Elliot: il gatto trovato in grave stato di ipotermia ha lottato per la sua vita
I nostri amici pelosetti, insieme a noi, soffrono tantissimo quando si tratta di freddo e gelo!
Questo piccolo dolce e amorevole gattino sta soffrendo come molti altri in questi giorni di freddo invernale. Ma, non in un luogo normale bensì negli Stati Uniti dove, come sappiamo bene tutti, questi amici a quattro zampe attraversano un momento difficile a causa della terribile tempesta artica che distrugge il Paese stesso. Andiamo a conoscere, in particolare, la storia di Elliot, il gatto trovato in grave stato di ipotermia che lotta per la sua vita!
Questa, amici miei e cari lettori, è una storia di speranza e amore che ci giunge dritta al cuore. Quella di Elliot, il gatto trovato in grave stato di ipotermia che grazie alle sue forze e al lavoro dei medici veterinari è riuscito a superare un momento davvero difficile. Tutto avvenne nel Michigan e qui, le temperature hanno raggiunto valori fuori dal normale scendendo di tantissimi grado sotto lo zero.
Lo trovò una donna, lo scorso 26 dicembre, a terra quasi esanime, freddissimo al tatto tanto che quasi non si muoveva neanche più. E, fortunatamente, lo portò subito in una clinica veterinaria, la Big Lake Animal Clinic di Muskegon. Qui, non appena gli misurarono la temperatura rimasero tutti di sasso: 33 gradi centigradi. Era ufficialmente in ipotermia dato che quella normale di un gatto si aggira intorno ai 38-39 gradi!
Si adoperarono immediatamente per idratarlo e tenerlo al caldo in maniera che potesse recuperare gradi e forze. E, già dopo poche ore il piccolo gattone stava molto meglio, riposava tranquillamente sotto la copertina che gli avevano regalato i medici.
Da quello che dicono gli infermieri veterinari, il pelosetto avrà ancora bisogno dell’aiuto dello staff della clinica. Almeno dovrà restare in degenza per due settimane per aver monitorati tutti i parametri. Nel frattempo, la clinica ha aperto una raccolta fondi in modo da aiutare la struttura a pagare le cure del piccolo Elliot.
Speriamo che qualcuno lo aiuti e, soprattutto, che possa al più presto trovare una famiglia.