 52 anni;
- 10 anni: 56 anni;
- 11 anni: 60 anni;
- 12 anni: 64 anni;
- 13 anni: 68 anni;
- 14 anni: 72 anni;
- 18 anni: 88-91 anni;
- 20 anni: 91-96 anni;
- 21 anni: 96-106 anni.
Quindi, ricapitolando: i gatti invecchiano molto più rapidamente durante i primi anni di vita, fino al raggiungimento dei due anni d’età. Dopodiché per calcolare l’età del gatto in anni umani dovete aggiungerne quattro per ogni anno in più.
Come invecchiano i gatti
Come potete vedere, il comune rapporto 1 a 7 è parecchio fuorviante. I gatti invecchiano molto più rapidamente nei primi due anni di vita e poi il processo di invecchiamento rallenta, riprendendo successivamente in modo più costante. Ma in che modo i veterinari e gli esperti hanno stabilito questo tipo di calcolo in base all’età umana?
Le “linee guida” a cui fanno riferimento si basano sui cambiamenti – sia fisici che comportamentali – che si verificano nelle diverse fasi di vita del gatto, dopodiché queste fasi vengono associate a quelle tipicamente umane. In altre parole, un gatto di un anno è fisiologicamente simile a un essere umano di 15 anni e si trovano in fasi simili di crescita e di sviluppo.
Naturalmente dobbiamo tener conto di alcune varianti che determinano il modo in cui il gatto invecchia, ma a differenza dei cani sembra esserci un andamento dell’età più costante. Tanto per fare un esempio, sappiamo che è molto più probabile che le razze di cani più piccole vivano più a lungo rispetto a quelle grandi o giganti. Per i gatti, invece, pare che la razza e le dimensioni non influiscano più di tanto.
I gatti invecchiano tutti allo stesso modo?
Alla luce di ciò che abbiamo visto, possiamo affermare che i gatti invecchiano seguendo lo stesso andamento. Eppure c’è un argomento che ancora crea qualche divergenza tra gli esperti, ossia se vi siano delle differenze tra i gatti domestici che vivono esclusivamente dentro casa e quelli outdoor, che stanno in strada o sono randagi.
Basta analizzare alcuni dati per capire che qualche piccola differenza in effetti c’è e influenza l’invecchiamento e l’aspettativa di vita un gatto. Un Micio che vive in casa è maggiormente protetto da traumi, incidenti o dall’esposizione a malattie infettive anche gravi. Al contrario un gatto che sta all’aperto e ha la possibilità di entrare a contatto con sporcizia, gatti infetti o di subire danni è un animale più a rischio.
Capire l’età del gatto dai denti
Per calcolare l’età del gatto possiamo rifarci alla tabella che abbiamo visto prima, stilata seguendo alcune linee base specifiche. Ma possiamo calcolarla anche in altri modi? Ad esempio i denti potrebbero essere utili in tal senso?
Un occhio esperto può determinare l’età di un gatto basandosi su alcuni indicatori fisici, che possono dirci molto sul quadrupede e sulle sue condizioni fisiche e di salute. E sì, i denti sono uno di questi indicatori perché, come ben sappiamo, con l’avanzare dell’età subiscono cambiamenti piuttosto evidenti. I denti di un gatto anziano non sono di certo come quelli di un cucciolo o di un esemplare adulto, sono maggiormente soggetti a tartaro e carie, a indebolimento e rotture, così come a infiammazioni e malattie del cavo orale.
Oltre ai denti, anche un’occhiata al mantello può essere d’aiuto per calcolare l’età del gatto. Nei gatti anziani il pelo diventa più opaco, meno brillante rispetto a prima e spesso anche arruffato e ruvido. Allo stesso modo gli occhi possono dirci qualcosa in merito all’anzianità del Micio, perché nei gatti senior è comune che siano soggetti a malattie oculari e disturbi che portano opacità, lacrimazione e altri sintomi.
Altri fattori che ci aiutano a capire l’età del gatto? Sicuramente dovremmo prestare attenzione ai cambiamenti comportamentali, tipici dei gatti che diventano vecchietti: miagolano di più, spesso girano per casa senza meta, talvolta sono ansiosi e disorientati. Infine, l’abbassamento del livello di attività (quindi la voglia di muoversi e giocare) può essere indicativo dell’età avanzata di un gatto.
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