Ernia diaframmatica nel gatto: cause, sintomi e cosa fare
e scopriamo come si può curare
L’ernia diaframmatica nel gatto è una rottura anomala del diaframma, ovvero la membrana che separa la cavità addominale da quella toracica. Questa condizione, che può essere congenita o acquisita, provoca il riversamento degli organi da una cavità all’altra con gravi conseguenze sulla salute di Micio. Non possiamo prevenire l’ernia diaframmatica nel gatto, ma conoscerla ci può essere d’aiuto a identificarla e agire in tempo. Tutto per il bene del nostro adorato felino.
Cause di ernia diaframmatica nel gatto
Esistono due tipi di ernia diaframmatica nel gatto che si distinguono proprio per via delle cause sottostanti che le generano. La prima è l’ernia diaframmatica congenita che, come suggerisce il nome stesso, è presente nel gattino sin dalla nascita. Significa, quindi, che questo tipo di ernia si sviluppa già in fase embrionale quando il micetto è nella pancia della mamma. L’ernia diaframmatica congenita nel gatto è piuttosto rara ma, quando presente, nella maggior parte dei casi è letale.
L’ernia diaframmatica nel gatto del secondo tipo è quella acquisita o traumatica. Viene chiamata in questo modo proprio perché il gatto non ce l’ha dalla nascita, ma la acquisisce in seguito a un trauma. Che sia una caduta o un incidente d’auto, un trauma molto forte può rompere il diaframma al punto da provocare il riversamento degli organi dalla cavità addominale a quella pleurica.
Ernia diaframmatica nel gatto: sintomi
Come facciamo a capire che il gatto ha un’ernia diaframmatica? Innanzi tutto dobbiamo partire dalle cause: quella congenita è difficile da diagnosticare nel gattino, mentre quella acquisita deriva da un trauma. Quando il gatto ha un incidente o fa una brutta caduta, il veterinario grazie alle radiografie dovrebbe accorgersi subito della lacerazione del diaframma.
Noi padroncini, dal canto nostro, possiamo osservare nel micio alcuni sintomi precisi che indicano proprio la presenza di un’ernia diaframmatica. Il gatto in queste condizioni si mostra riluttante all’esercizio fisico, perché non può sforzarsi troppo. La cavità pleurica, dove risiedono i polmoni, viene occupata da altri organi e questo impedisce la normale attività respiratoria. Ci sono anche casi in cui gli organi arrivano a occupare la zona in cui risiede il cuore, causando aritmie cardiache e altri problemi collaterali.
I sintomi di ernia diaframmatica nel gatto non sono sempre uguali e tutto dipende dalla gravità della condizione e da ciò che l’ha provocata. Oltre ad apparire letargico e a respirare male (tachipnea o dispnea), Micio ha il ritmo cardiaco alterato e nel tempo le mucose diventano pallide. Nei casi meno gravi i sintomi possono scomparire da soli in pochi giorni, quando le condizioni del gatto si stabilizzano. Ma dal momento che non è guarito completamente possono ripresentarsi in situazioni di forte stress o in caso di grande sforzo fisico.
Altri sintomi di ernia diaframmatica nel gatto sono tosse, debolezza diffusa, inappetenza, vomito, diarrea, distensione addominale, pneumotorace (aria nella cavità toracica) ed emotorace (sangue nella cavità toracica).
Diagnosi del veterinario
La diagnosi di ernia diaframmatica nel gatto richiede un accurato esame fisico da parte del veterinario. Prima di tutto deve auscultare il cuore e i polmoni, picchiettando sul torace e sull’addome per individuare segni di rottura del diaframma. Per una diagnosi definitiva occorrono naturalmente anche radiografie del torace e dell’addome.
Grazie a queste immagini diagnostiche, il veterinario può osservare lo spostamento degli organi da una cavità all’altra, oltre all’ernia vera e propria. La diagnosi può essere approfondita con ulteriori esami, incluse le analisi del sangue e tecniche di imaging più avanzate come gli ultrasuoni.
L’ernia diaframmatica nel gatto si può operare o no?
Non solo l’ernia diaframmatica nel gatto si può operare, ma l’intervento chirurgico è l’unica possibilità per correggere questo difetto. Prima di procedere con l’operazione il micio deve tornare in condizioni stabili, quindi in genere deve essere ricoverato in clinica per ricevere fluidi per via endovenosa e ossigeno.
La prima fase di osservazione in clinica è di fondamentale importanza, perché il veterinario può accorgersi di eventuale liquido nella cassa toracica. Di conseguenza deve procedere con la toracentesi o toracocentesi, liberando la cavità pleurica (e quindi cuore e polmoni) da questo liquido in eccesso. L’intervento vero e proprio, poi, elimina l’ernia diaframmatica nel gatto riposizionando gli organi nelle cavità giuste e aggiustando letteralmente il diaframma nei punti in cui si è rotto o lesionato.
Ernia diaframmatica nel gatto: recupero post-operazione
L’intervento chirurgico per eliminare l’ernia diaframmatica nel gatto non è una passeggiata. La stessa cosa vale per la fase post-operatoria in cui il micio deve restare sotto l’attenta osservazione del veterinario, rigorosamente in clinica. Sarà lui a stabilire per quanto tempo durerà il ricovero, quel che noi dobbiamo fare è affidarci alle sue indicazioni e fare tutto ciò che è in nostro potere per far guarire Micio al più presto.
Durante la fase post-operatoria il micio viene monitorato per tutto il tempo e gli vengono applicati dei tubicini per evitare che si riaccumuli liquido nella cavità toracica. Inoltre il veterinario somministra dei farmaci antidolorifici al gatto, che dovremo continuare a dargli anche a casa. Dosi e posologia saranno stabilite dal medico, a noi spetta il compito di seguirle alla lettera.
Un gatto con ernia diaframmatica può avere una vita normale?
Quando il micio torna a casa dopo l’intervento ha bisogno di cure e attenzioni particolari da parte del proprio padroncino. Perciò sì, un gatto può tornare ad avere una vita normale ma solo se riceve il giusto trattamento. Innanzi tutto dobbiamo continuare a dargli le medicine prescritte dal veterinario, in modo che non provi dolore. Poi per agevolare la guarigione dobbiamo assicurarci che non faccia sforzi e si riposi adeguatamente. Non è facile per un micio stare fermo, ma state certi che dopo questo relax un po’ forzato potrà solo esservi grato.
Purtroppo non esiste un modo per prevenire le ernie diaframmatiche nel gatto, specialmente quando sono congenite e il gattino le ha dalla nascita. Nel caso dei piccoli non è molto semplice diagnosticare in tempo un difetto del genere e le probabilità che muoiano sono molto alte. Quelle congenite si possono prevenire, in senso ampio. O meglio, possiamo impegnarci a proteggere il nostro micio tenendolo lontano da luoghi potenzialmente pericolosi come le strade, in cui gli incidenti sono all’ordine del giorno.